Il libro documenta il percorso analitico che fa il lettore di un libretto d’opera, prima della messa in scena. Tale percorso è qui esemplificato analizzando, in particolare, la fiaba "Hänsel und Gretel" musicata da Engelbert Humperdinck su libretto di Adelheid Wette. Per illustrare il significato del singolare genere “fiaba” nella cultura moderna, nel volume si fa riferimento ad alcuni significativi punti di vista sull’argomento: dalle riflessioni “classiche” di Benedetto Croce a quelle “avanguardistiche” del giovane Lukács e alle note di Walter Benjamin sull’infanzia, dall’impianto metodologico di Vladimir Ja. Propp e dei seguaci del metodo storico-geografico come Stith Thompson agli approcci psicoanalitici di Bruno Bettelheim, fino alle sistematizzazioni o suggestioni critiche di autorevoli studiosi come Italo Calvino, Giuseppe Cocchiara, Michele Rak, Dieter Richter, Northrop Frye, Ton Dekker, Jurjen van der Kooi e Theo Meder, Antonio Lugli e Martine Kaufmann. Dopo aver tracciato un panorama di riferimento critico sul tema della fiaba, lo studio analizza, più da vicino, l’operina di Wette e Humperdinck. Per interpretare l’aspetto musicale dell’opera, dopo aver riportato le note di un poco conosciuto Eugenio Montale, in veste di critico musicale, si fa riferimento alle riflessioni critiche di Martin Cooper, Quirino Principe, Barry Millington, Guido Piamonte, Wulf Konold, Jacques Nattiez, Elisabetta Pirolo, Ferruccio Civra, Alberto Bosco e Attilio Piovano. È riportato, infine, il punto di vista del figlio di Engelbert Humperdinck, Wolfram, che, nella sua introduzione al libretto, ricostruisce tutte le fasi evolutive di quest’opera e svela molti particolari della sua genesi. Il libro si conclude con 60 disegni, per la scena, dell’autrice.
ARCHITECTURA IN FABULA / Fiorillo, Clara. - (2016).
ARCHITECTURA IN FABULA
FIORILLO, CLARA
2016
Abstract
Il libro documenta il percorso analitico che fa il lettore di un libretto d’opera, prima della messa in scena. Tale percorso è qui esemplificato analizzando, in particolare, la fiaba "Hänsel und Gretel" musicata da Engelbert Humperdinck su libretto di Adelheid Wette. Per illustrare il significato del singolare genere “fiaba” nella cultura moderna, nel volume si fa riferimento ad alcuni significativi punti di vista sull’argomento: dalle riflessioni “classiche” di Benedetto Croce a quelle “avanguardistiche” del giovane Lukács e alle note di Walter Benjamin sull’infanzia, dall’impianto metodologico di Vladimir Ja. Propp e dei seguaci del metodo storico-geografico come Stith Thompson agli approcci psicoanalitici di Bruno Bettelheim, fino alle sistematizzazioni o suggestioni critiche di autorevoli studiosi come Italo Calvino, Giuseppe Cocchiara, Michele Rak, Dieter Richter, Northrop Frye, Ton Dekker, Jurjen van der Kooi e Theo Meder, Antonio Lugli e Martine Kaufmann. Dopo aver tracciato un panorama di riferimento critico sul tema della fiaba, lo studio analizza, più da vicino, l’operina di Wette e Humperdinck. Per interpretare l’aspetto musicale dell’opera, dopo aver riportato le note di un poco conosciuto Eugenio Montale, in veste di critico musicale, si fa riferimento alle riflessioni critiche di Martin Cooper, Quirino Principe, Barry Millington, Guido Piamonte, Wulf Konold, Jacques Nattiez, Elisabetta Pirolo, Ferruccio Civra, Alberto Bosco e Attilio Piovano. È riportato, infine, il punto di vista del figlio di Engelbert Humperdinck, Wolfram, che, nella sua introduzione al libretto, ricostruisce tutte le fasi evolutive di quest’opera e svela molti particolari della sua genesi. Il libro si conclude con 60 disegni, per la scena, dell’autrice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.