La principale ragione per approfondire ulteriormente i momenti fondativi del design napoletano è legata alla necessità di scoprirne, ancora più a fondo, il tessuto connettivo che lega le singole vicende, documentandone quindi la sua capacità di essere, anche con le sue innegabili specificità, un “processo”, fatto di una serie di circostanze, legate alle singole personalità che hanno operato a Napoli, ma anche alle opportunità produttive, ai processi formativi e alle specifiche metodologie messe in atto. In effetti se, come si sta tentando di fare negli ultimi anni, si approfondiscono figure come Roberto Mango e assieme a lui quelle di altri come Eduardo Vittoria o, più recentemente, Filippo Alison, ciò che si scopre è la loro capacità di essere al centro di un sistema di relazioni tra i più avanzati della cultura progettuale dei loro anni. Si tratta di personaggi che hanno contribuito, pur vivendo profondamente la realtà napoletana, a una visione internazionale del design italiano, e il cui più autentico contributo all’elaborazione dell’identità della città è dato dalla consapevolezza della ineluttabilità della progettazione del futuro.
Roberto Mango e le sue premesse / Morone, Alfonso. - (2017), pp. 17-19.
Roberto Mango e le sue premesse
MORONE, ALFONSO
2017
Abstract
La principale ragione per approfondire ulteriormente i momenti fondativi del design napoletano è legata alla necessità di scoprirne, ancora più a fondo, il tessuto connettivo che lega le singole vicende, documentandone quindi la sua capacità di essere, anche con le sue innegabili specificità, un “processo”, fatto di una serie di circostanze, legate alle singole personalità che hanno operato a Napoli, ma anche alle opportunità produttive, ai processi formativi e alle specifiche metodologie messe in atto. In effetti se, come si sta tentando di fare negli ultimi anni, si approfondiscono figure come Roberto Mango e assieme a lui quelle di altri come Eduardo Vittoria o, più recentemente, Filippo Alison, ciò che si scopre è la loro capacità di essere al centro di un sistema di relazioni tra i più avanzati della cultura progettuale dei loro anni. Si tratta di personaggi che hanno contribuito, pur vivendo profondamente la realtà napoletana, a una visione internazionale del design italiano, e il cui più autentico contributo all’elaborazione dell’identità della città è dato dalla consapevolezza della ineluttabilità della progettazione del futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.