Il saggio punta l’attenzione sugli interessi artistici di Luigi Settembrini e Francesco De Sanctis. In particolare si analizza un articolo di Settembrini, apparso per la prima volta nel 1863 e inserito nella raccolta postuma Scritti vari (voll. 2, 1879-1880), il quale è interamente dedicato al napoletano Palazzo Como. L’analisi dello scritto permette di verificare come la ricostruzione di Settembrini da storico-erudita finisca per divenire sempre più ‘militante’. I lavori, che coinvolsero via Duomo all’altezza degli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento, misero infatti a rischio la sopravvivenza del Palazzo. A tal proposito si accese, nella città partenopea, un denso dibattito, al quale parteciparono numerosi uomini di cultura del tempo (la vicenda è ricostruita da Bartolommeo Capasso nel 1888). In conclusione si riporta una lettera manoscritta, conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele’ (sez. Manoscritti e rari, ‘Carte Morelli’), che Francesco De Sanctis inviò al pittore napoletano, al fine di congratularsi per la sua commemorazione della vita di Tito Angelini (1879). Tale commemorazione rappresenta l’occasione per verificare i debiti scrittori di Domenico Morelli nei confronti del ‘professore’ Francesco De Sanctis.

Restaurare con la fantasia : Settembrini e Palazzo Como con una nota su De Sanctis e Morelli / Caputo, Vincenzo. - In: STUDI DESANCTISIANI. - ISSN 2283-933X. - 3:(2015), pp. 157-170. [10.1400/234296]

Restaurare con la fantasia : Settembrini e Palazzo Como con una nota su De Sanctis e Morelli

CAPUTO, Vincenzo
2015

Abstract

Il saggio punta l’attenzione sugli interessi artistici di Luigi Settembrini e Francesco De Sanctis. In particolare si analizza un articolo di Settembrini, apparso per la prima volta nel 1863 e inserito nella raccolta postuma Scritti vari (voll. 2, 1879-1880), il quale è interamente dedicato al napoletano Palazzo Como. L’analisi dello scritto permette di verificare come la ricostruzione di Settembrini da storico-erudita finisca per divenire sempre più ‘militante’. I lavori, che coinvolsero via Duomo all’altezza degli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento, misero infatti a rischio la sopravvivenza del Palazzo. A tal proposito si accese, nella città partenopea, un denso dibattito, al quale parteciparono numerosi uomini di cultura del tempo (la vicenda è ricostruita da Bartolommeo Capasso nel 1888). In conclusione si riporta una lettera manoscritta, conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele’ (sez. Manoscritti e rari, ‘Carte Morelli’), che Francesco De Sanctis inviò al pittore napoletano, al fine di congratularsi per la sua commemorazione della vita di Tito Angelini (1879). Tale commemorazione rappresenta l’occasione per verificare i debiti scrittori di Domenico Morelli nei confronti del ‘professore’ Francesco De Sanctis.
2015
Restaurare con la fantasia : Settembrini e Palazzo Como con una nota su De Sanctis e Morelli / Caputo, Vincenzo. - In: STUDI DESANCTISIANI. - ISSN 2283-933X. - 3:(2015), pp. 157-170. [10.1400/234296]
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