L'articolo, nel ricostruire il regime che presiede il ricorso ai contratti a tempo determinato da parte delle pubbliche amministrazioni, censura la soluzione accolta dalle Sezioni Unite della Cassazione nella sentenza n. 5072 del 15 marzo 2016, con cui la Suprema Corte, per l’ipotesi di abusivo utilizzo di contratti a termine nel pubblico impiego, muovendo da una interpretazione comunitariamente orientata della misura risarcitoria prevista dall’art. 36, comma 5, d.lgs. n. 165 del 2001, se ha escluso il ricorso ai criteri fissati per il licenziamento illegittimo, ha rinviato alla fattispecie omogenea di cui all’art. 32, comma 5, l. n. 183 del 2010, quale danno presunto, quantificato tra un minimo e un massimo, ferma restando la prova del maggior pregiudizio. Il tutto per condividere le motivazioni poste a fondamento della ordinanza resa dal Tribunale di Foggia il 26 ottobre 2016, con cui e` stata ritenuta rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimita` costituzionale delle disposizioni che consentono la reiterazione dei contratti a tempo determinato per il personale sanitario del Servizio sanitario nazionale con oltre trentasei mesi di servizio, impedendo la conversione in un rapporto a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 5, comma 4-bis, d.lgs. n. 368 del 2001.
Precariato pubblico, effettività della tutela antiabusiva e nuova questione di legittimità costituzionale / PUTATURO DONATI VISCIDO DI NOCERA, FEDERICO MARIA. - In: ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 1126-5760. - 1(2017), pp. 65-85.
Precariato pubblico, effettività della tutela antiabusiva e nuova questione di legittimità costituzionale
PUTATURO DONATI VISCIDO DI NOCERA, FEDERICO MARIA
2017
Abstract
L'articolo, nel ricostruire il regime che presiede il ricorso ai contratti a tempo determinato da parte delle pubbliche amministrazioni, censura la soluzione accolta dalle Sezioni Unite della Cassazione nella sentenza n. 5072 del 15 marzo 2016, con cui la Suprema Corte, per l’ipotesi di abusivo utilizzo di contratti a termine nel pubblico impiego, muovendo da una interpretazione comunitariamente orientata della misura risarcitoria prevista dall’art. 36, comma 5, d.lgs. n. 165 del 2001, se ha escluso il ricorso ai criteri fissati per il licenziamento illegittimo, ha rinviato alla fattispecie omogenea di cui all’art. 32, comma 5, l. n. 183 del 2010, quale danno presunto, quantificato tra un minimo e un massimo, ferma restando la prova del maggior pregiudizio. Il tutto per condividere le motivazioni poste a fondamento della ordinanza resa dal Tribunale di Foggia il 26 ottobre 2016, con cui e` stata ritenuta rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimita` costituzionale delle disposizioni che consentono la reiterazione dei contratti a tempo determinato per il personale sanitario del Servizio sanitario nazionale con oltre trentasei mesi di servizio, impedendo la conversione in un rapporto a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 5, comma 4-bis, d.lgs. n. 368 del 2001.File | Dimensione | Formato | |
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