Le residenze in piazzale Fedro è presentato nel testo Figura e Paesaggio nell’Architettura Italiana, edito nel 2013 da Aionedizioni. Il progetto è l’esito di un percorso di ricerca progettuale applicata al tema della costruzione di edifici residenziali come misura della distanza tra la città compatta e la nuova periferia dispersa. Il margine sud-orientale della città (di Parma) si sfrangia dalla fitta compagine di unità residenziali di iniziativa pubblica per volgersi verso i nuovi quartieri di edilizia privata ad alta densità, caratterizzati da volumetrie incongrue e da un sistema viario a scorrimento veloce. Si tratta di un’area di completamento in cui l’edificio è il caposaldo terminale di un intervento edilizio progettato già negli anni Sessanta, affrontando un tema irrisolto tra “case alte medie o basse”. L’edificio sperimenta il rapporto, di contiguità e di contrasto, tra la superficie muraria, dalla tessitura in laterizio, ed il sistema pilastrato che disegna il perimetro della costruzione ed afferma, quale norma, la reiterazione del medesimo modulo che muta raddoppiandosi in prossimità dell’angolo del fabbricato. La regola della perentoria ripetizione della struttura verticale scandisce l’ordine delle campiture sempre uguali, mentre il muro di tamponamento tra le strutture persegue l’omogeneità materica, sugli angoli, con i pilastri, e si allontana, sulle facciate, per alternare piani sfalsati e via via arretrati. La contrapposizione tra la ripetuta struttura pilastrata rivestita in laterizio scuro brunito e l’apparato murario arretrato dai colori compositi, che nel dispiegarsi disegna logge fra i bastioni, vuole affermare la relazione tra la severa misura geometrica, continuamente replicata, e la fragilità di quella parte interna e celata, di una costruzione frammentata, dai tratti squillanti. Infine il cornicione, una linea orizzontale di un lucido verde acqua diviene la misura di questa variazione, degli allineamenti e delle sottrazioni: alcuni pilastri si interrompono lì dove l’arretramento murario li ha resi ormai distanti dai tamponamenti e quindi distaccati dal sistema costruttivo originario. La ricerca progettuale esprime ed approfondisce nella prova costruita alcuni strumenti della messa in opera e della composizione: il valore della geometria nella determinazione della forma, la reiterazione delle parti ed il loro ritmo, l’elisione come contrappunto, per citarne solo alcuni. L’assieme emisimmetrico manifesta come il progetto murato, solido e scuro nei due angoli contrapposti, offra invece, nei restanti due capisaldi della figura rettangolare, il tema dello svuotamento, che rivela la nudità della struttura di copertura ad alludere il decadere del manufatto nel tempo e alleggerita, svela contro il cielo, il disegno frammentato e l’assenza di volume.

Progetto di residenze in Piazzale Fedro, Parma; progettista Isotta Cortesi / Cortesi, Isotta. - (2013), pp. 70-75.

Progetto di residenze in Piazzale Fedro, Parma; progettista Isotta Cortesi

CORTESI, Isotta
2013

Abstract

Le residenze in piazzale Fedro è presentato nel testo Figura e Paesaggio nell’Architettura Italiana, edito nel 2013 da Aionedizioni. Il progetto è l’esito di un percorso di ricerca progettuale applicata al tema della costruzione di edifici residenziali come misura della distanza tra la città compatta e la nuova periferia dispersa. Il margine sud-orientale della città (di Parma) si sfrangia dalla fitta compagine di unità residenziali di iniziativa pubblica per volgersi verso i nuovi quartieri di edilizia privata ad alta densità, caratterizzati da volumetrie incongrue e da un sistema viario a scorrimento veloce. Si tratta di un’area di completamento in cui l’edificio è il caposaldo terminale di un intervento edilizio progettato già negli anni Sessanta, affrontando un tema irrisolto tra “case alte medie o basse”. L’edificio sperimenta il rapporto, di contiguità e di contrasto, tra la superficie muraria, dalla tessitura in laterizio, ed il sistema pilastrato che disegna il perimetro della costruzione ed afferma, quale norma, la reiterazione del medesimo modulo che muta raddoppiandosi in prossimità dell’angolo del fabbricato. La regola della perentoria ripetizione della struttura verticale scandisce l’ordine delle campiture sempre uguali, mentre il muro di tamponamento tra le strutture persegue l’omogeneità materica, sugli angoli, con i pilastri, e si allontana, sulle facciate, per alternare piani sfalsati e via via arretrati. La contrapposizione tra la ripetuta struttura pilastrata rivestita in laterizio scuro brunito e l’apparato murario arretrato dai colori compositi, che nel dispiegarsi disegna logge fra i bastioni, vuole affermare la relazione tra la severa misura geometrica, continuamente replicata, e la fragilità di quella parte interna e celata, di una costruzione frammentata, dai tratti squillanti. Infine il cornicione, una linea orizzontale di un lucido verde acqua diviene la misura di questa variazione, degli allineamenti e delle sottrazioni: alcuni pilastri si interrompono lì dove l’arretramento murario li ha resi ormai distanti dai tamponamenti e quindi distaccati dal sistema costruttivo originario. La ricerca progettuale esprime ed approfondisce nella prova costruita alcuni strumenti della messa in opera e della composizione: il valore della geometria nella determinazione della forma, la reiterazione delle parti ed il loro ritmo, l’elisione come contrappunto, per citarne solo alcuni. L’assieme emisimmetrico manifesta come il progetto murato, solido e scuro nei due angoli contrapposti, offra invece, nei restanti due capisaldi della figura rettangolare, il tema dello svuotamento, che rivela la nudità della struttura di copertura ad alludere il decadere del manufatto nel tempo e alleggerita, svela contro il cielo, il disegno frammentato e l’assenza di volume.
2013
9788898262090
Progetto di residenze in Piazzale Fedro, Parma; progettista Isotta Cortesi / Cortesi, Isotta. - (2013), pp. 70-75.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/628143
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