Ora che il sistema nazionale di valutazione nella scuola italiana si sta consolidando, attraverso un percorso più che decennale di sperimentazioni, di avanzamenti e di tentennamenti, di convergenze e di conflitti, producendo finalmente significative sedimentazione istituzionali, è venuto forse il mo- mento di tentare un esercizio interpretativo più sistematico e questo numero di Scuola Democratica contribuisce ad arricchire il quadro dei testi, dei documenti, dei materiali e dei numeri sui quali può darsi vita a questo esercizio. Leggendo la valutazione come un governo di sé e degli altri ed includendo, pertanto, in tale dispositivo anche le tecnologie di auto valutazione, il compito che at- tende le ricerca critica che qui si propone è quello di una anarcheologia del canone valutativo Italiano. Anarcheologico è quell’atteggiamento che Foucault sottilmente ed ironicamente individua nella messa in discussione della non-necessità di un potere, nel porre in questione un sapere costi- tuito intorno ad un oggetto, ricostruendone la singolarità storica e le pratiche e tecniche come se non si sapesse nulla della “follia” come del “punire”, della scuola come del valutare (si rammenti qui il metaforico ed eloquente Valutare e punire di Valeria Pinto, 2012, che sebbene rivolto all’università ed all’ANVUR ben si attaglia anche per la scuola ed il SNV). In questo caso, si tratterebbe di evi- denziare le peculiarità del canone (non è qui il caso di scomodare Bloom) italiano alla valutazione delle scuole, intendendo con ciò il riconoscimento di quei tratti distintivi che ne segnano la distin- guibilità rispetto ad un genere, o meglio, ad un discorso: quello della concezione neoliberale dell'e- ducazione. Come si vedrà, mettendo in discussione la stessa idea di autori(ali)tà, dentro la matrice discorsiva neoliberale, così come il canone Ofsted si è affermato in Inghilterra diventando un quasi- classico cui ci si è largamente ispirati anche in altri contesti educativi (anche da noi e naturalmente con 30 anni di ritardo), nel nostro paese è ormai possibile individuare un canone valutativo Invalsi: non a caso, quest’ultimo, individuato come regista del SNV.

Anarcheologia del canone valutativo / Serpieri, Roberto. - In: SCUOLA DEMOCRATICA. - ISSN 1129-731X. - 2016:2 maggio-agosto(2016), pp. 299-308.

Anarcheologia del canone valutativo

SERPIERI, ROBERTO
2016

Abstract

Ora che il sistema nazionale di valutazione nella scuola italiana si sta consolidando, attraverso un percorso più che decennale di sperimentazioni, di avanzamenti e di tentennamenti, di convergenze e di conflitti, producendo finalmente significative sedimentazione istituzionali, è venuto forse il mo- mento di tentare un esercizio interpretativo più sistematico e questo numero di Scuola Democratica contribuisce ad arricchire il quadro dei testi, dei documenti, dei materiali e dei numeri sui quali può darsi vita a questo esercizio. Leggendo la valutazione come un governo di sé e degli altri ed includendo, pertanto, in tale dispositivo anche le tecnologie di auto valutazione, il compito che at- tende le ricerca critica che qui si propone è quello di una anarcheologia del canone valutativo Italiano. Anarcheologico è quell’atteggiamento che Foucault sottilmente ed ironicamente individua nella messa in discussione della non-necessità di un potere, nel porre in questione un sapere costi- tuito intorno ad un oggetto, ricostruendone la singolarità storica e le pratiche e tecniche come se non si sapesse nulla della “follia” come del “punire”, della scuola come del valutare (si rammenti qui il metaforico ed eloquente Valutare e punire di Valeria Pinto, 2012, che sebbene rivolto all’università ed all’ANVUR ben si attaglia anche per la scuola ed il SNV). In questo caso, si tratterebbe di evi- denziare le peculiarità del canone (non è qui il caso di scomodare Bloom) italiano alla valutazione delle scuole, intendendo con ciò il riconoscimento di quei tratti distintivi che ne segnano la distin- guibilità rispetto ad un genere, o meglio, ad un discorso: quello della concezione neoliberale dell'e- ducazione. Come si vedrà, mettendo in discussione la stessa idea di autori(ali)tà, dentro la matrice discorsiva neoliberale, così come il canone Ofsted si è affermato in Inghilterra diventando un quasi- classico cui ci si è largamente ispirati anche in altri contesti educativi (anche da noi e naturalmente con 30 anni di ritardo), nel nostro paese è ormai possibile individuare un canone valutativo Invalsi: non a caso, quest’ultimo, individuato come regista del SNV.
2016
Anarcheologia del canone valutativo / Serpieri, Roberto. - In: SCUOLA DEMOCRATICA. - ISSN 1129-731X. - 2016:2 maggio-agosto(2016), pp. 299-308.
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