Introduzione. L’insufficienza renale aumenta sia la mortalità coronarica che quella per tutte le cause. I pazienti in dialisi (pazienti ESRD) hanno un rischio per patologia cardiovascolare 10-20 volte superiore alla popolazione generale; la malattia cardiovascolare rende conto del 50% di tutti i decessi. Nei pazienti ESRD la calcificazione coronarica (CAC) è considerata responsabile dell’elevata morbilità e mortalità. La prevalenza di CAC è maggiore nei pazienti ESRD perché frutto del sovrapporsi di fattori di rischio tradizionali e fattori di rischio strettamente legati all’uremia. Tra questi, le alterazioni del metabolismo minerale hanno un ruolo patogenetico importante. Aumentato rischio per eventi cardiovascolari si osserva anche per riduzioni moderate della funzione renale. Abbiamo, pertanto, ipotizzato che la presenza di CAC potrebbe già osservarsi in soggetti con riduzione lieve o moderata della funzione renale. Scopo. Verificare se prevalenza e entità della CAC siano inversamente correlate con la riduzione del filtrato glomerulare. Metodi. Pazienti ambulatoriali di età compresa tra 18-70 anni con funzione renale normale o ridotta (non richiedente il trattamento dialitico) sono stati arruolati nello studio. Criteri di esclusione sono stati: malattia coronarica sintomatica, aritmia, pregresso infarto del miocardio, angioplastica o by-pass coronarico, stroke, malattia renale progressiva. In ogni paziente sono stati raccolti i fattori di rischio “tradizionali” e “non tradizionali”. Sono stati misurati: calcio, fosforo, paratormone (i-PTH), omocisteina, proteina C-reattiva (CRP), trigliceridi, colesterolo, HDL- e LDL-colesterolo. La media di 3 valori è stata utilizzata per l’analisi statistica. Il GFR è stato misurato con la clearance della creatinina. La CAC è stata rilevata e quantificata mediante spirale TC. Sono state rilevate calcificazioni a carico di ciascuna delle 4 coronarie e i punteggi del calcio sono stati sommati per ottenere lo score del calcio (TCS). Risultato. Sono stati arruolati 231 pazienti. I dati rilevanti sono riportati nella tabella. Nessuna variabile risultava essere fattore predittivo di prevalenza di CAC.

CORRELAZIONE TRA GFR E PREVALENZA DI CALCIFICAZIONI CORONARICHE / Ruocco, Carolina; Miranda, Ida; Buonanno, Elisa; Battaglia, Yuri; Fimiani, Vanessa; Russo, Domenico. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - (2007). (Intervento presentato al convegno CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA' ITALIANA DI NEFROLOGIA BARI 2007 tenutosi a BARI nel 48° CONGRESSO NAZIONALE della SOCIETÀ ITALIANA DI NEFROLOGIA).

CORRELAZIONE TRA GFR E PREVALENZA DI CALCIFICAZIONI CORONARICHE

RUOCCO, CAROLINA;MIRANDA, IDA;BUONANNO, ELISA;BATTAGLIA, YURI;FIMIANI, VANESSA;RUSSO, DOMENICO
2007

Abstract

Introduzione. L’insufficienza renale aumenta sia la mortalità coronarica che quella per tutte le cause. I pazienti in dialisi (pazienti ESRD) hanno un rischio per patologia cardiovascolare 10-20 volte superiore alla popolazione generale; la malattia cardiovascolare rende conto del 50% di tutti i decessi. Nei pazienti ESRD la calcificazione coronarica (CAC) è considerata responsabile dell’elevata morbilità e mortalità. La prevalenza di CAC è maggiore nei pazienti ESRD perché frutto del sovrapporsi di fattori di rischio tradizionali e fattori di rischio strettamente legati all’uremia. Tra questi, le alterazioni del metabolismo minerale hanno un ruolo patogenetico importante. Aumentato rischio per eventi cardiovascolari si osserva anche per riduzioni moderate della funzione renale. Abbiamo, pertanto, ipotizzato che la presenza di CAC potrebbe già osservarsi in soggetti con riduzione lieve o moderata della funzione renale. Scopo. Verificare se prevalenza e entità della CAC siano inversamente correlate con la riduzione del filtrato glomerulare. Metodi. Pazienti ambulatoriali di età compresa tra 18-70 anni con funzione renale normale o ridotta (non richiedente il trattamento dialitico) sono stati arruolati nello studio. Criteri di esclusione sono stati: malattia coronarica sintomatica, aritmia, pregresso infarto del miocardio, angioplastica o by-pass coronarico, stroke, malattia renale progressiva. In ogni paziente sono stati raccolti i fattori di rischio “tradizionali” e “non tradizionali”. Sono stati misurati: calcio, fosforo, paratormone (i-PTH), omocisteina, proteina C-reattiva (CRP), trigliceridi, colesterolo, HDL- e LDL-colesterolo. La media di 3 valori è stata utilizzata per l’analisi statistica. Il GFR è stato misurato con la clearance della creatinina. La CAC è stata rilevata e quantificata mediante spirale TC. Sono state rilevate calcificazioni a carico di ciascuna delle 4 coronarie e i punteggi del calcio sono stati sommati per ottenere lo score del calcio (TCS). Risultato. Sono stati arruolati 231 pazienti. I dati rilevanti sono riportati nella tabella. Nessuna variabile risultava essere fattore predittivo di prevalenza di CAC.
2007
CORRELAZIONE TRA GFR E PREVALENZA DI CALCIFICAZIONI CORONARICHE / Ruocco, Carolina; Miranda, Ida; Buonanno, Elisa; Battaglia, Yuri; Fimiani, Vanessa; Russo, Domenico. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - (2007). (Intervento presentato al convegno CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA' ITALIANA DI NEFROLOGIA BARI 2007 tenutosi a BARI nel 48° CONGRESSO NAZIONALE della SOCIETÀ ITALIANA DI NEFROLOGIA).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/682628
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