La VI edizione del Premio PRAM, Premio sul Restauro delle Architetture Mediterranee, ha avuto come tema “Il restauro e la valorizzazione di centri urbani e del paesaggio costiero del Mediterraneo, coniugato sul doppio versante della riqualificazione e della salvaguardia, anche dal punto di vista morfologico e fisico”. L’obiettivo del concorso era quello di raccogliere proposte progettuali che fossero in grado di valorizzare e tutelare l’identità e il patrimonio stratificato dei siti, sviluppando, allo stesso tempo, gli aspetti economici e sociali delle comunità locali. Oltre la cerimonia finale di premiazione, dal 21 al 26 giugno 2016 presso i Giardini di Poseidon di Forio d’Ischia, è stata allestita la mostra delle proposte progettuali presentate. Il Premio bandito dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia e dall’Ordine Ingegneri della Provincia di Napoli prevedeva due sezioni: I sezione – Professionisti; II sezione – Laureati. La proposta progettuale, presentata dal gruppo coordinato dalla prof.ssa arch. Emma Buondonno, si pone l’obiettivo di far riscoprire il ruolo di Piedigrotta e Mergellina nel passato e come nel presente possano contribuire allo sviluppo e alla crescita socio-culturale di Napoli e della sua comunità. Le complesse relazioni tra le molteplici funzioni di salvaguardia del patrimonio storico ambientale e paesaggistico di Napoli caratterizzano questi luoghi che richiamano ai culti di epoca classica, alla ritualità delle feste religiose, alla cultura dell’Umanesimo, al legame dei cittadini con la spiaggia e il mare. La configurazione spaziale della zona da insieme continuo ad alto valore naturalistico è passato a sistema urbano edilizio densamente abitato. La natura, le emergenze archeologiche e architettoniche tra Via Piedigrotta, Piazza Sannazzaro e Largo Sermoneta, sono gli elementi determinanti dell’intervento che mira al recupero prudente e a sollecitare un possibile alleggerimento di elementi che amplificano i fattori di degrado ambientale e di occultamento delle visuali panoramiche. La valorizzazione dell’ambito urbano di riferimento segue quattro linee progettuali: Identità storica e fruibilità connesse a servizi informativi digitali per la conoscenza “guidata” del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico architettonico; Identità ambientale delle caratteristiche intrinseche della natura dei luoghi per incentivare la cura e il mantenimento delle aree verdi; Praticabilità dei percorsi viari per restituire il passeggio “in sicurezza”; Fruibilità sociale ampliata con la riorganizzazione della mobilità viaria, l’apertura di attività ricreative e culturali nel rispetto del godimento collettivo delle visuali panoramiche e paesaggistiche del golfo. Un tema illustrato nei pannelli espositivi è la riqualificazione paesaggistica dell’area iniziale del lungomare di Napoli, terminale sia di Via Posillipo che di Via Orazio; fondamentale è riconquistare la libertà del godimento del paesaggio del golfo di Napoli, attualmente seriamente compromessa dall’appropriazione indiscriminata dello spazio pubblico da parte di chioschi, arredi, vendita di prodotti di bassissima qualità e manifattura e ingombri fisici che ostacolano il passeggio e la libertà di traguardare le visuali prospettiche del Borgo di Chiaia. L’attuale amministrazione comunale, attraverso una politica fondata sulla demagogia e sul populismo, alla propaganda del Lungomare Liberato ha, in realtà, contrapposto la libertà incondizionata di continua occupazione dello spazio collettivo pubblico fino alla privazione anche del godimento della visione panoramica. Il paradosso sancito tra teorizzazione della liberazione del lungomare alla pratica più spregiudicata di espropriazione dei cittadini del loro diritto di poter godere di spazi liberi da occupazioni abusive e legalizzate di ogni tipo di attività commerciali fino al punto dell’occultamento di ogni visione panoramica del golfo è completamente svelato a gli occhi di tutti e non può più essere tollerato.

Esposizione del progetto del recupero del Borgo di Mergellina. Premio Pram, Giardini Poseidon, Forio d’Ischia, 21 - 26 giugno 2016 / Buondonno, Emma. - (2016).

Esposizione del progetto del recupero del Borgo di Mergellina. Premio Pram, Giardini Poseidon, Forio d’Ischia, 21 - 26 giugno 2016.

BUONDONNO, EMMA
2016

Abstract

La VI edizione del Premio PRAM, Premio sul Restauro delle Architetture Mediterranee, ha avuto come tema “Il restauro e la valorizzazione di centri urbani e del paesaggio costiero del Mediterraneo, coniugato sul doppio versante della riqualificazione e della salvaguardia, anche dal punto di vista morfologico e fisico”. L’obiettivo del concorso era quello di raccogliere proposte progettuali che fossero in grado di valorizzare e tutelare l’identità e il patrimonio stratificato dei siti, sviluppando, allo stesso tempo, gli aspetti economici e sociali delle comunità locali. Oltre la cerimonia finale di premiazione, dal 21 al 26 giugno 2016 presso i Giardini di Poseidon di Forio d’Ischia, è stata allestita la mostra delle proposte progettuali presentate. Il Premio bandito dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia e dall’Ordine Ingegneri della Provincia di Napoli prevedeva due sezioni: I sezione – Professionisti; II sezione – Laureati. La proposta progettuale, presentata dal gruppo coordinato dalla prof.ssa arch. Emma Buondonno, si pone l’obiettivo di far riscoprire il ruolo di Piedigrotta e Mergellina nel passato e come nel presente possano contribuire allo sviluppo e alla crescita socio-culturale di Napoli e della sua comunità. Le complesse relazioni tra le molteplici funzioni di salvaguardia del patrimonio storico ambientale e paesaggistico di Napoli caratterizzano questi luoghi che richiamano ai culti di epoca classica, alla ritualità delle feste religiose, alla cultura dell’Umanesimo, al legame dei cittadini con la spiaggia e il mare. La configurazione spaziale della zona da insieme continuo ad alto valore naturalistico è passato a sistema urbano edilizio densamente abitato. La natura, le emergenze archeologiche e architettoniche tra Via Piedigrotta, Piazza Sannazzaro e Largo Sermoneta, sono gli elementi determinanti dell’intervento che mira al recupero prudente e a sollecitare un possibile alleggerimento di elementi che amplificano i fattori di degrado ambientale e di occultamento delle visuali panoramiche. La valorizzazione dell’ambito urbano di riferimento segue quattro linee progettuali: Identità storica e fruibilità connesse a servizi informativi digitali per la conoscenza “guidata” del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico architettonico; Identità ambientale delle caratteristiche intrinseche della natura dei luoghi per incentivare la cura e il mantenimento delle aree verdi; Praticabilità dei percorsi viari per restituire il passeggio “in sicurezza”; Fruibilità sociale ampliata con la riorganizzazione della mobilità viaria, l’apertura di attività ricreative e culturali nel rispetto del godimento collettivo delle visuali panoramiche e paesaggistiche del golfo. Un tema illustrato nei pannelli espositivi è la riqualificazione paesaggistica dell’area iniziale del lungomare di Napoli, terminale sia di Via Posillipo che di Via Orazio; fondamentale è riconquistare la libertà del godimento del paesaggio del golfo di Napoli, attualmente seriamente compromessa dall’appropriazione indiscriminata dello spazio pubblico da parte di chioschi, arredi, vendita di prodotti di bassissima qualità e manifattura e ingombri fisici che ostacolano il passeggio e la libertà di traguardare le visuali prospettiche del Borgo di Chiaia. L’attuale amministrazione comunale, attraverso una politica fondata sulla demagogia e sul populismo, alla propaganda del Lungomare Liberato ha, in realtà, contrapposto la libertà incondizionata di continua occupazione dello spazio collettivo pubblico fino alla privazione anche del godimento della visione panoramica. Il paradosso sancito tra teorizzazione della liberazione del lungomare alla pratica più spregiudicata di espropriazione dei cittadini del loro diritto di poter godere di spazi liberi da occupazioni abusive e legalizzate di ogni tipo di attività commerciali fino al punto dell’occultamento di ogni visione panoramica del golfo è completamente svelato a gli occhi di tutti e non può più essere tollerato.
2016
Esposizione del progetto del recupero del Borgo di Mergellina. Premio Pram, Giardini Poseidon, Forio d’Ischia, 21 - 26 giugno 2016 / Buondonno, Emma. - (2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/663832
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