Ablazione e gestione delle aziende criminali. Criticità tecniche e indirizzi di cambiamento

Il tema della tentacolare infiltrazione delle mafie nella sfera economica richiama una crescente attenzione pubblica, non sempre accompagnata da una chiara comprensione delle dimensioni del fenomeno, delle variegate e mutevoli modalità tecniche e professionali che contraddistinguono le organizzazioni criminali direttamente protagoniste in affari, nonché delle possibili azioni innovative da intraprendere per contrastare e arginare gli effetti devastanti della metamorfosi aziendale delle associazioni criminali (Conzo e Vona, 2014). La realtà della cronaca e delle iniziative giudiziarie evidenzia, difatti, un differente e più sofisticato livello di governance delle mafie, che destinano sempre maggiore attenzione e visione strategica all’impiego degli enormi proventi prodotti dalle attività ad “elevata intensità di violenza”, sperimentando sempre nuove soluzioni operative e servizi professionali aziendali e finanziari ancor più efficaci e sicuri in attuazione dei complessi meccanismi di laundering internazionale del denaro, di alimentazione della corruzione nelle istituzioni, di corrosione delle fondamenta delle democrazie. Ulteriori riflessioni e approfondimenti andrebbero indirizzati verso le attività specifiche di gestione delle aziende sottoposte a vincoli giudiziari, che richiedono competenze tecniche ed esperienze molto specifiche, necessarie per collaborare in modo innovativo alle attività di “intelligence”, ma anche per meglio calibrare l’efficacia e la portata economica delle azioni da intraprendere. Si ritiene pertanto di interesse pubblico un approfondimento nel merito delle questioni richiamate, al fine di migliorare la comprensione della citata metamorfosi aziendale delle dinamiche criminali, contribuendo in tal modo allo sviluppo di ulteriori avanzamenti nelle metodologie operative di contrasto alla pervasività economica e sociale delle organizzazioni malavitose.