L’articolo analizza la disciplina dei rapporti tra arbitrato e giurisdizione nazionale nel sistema del nuovo regolamento 1215/2012. A tal riguardo, la disciplina si presenta ambigua e spesso incoerente, dando adito a dubbi interpretativi con riguardo ai problemi dei procedimenti paralleli, della circolazione dei giudizi nazionali aventi ad oggetto materie relative all’arbitration exclusion e delle anti-suit injunctions. Ciò rende, a tutela della certezza del diritto, ancora una volta necessario l’intervento chiarificatore della Corte di giustizia. Probabilmente, la previsione di una disciplina europea uniforme avrebbe evitato molti dei problemi che si riscontrano a causa della coesistenza di una pluralità di differenti approcci alla materia nei vari Stati membri. Tuttavia, sulle esigenze di certezza normativa è prevalsa la posizione di quei Paesi che hanno preferito tutelare la propria posizione di sede di importanti arbitrati internazionali. Tali Stati sembrano ignorare la circostanza che è impossibile impermeabilizzare la disciplina dell’arbitrato internazionale rispetto al diritto internazionale privato europeo e, pertanto, essi dovranno presto fare i conti con le esigenze di coerenza imposte dal sistema dell’Unione europea cui hanno aderito.
IL NUOVO REGOLAMENTO BRUXELLES I-BIS ED IL PROBLEMA DELL’ESCLUSIONE DELL’ARBITRATO / Zarra, Giovanni. - In: GIUSTIZIA CIVILE.COM. - ISSN 2420-9651. - (2014), pp. 1-37.
IL NUOVO REGOLAMENTO BRUXELLES I-BIS ED IL PROBLEMA DELL’ESCLUSIONE DELL’ARBITRATO
ZARRA, GIOVANNI
2014
Abstract
L’articolo analizza la disciplina dei rapporti tra arbitrato e giurisdizione nazionale nel sistema del nuovo regolamento 1215/2012. A tal riguardo, la disciplina si presenta ambigua e spesso incoerente, dando adito a dubbi interpretativi con riguardo ai problemi dei procedimenti paralleli, della circolazione dei giudizi nazionali aventi ad oggetto materie relative all’arbitration exclusion e delle anti-suit injunctions. Ciò rende, a tutela della certezza del diritto, ancora una volta necessario l’intervento chiarificatore della Corte di giustizia. Probabilmente, la previsione di una disciplina europea uniforme avrebbe evitato molti dei problemi che si riscontrano a causa della coesistenza di una pluralità di differenti approcci alla materia nei vari Stati membri. Tuttavia, sulle esigenze di certezza normativa è prevalsa la posizione di quei Paesi che hanno preferito tutelare la propria posizione di sede di importanti arbitrati internazionali. Tali Stati sembrano ignorare la circostanza che è impossibile impermeabilizzare la disciplina dell’arbitrato internazionale rispetto al diritto internazionale privato europeo e, pertanto, essi dovranno presto fare i conti con le esigenze di coerenza imposte dal sistema dell’Unione europea cui hanno aderito.File | Dimensione | Formato | |
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