La malattia rappresenta una discontinuità dei processi di significazione della persona. Molti studi in ambito narrativo sono stati condotti su tale questione (Brockmeier, 2000; Bruner, 1990; Frank, 1995; Freda, De Luca Picione, Martino, 2015; Valsiner, 2007; Zittoun, 2006). La discontinuità dell'esperienza pone l'esigenza di un processo di ri-significazione che chiama in causa la prospettiva soggettiva temporale quale cornice di senso entro cui collocare gli eventi della propria vita. Entro tale prospettiva teorica, il nostro contributo intende approfondire l'articolazione modale quale indicatore del posizionamento del soggetto rispetto alla organizzazione della propria prospettiva temporale. Per articolazione modale infatti intendiamo l'uso degli operatori semiotici modali (dovere, volere, potere, sapere - Greimas, 1983) e la loro interconnessione reciproca nel racconto di malattia. Riteniamo che l'organizzazione narrativa della prospettiva temporale si avvalga dell'utilizzo di configurazioni modali capaci di connettere e orientare il senso delle proprie azioni nel fluire del tempo. Entro un corpus di 30 narrazioni di malattia di soggetti al termine di trattamenti medici oncologici, abbiamo selezionato 6 narrazioni, una per ogni modello temporale (lineare, circolare, frammentario, statico, ciclico e spirale) di Brockmeier (2000). Tale corpus è stato sottoposto ad una analisi delle sequenze (catene markoviane) attraverso il software T-Lab (Lancia, 2004; 2008). I risultati consentono di mettere in luce un continuum che oscilla tra la plasticità modale cui si associa una capacità di riconfigurare il rapporto temporale tra soggetto e contesto e la rigidità modale cui si associa una reiterazione di una specifica modalità nel rapporto tra soggetto e contesto. Entro tale continuum si collocano le specifiche costellazioni temporali-modali di ogni narratore. È proprio questa dialettica tra fissità e dinamicità della articolazione temporale-modale che rappresenta per noi un utile ancoraggio clinico nei processi di presa in carico della malattia e della sua possibilità di essere risignificata.

Dare Senso Alla Malattia: Esplorando Il Nesso Tra Temporalità E Articolazione Modale / De Luca Picione, R.; Martino, MARIA LUISA. - (2015), pp. 38-38. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della S.I.P.S.a - Società Italiana Psicologia della Salute. tenutosi a Catania nel 28-30 maggio 2015).

Dare Senso Alla Malattia: Esplorando Il Nesso Tra Temporalità E Articolazione Modale

MARTINO, MARIA LUISA
2015

Abstract

La malattia rappresenta una discontinuità dei processi di significazione della persona. Molti studi in ambito narrativo sono stati condotti su tale questione (Brockmeier, 2000; Bruner, 1990; Frank, 1995; Freda, De Luca Picione, Martino, 2015; Valsiner, 2007; Zittoun, 2006). La discontinuità dell'esperienza pone l'esigenza di un processo di ri-significazione che chiama in causa la prospettiva soggettiva temporale quale cornice di senso entro cui collocare gli eventi della propria vita. Entro tale prospettiva teorica, il nostro contributo intende approfondire l'articolazione modale quale indicatore del posizionamento del soggetto rispetto alla organizzazione della propria prospettiva temporale. Per articolazione modale infatti intendiamo l'uso degli operatori semiotici modali (dovere, volere, potere, sapere - Greimas, 1983) e la loro interconnessione reciproca nel racconto di malattia. Riteniamo che l'organizzazione narrativa della prospettiva temporale si avvalga dell'utilizzo di configurazioni modali capaci di connettere e orientare il senso delle proprie azioni nel fluire del tempo. Entro un corpus di 30 narrazioni di malattia di soggetti al termine di trattamenti medici oncologici, abbiamo selezionato 6 narrazioni, una per ogni modello temporale (lineare, circolare, frammentario, statico, ciclico e spirale) di Brockmeier (2000). Tale corpus è stato sottoposto ad una analisi delle sequenze (catene markoviane) attraverso il software T-Lab (Lancia, 2004; 2008). I risultati consentono di mettere in luce un continuum che oscilla tra la plasticità modale cui si associa una capacità di riconfigurare il rapporto temporale tra soggetto e contesto e la rigidità modale cui si associa una reiterazione di una specifica modalità nel rapporto tra soggetto e contesto. Entro tale continuum si collocano le specifiche costellazioni temporali-modali di ogni narratore. È proprio questa dialettica tra fissità e dinamicità della articolazione temporale-modale che rappresenta per noi un utile ancoraggio clinico nei processi di presa in carico della malattia e della sua possibilità di essere risignificata.
2015
978-88-6318-008-4
Dare Senso Alla Malattia: Esplorando Il Nesso Tra Temporalità E Articolazione Modale / De Luca Picione, R.; Martino, MARIA LUISA. - (2015), pp. 38-38. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della S.I.P.S.a - Società Italiana Psicologia della Salute. tenutosi a Catania nel 28-30 maggio 2015).
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