Il progetto guarda con ammirazione la lezione dei Fori Imperiali (Cesare, Augusto, Nerva, Traiano) e si propone di rielaborarla rendendone pienamente intellegibile il grande disegno, composto nel tempo e capace e disponibile, ancora adesso, di guidare il riassetto dell'area, sia alla quota degli scavi sia sul loro bordo, verso il Colosseo, in quello spigolo in cui va posizionato l'Antiquaria. Lì il nuovo edificio si dispone in direzione del Foro della Pace, come se proseguisse la sequenza dei bracci, dei muri e dei portici dei Fori, riprendendone le giaciture, come già accadeva nel concorso del Palazzo Littorio per i progetti di Del Debbio, BBPR, Ponti. Anche la scelta dei caratteri del ponte rientra nel paesaggio di forme, soluzioni e invenzioni del mondo romano. Il ponte in acciaio, azzurro come il cielo, si estende per una lunghezza di 418,05 metri al posto della Via dei Fori e al di sopra del campo archeologico dei Fori Imperiali. Questa costruzione leggera si poggia a intervalli regolari di 82,8 metri su pilastri in muratura che si inseriscono con cautela nel complesso archeologico. Al posto della colmata della strada di un tempo, finalmente il tessuto e il contesto architettonico e urbano tra i Fori Imperiali e il Foro Romano diventano di nuovo esperibili sotto al ponte e visibili da esso. Su Piazza Venezia e in corrispondenza della Basilica di Massenzio, le testate del ponte sono realizzate in forma di strutture a doppia torre, il cui coronamento, in ambo i casi, diventa un belvedere dal quale lo sguardo può spaziare in diverse direzioni verso il campo archeologico e il resto della città. Lo scavo archeologico alla quota inferiore di Piazza Venezia, in corrispondenza degli Auditoria di Adriano, collegato ai Fori da un corridoio sotterraneo che ne riprende la giacitura, sarà coperto da travi libere da pilastri che permettono l'ingresso della luce attraverso un'apertura superiore centrale. Alla quota della piazza questa sistemazione si rappresenta come una fontana monumentale. Dal lato opposto, in corrispondenza della Basilica di Massenzio, il Ponte dei Fori si conclude tra due torri nell'invaso allungato di una piazza davanti al Colosseo che è cinta, da ambo i lati, da lunghe gallerie colorate con ampie sale retrostanti. In questo spazio antistante il campo archeologico dei Fori sono collocate tutte le funzioni di accoglienza quali il centro visitatori, caffè, bookshop, stazionamento bus e taxi nonché l'ingresso all'Antiquarium.

Il ponte dei Fori / Pezza, Valeria; Capozzi, Renato; Visconti, Federica; Fusco, G.; Orfeo, C.; Schroeder, U.. - (2017), pp. 334-349.

Il ponte dei Fori

PEZZA, VALERIA;CAPOZZI, RENATO;VISCONTI, FEDERICA;ORFEO, C.;
2017

Abstract

Il progetto guarda con ammirazione la lezione dei Fori Imperiali (Cesare, Augusto, Nerva, Traiano) e si propone di rielaborarla rendendone pienamente intellegibile il grande disegno, composto nel tempo e capace e disponibile, ancora adesso, di guidare il riassetto dell'area, sia alla quota degli scavi sia sul loro bordo, verso il Colosseo, in quello spigolo in cui va posizionato l'Antiquaria. Lì il nuovo edificio si dispone in direzione del Foro della Pace, come se proseguisse la sequenza dei bracci, dei muri e dei portici dei Fori, riprendendone le giaciture, come già accadeva nel concorso del Palazzo Littorio per i progetti di Del Debbio, BBPR, Ponti. Anche la scelta dei caratteri del ponte rientra nel paesaggio di forme, soluzioni e invenzioni del mondo romano. Il ponte in acciaio, azzurro come il cielo, si estende per una lunghezza di 418,05 metri al posto della Via dei Fori e al di sopra del campo archeologico dei Fori Imperiali. Questa costruzione leggera si poggia a intervalli regolari di 82,8 metri su pilastri in muratura che si inseriscono con cautela nel complesso archeologico. Al posto della colmata della strada di un tempo, finalmente il tessuto e il contesto architettonico e urbano tra i Fori Imperiali e il Foro Romano diventano di nuovo esperibili sotto al ponte e visibili da esso. Su Piazza Venezia e in corrispondenza della Basilica di Massenzio, le testate del ponte sono realizzate in forma di strutture a doppia torre, il cui coronamento, in ambo i casi, diventa un belvedere dal quale lo sguardo può spaziare in diverse direzioni verso il campo archeologico e il resto della città. Lo scavo archeologico alla quota inferiore di Piazza Venezia, in corrispondenza degli Auditoria di Adriano, collegato ai Fori da un corridoio sotterraneo che ne riprende la giacitura, sarà coperto da travi libere da pilastri che permettono l'ingresso della luce attraverso un'apertura superiore centrale. Alla quota della piazza questa sistemazione si rappresenta come una fontana monumentale. Dal lato opposto, in corrispondenza della Basilica di Massenzio, il Ponte dei Fori si conclude tra due torri nell'invaso allungato di una piazza davanti al Colosseo che è cinta, da ambo i lati, da lunghe gallerie colorate con ampie sale retrostanti. In questo spazio antistante il campo archeologico dei Fori sono collocate tutte le funzioni di accoglienza quali il centro visitatori, caffè, bookshop, stazionamento bus e taxi nonché l'ingresso all'Antiquarium.
2017
978-88-98262-48-9
Il ponte dei Fori / Pezza, Valeria; Capozzi, Renato; Visconti, Federica; Fusco, G.; Orfeo, C.; Schroeder, U.. - (2017), pp. 334-349.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/667834
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