In questo lavoro viene esaminato il comportamento ciclico del pannello nodale (PZ) nei collegamenti trave-colonna delle strutture metalliche intelaiate. A tal fine, una modellazione numerica agli elementi finiti che considera le non-linearità geometriche e meccaniche viene proposta e brevemente descritta. I modelli FEM sono stati calibrati sulla base di risultati sperimentali condotti in passato dagli autori su campioni caratterizzati, rispettivamente, da pannelli nodali deboli, intermedi e forti rispetto la trave. Accertata l’accuratezza dei suddetti modelli, si è passati allo studio del comportamento globale del pannello nodale, analizzando l’evoluzione della distribuzione delle deformazioni plastiche sotto l’azione ciclica. I risultati delle analisi numeriche hanno confermato le evidenze sperimentali, ovvero che il pannello nodale debole riduce l’impegno plastico della trave, con il conseguente vantaggio in termini di economia delle sezioni, ma al contempo è soggetto ad elevate concentrazioni tensionali in corrispondenza delle saldature, con possibilità di rottura fragile delle stesse. Il campione con pannello forte, invece, garantisce una buona duttilità globale, anche se il potenziale dissipativo del pannello nodale non viene utilizzato. Pertanto, la condizione di optimum consisterebbe nello sfruttamento delle capacità dissipative sia della trave che del pannello nodale, ovvero progettando pannelli nodali intermedi.
Comportamento ciclico del pannello nodale nei collegamenti trave-colonna di acciaio / Brandonisio, Giuseppe; Mele, Elena; DE LUCA, Antonio. - In: COSTRUZIONI METALLICHE. - ISSN 0010-9673. - 2:(2016), pp. 35-41.
Comportamento ciclico del pannello nodale nei collegamenti trave-colonna di acciaio
BRANDONISIO, GIUSEPPE;MELE, ELENA;DE LUCA, ANTONIO
2016
Abstract
In questo lavoro viene esaminato il comportamento ciclico del pannello nodale (PZ) nei collegamenti trave-colonna delle strutture metalliche intelaiate. A tal fine, una modellazione numerica agli elementi finiti che considera le non-linearità geometriche e meccaniche viene proposta e brevemente descritta. I modelli FEM sono stati calibrati sulla base di risultati sperimentali condotti in passato dagli autori su campioni caratterizzati, rispettivamente, da pannelli nodali deboli, intermedi e forti rispetto la trave. Accertata l’accuratezza dei suddetti modelli, si è passati allo studio del comportamento globale del pannello nodale, analizzando l’evoluzione della distribuzione delle deformazioni plastiche sotto l’azione ciclica. I risultati delle analisi numeriche hanno confermato le evidenze sperimentali, ovvero che il pannello nodale debole riduce l’impegno plastico della trave, con il conseguente vantaggio in termini di economia delle sezioni, ma al contempo è soggetto ad elevate concentrazioni tensionali in corrispondenza delle saldature, con possibilità di rottura fragile delle stesse. Il campione con pannello forte, invece, garantisce una buona duttilità globale, anche se il potenziale dissipativo del pannello nodale non viene utilizzato. Pertanto, la condizione di optimum consisterebbe nello sfruttamento delle capacità dissipative sia della trave che del pannello nodale, ovvero progettando pannelli nodali intermedi.File | Dimensione | Formato | |
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