Dietro la scelta formale degli apparecchi d’illuminazione c’è sempre una recondita intenzionalità: quella di dare una forma all’emissione della luce. Anche i prodotti più decorativi, quelli che sembrano maggiormente spinti verso l’esasperazione del disegno dell’oggetto, attivano la loro espressività formale solo nel momento d’interazione con la luce. L’oggetto lampada è l’esempio più evidente di un prodotto che si manifesta compiutamente esclusivamente durante il suo momento d’uso. Qualunque altro manufatto, comune o complesso, può essere apprezzato nella sua dimensione formale già nella configurazione statica senza che essa richieda necessariamente una sua estensione dinamica nell’atto d’uso; anzi l’apprezzamento estetico richiede il più delle volte l’isolamento dell’oggetto, la sua decontestualizzazione in una dimensione estrapolata e per questo scultorea. Esemplificativo è il caso di quelle componenti iperfunzionali che, solo attraverso una operazione di estrazione dal contesto, ottengono una concentrazione sulla sola dimensione estetica. Da questo punto di vista è esemplare la seguente motivazione con cui la giuria del XX Compasso d’Oro assegnò a un sofisticato sistema frenante in uso in auto sportive il premio: "Se non fosse un freno sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna". Al contrario, apprezzare una lampada in sé, senza inserirla all’interno del rapporto che essa riesce a generare con la luce, produce un’esperienza sostanzialmente monca.

Configuration and Interaction with Light trough Fittings / Configurazione e interazione con la luce attraverso gli apparecchi di illuminazione / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°151 anno XXVIII 2017 marzo / aprile(2017), pp. II-V.

Configuration and Interaction with Light trough Fittings / Configurazione e interazione con la luce attraverso gli apparecchi di illuminazione

MORONE, ALFONSO
2017

Abstract

Dietro la scelta formale degli apparecchi d’illuminazione c’è sempre una recondita intenzionalità: quella di dare una forma all’emissione della luce. Anche i prodotti più decorativi, quelli che sembrano maggiormente spinti verso l’esasperazione del disegno dell’oggetto, attivano la loro espressività formale solo nel momento d’interazione con la luce. L’oggetto lampada è l’esempio più evidente di un prodotto che si manifesta compiutamente esclusivamente durante il suo momento d’uso. Qualunque altro manufatto, comune o complesso, può essere apprezzato nella sua dimensione formale già nella configurazione statica senza che essa richieda necessariamente una sua estensione dinamica nell’atto d’uso; anzi l’apprezzamento estetico richiede il più delle volte l’isolamento dell’oggetto, la sua decontestualizzazione in una dimensione estrapolata e per questo scultorea. Esemplificativo è il caso di quelle componenti iperfunzionali che, solo attraverso una operazione di estrazione dal contesto, ottengono una concentrazione sulla sola dimensione estetica. Da questo punto di vista è esemplare la seguente motivazione con cui la giuria del XX Compasso d’Oro assegnò a un sofisticato sistema frenante in uso in auto sportive il premio: "Se non fosse un freno sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna". Al contrario, apprezzare una lampada in sé, senza inserirla all’interno del rapporto che essa riesce a generare con la luce, produce un’esperienza sostanzialmente monca.
2017
Configuration and Interaction with Light trough Fittings / Configurazione e interazione con la luce attraverso gli apparecchi di illuminazione / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°151 anno XXVIII 2017 marzo / aprile(2017), pp. II-V.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/671751
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