Sin dalla sua fase aurorale la scienza si avvalse di una spinta psicologica – di una premialità morale, potremmo dire – che contribuì notevolmente al suo sviluppo. Sin da subito la scienza fu circonfusa di una profonda carica etica che sgorgava dai campi del religioso, soprattutto nella sua derivazione protestante (cfr. Merton, 2011; Weber, 2006). Caratterizzato da robuste radici religiose, il progresso scientifico venne identificato con il progresso morale tout court. Si diffuse la convinzione che la produzione crescente di congegni tecnici e l’incipiente disvelamento delle leggi naturali – cui l’uomo doveva imporre il proprio volere per maggior gloria di Dio e in accordo con una rinnovata interpretazione di alcuni passi biblici – eo ipso emancipasse gli uomini dalle contraddizioni e dai guasti che da sempre ne caratterizzavano le alterne vicende. Le aspettative sociali rispetto a ciò che la scienza può realisticamente offrire – che peraltro non è affatto poco – risentono di questo sovraccarico affettivo: si chiede alla scienza e alla tecnologia di gratificare istanze dell’inconscio prima esclusivo magistero della religione (Camorrino, 2016). In fondo l’illusione è sempre la stessa: vellicare il desiderio di immortalità costitutivo della coscienza umana. Analizzare questo complicato tema è l'obiettivo di quest'articolo.

Le radici irrazionali della ragione. Uno sguardo sociologico 
sulla pratica scientifica / Camorrino, Antonio. - In: FUTURI. - ISSN 2284-0923. - IV (8)(2017), pp. 72-77.

Le radici irrazionali della ragione. Uno sguardo sociologico 
sulla pratica scientifica

CAMORRINO, ANTONIO
2017

Abstract

Sin dalla sua fase aurorale la scienza si avvalse di una spinta psicologica – di una premialità morale, potremmo dire – che contribuì notevolmente al suo sviluppo. Sin da subito la scienza fu circonfusa di una profonda carica etica che sgorgava dai campi del religioso, soprattutto nella sua derivazione protestante (cfr. Merton, 2011; Weber, 2006). Caratterizzato da robuste radici religiose, il progresso scientifico venne identificato con il progresso morale tout court. Si diffuse la convinzione che la produzione crescente di congegni tecnici e l’incipiente disvelamento delle leggi naturali – cui l’uomo doveva imporre il proprio volere per maggior gloria di Dio e in accordo con una rinnovata interpretazione di alcuni passi biblici – eo ipso emancipasse gli uomini dalle contraddizioni e dai guasti che da sempre ne caratterizzavano le alterne vicende. Le aspettative sociali rispetto a ciò che la scienza può realisticamente offrire – che peraltro non è affatto poco – risentono di questo sovraccarico affettivo: si chiede alla scienza e alla tecnologia di gratificare istanze dell’inconscio prima esclusivo magistero della religione (Camorrino, 2016). In fondo l’illusione è sempre la stessa: vellicare il desiderio di immortalità costitutivo della coscienza umana. Analizzare questo complicato tema è l'obiettivo di quest'articolo.
2017
Le radici irrazionali della ragione. Uno sguardo sociologico 
sulla pratica scientifica / Camorrino, Antonio. - In: FUTURI. - ISSN 2284-0923. - IV (8)(2017), pp. 72-77.
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