Le scuole costituiscono una delle maggiori priorità nella più generale gestione del rischio sismico. Le relative attività di mitigazione presentano aspetti peculiari in tutte le fasi del ciclo della gestione del rischio, specificatamente in quelle pre-evento, per la prevenzione, e in quelle post- evento, per un rapido ritorno alla normalità. In Italia le drammatiche conseguenze del terremoto del Molise del 31 ottobre 2002 hanno innescato una serie di azioni tese a migliorare la sicurezza sismica di tutti gli edifici pubblici italiani, ed in particolare di quelli a rischio rilevante in caso di collasso come le scuole. Negli anni successivi diverse iniziative a livello nazionale e programmi a livello regionale sono stati condotti, sia per migliorare la conoscenza dello stato della sicurezza sismica del patrimonio edilizio pubblico, sia per effettuare gli interventi di adeguamento e miglioramento sismico sugli edifici a rischio più elevato. Nel contempo sono anche avvenuti tre violenti terremoti, nel 2009 in Abruzzo, nel 2012 in Emilia, Lombardia e Veneto e nel 2016 nel Centro Italia che hanno confermato la non trascurabile vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e l’importanza di una rapida ripresa delle attività scolastica dopo un sisma distruttivo. In questo lavoro vengono presentate ed analizzate alcune esperienze riguardanti gli edifici scolastici, svolte sia in assenza di un evento sismico, a fini generali di prevenzione, sia in emergenza, a seguito di un forte evento sismico

Sicurezza sismica delle scuole. Esperienze ed attività in Basilicata e Abruzzo / Dolce, Mauro; Moroni, C.; Manfredi, Gaetano; DI LUDOVICO, Marco; Prota, Andrea; Masi, A.; Santarsiero, G.. - In: STRUCTURAL. - ISSN 2282-3794. - 207:(2016).

Sicurezza sismica delle scuole. Esperienze ed attività in Basilicata e Abruzzo

DOLCE, MAURO;MANFREDI, GAETANO;DI LUDOVICO, MARCO;PROTA, ANDREA;
2016

Abstract

Le scuole costituiscono una delle maggiori priorità nella più generale gestione del rischio sismico. Le relative attività di mitigazione presentano aspetti peculiari in tutte le fasi del ciclo della gestione del rischio, specificatamente in quelle pre-evento, per la prevenzione, e in quelle post- evento, per un rapido ritorno alla normalità. In Italia le drammatiche conseguenze del terremoto del Molise del 31 ottobre 2002 hanno innescato una serie di azioni tese a migliorare la sicurezza sismica di tutti gli edifici pubblici italiani, ed in particolare di quelli a rischio rilevante in caso di collasso come le scuole. Negli anni successivi diverse iniziative a livello nazionale e programmi a livello regionale sono stati condotti, sia per migliorare la conoscenza dello stato della sicurezza sismica del patrimonio edilizio pubblico, sia per effettuare gli interventi di adeguamento e miglioramento sismico sugli edifici a rischio più elevato. Nel contempo sono anche avvenuti tre violenti terremoti, nel 2009 in Abruzzo, nel 2012 in Emilia, Lombardia e Veneto e nel 2016 nel Centro Italia che hanno confermato la non trascurabile vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e l’importanza di una rapida ripresa delle attività scolastica dopo un sisma distruttivo. In questo lavoro vengono presentate ed analizzate alcune esperienze riguardanti gli edifici scolastici, svolte sia in assenza di un evento sismico, a fini generali di prevenzione, sia in emergenza, a seguito di un forte evento sismico
2016
Sicurezza sismica delle scuole. Esperienze ed attività in Basilicata e Abruzzo / Dolce, Mauro; Moroni, C.; Manfredi, Gaetano; DI LUDOVICO, Marco; Prota, Andrea; Masi, A.; Santarsiero, G.. - In: STRUCTURAL. - ISSN 2282-3794. - 207:(2016).
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