Il decoro può nascere da infiniti pretesti: la natura, innanzitutto, nelle sue diverse forme, la floreale, botanica, e zoomorfa, come pure l’astrazione geometrica che trae origine dalla rappresentazione delle ombre. Il legante che tiene assieme fonti iconografiche così diverse, facendo si che il decoro sia percepito come una categoria omogena, è il particolare processo di proiezione che lo genera. La trasformazione del riferimento in un pattern nasce dall’isolamento del contorno, attraverso la sua proiezione su un supporto, a cui segue la replica seriale della matrice così generata. L’origine è data dal meccanismo di proiezione della luce, ed è proprio in rapporto alla luce che il concetto di decoro si manifesta, sin dalle origini, nel modo più netto, a partire dalla sua dimensione architettonica. Modanature, cornici e sbalzi sui profili murari permettono di generare un complesso sistema di proiezione delle ombre che, dall’architettura classica, ha permesso di produrre effetti decorativi perennemente in movimento, nelle varie ore del giorno e nelle diverse stagioni dell’anno riuscendo, attraverso questo dinamismo, ad agganciare il decoro alla natura nella sua principale manifestazione, quella della sua imprevedibilità.
Proiezione della luce e decoro / Projection of the Light and Decoration / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°148 anno XXVII 2016 settembre/ottobre(2016), pp. VI-VII.
Proiezione della luce e decoro / Projection of the Light and Decoration
MORONE, ALFONSO
2016
Abstract
Il decoro può nascere da infiniti pretesti: la natura, innanzitutto, nelle sue diverse forme, la floreale, botanica, e zoomorfa, come pure l’astrazione geometrica che trae origine dalla rappresentazione delle ombre. Il legante che tiene assieme fonti iconografiche così diverse, facendo si che il decoro sia percepito come una categoria omogena, è il particolare processo di proiezione che lo genera. La trasformazione del riferimento in un pattern nasce dall’isolamento del contorno, attraverso la sua proiezione su un supporto, a cui segue la replica seriale della matrice così generata. L’origine è data dal meccanismo di proiezione della luce, ed è proprio in rapporto alla luce che il concetto di decoro si manifesta, sin dalle origini, nel modo più netto, a partire dalla sua dimensione architettonica. Modanature, cornici e sbalzi sui profili murari permettono di generare un complesso sistema di proiezione delle ombre che, dall’architettura classica, ha permesso di produrre effetti decorativi perennemente in movimento, nelle varie ore del giorno e nelle diverse stagioni dell’anno riuscendo, attraverso questo dinamismo, ad agganciare il decoro alla natura nella sua principale manifestazione, quella della sua imprevedibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.