Con il recente intervento delle SS.UU. n. 19667 del 18 settembre 2014 la Suprema Corte mette il punto alla dibattuta questione dell’obbligo della preventiva comunicazione al contribuente prima dell’iscrizione ipotecaria ex art. 77 del DPR n. 602/73 (sentenza n. 19667/2014) affermando taluni principi di diritto con riferimento alla fase in cui il contribuente è destinatario di atti cautelari propedeutici all’esecuzione che, come si vedrà, valgono per ogni procedimento tributario in cui si renda necessaria una “decisione partecipata” tra amministrazione e contribuente nella fase precontenziosa o endoprocedimentale. Si tratta di un’importante svolta impressa dalla giurisprudenza nell’aspetto dinamico dell’attuazione del prelievo destinata a soccorrere il contribuente anche nei casi di lacuna normativa dovendosi, ormai, con serenità, affermare che nella sequenza degli atti del procedimento, quella del previo contraddittorio è fase funzionale al rispetto dell’obbligo della previa comunicazione di un qualsiasi atto lesivo della sfera giuridica del contribuente al fine della piena realizzazione del suo diritto di difesa (art. 24 Cost.) e, quindi, dell’interesse ad agire (ex art. 100 c.p.c.) e del buon andamento dell’amministrazione (art. 97 Cost.). E ciò, quindi, come si chiarirà, indipendentemente dal fatto che la fase del contraddittorio sia o meno espressamente prevista ex lege e che la prima “notizia” d’una pretesa impositiva compiuta e definita sia contenuta in uno degli atti espressamente elencati all’art. 19, D.Lgs. n. 546/92. Ne consegue che anche per gli accertamenti cd. impoesattivi (ex art. 29, DL n. 70/2010 e succ. modif.), l’obbligo dell’informativa al contribuente delle somme affidate in carico all’agente per la riscossione, sebbene confinata per voluntas legis ad assolvere una funzione meramente notiziatoria del debito tributario, assume un ruolo ed una pregnanza assoluta nella sequenza dei provvedimenti che possono portare all’esecuzione forzata e dovrebbe, pertanto, rientrare tra gli atti impugnabili, ove se ne verifichino i relativi presupposti. La necessità d’una previa conoscenza della possibile lesione dei propri diritti va ricondotta anche (e, soprattutto) ai casi di fondato pericolo per la riscossione in cui “l’informativa” delle somme affidate in carico per l’esecuzione non è prevista per legge. In virtù della correlazione esistente tra il diritto del singolo di essere previamente informato d’un pregiudizio dipendente da un provvedimento in itinere ed il diritto d’azione, dovrebbe concludersi che anche l’estratto di ruolo, prima o in mancanza della notifica della cartella di pagamento, rientri tra gli atti impugnabili, ove la prima “notizia” dell’esistenza d’un debito certo e determinato e, quindi, del pregiudizio personale, concreto ed attuale, possa farsi risalire e sia coeva all’informazione evincibile dalla mera consultazione dello stesso.

Riflessioni sull'obbligo generalizzato d'una decisione partecipata ai fini della legittimità della pretesa tributaria e dell'azionabilità del diritto di difesa / Coppola, Paola. - In: RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO. - ISSN 1121-4074. - 10(2014), pp. 1041-1065.

Riflessioni sull'obbligo generalizzato d'una decisione partecipata ai fini della legittimità della pretesa tributaria e dell'azionabilità del diritto di difesa

COPPOLA, PAOLA
2014

Abstract

Con il recente intervento delle SS.UU. n. 19667 del 18 settembre 2014 la Suprema Corte mette il punto alla dibattuta questione dell’obbligo della preventiva comunicazione al contribuente prima dell’iscrizione ipotecaria ex art. 77 del DPR n. 602/73 (sentenza n. 19667/2014) affermando taluni principi di diritto con riferimento alla fase in cui il contribuente è destinatario di atti cautelari propedeutici all’esecuzione che, come si vedrà, valgono per ogni procedimento tributario in cui si renda necessaria una “decisione partecipata” tra amministrazione e contribuente nella fase precontenziosa o endoprocedimentale. Si tratta di un’importante svolta impressa dalla giurisprudenza nell’aspetto dinamico dell’attuazione del prelievo destinata a soccorrere il contribuente anche nei casi di lacuna normativa dovendosi, ormai, con serenità, affermare che nella sequenza degli atti del procedimento, quella del previo contraddittorio è fase funzionale al rispetto dell’obbligo della previa comunicazione di un qualsiasi atto lesivo della sfera giuridica del contribuente al fine della piena realizzazione del suo diritto di difesa (art. 24 Cost.) e, quindi, dell’interesse ad agire (ex art. 100 c.p.c.) e del buon andamento dell’amministrazione (art. 97 Cost.). E ciò, quindi, come si chiarirà, indipendentemente dal fatto che la fase del contraddittorio sia o meno espressamente prevista ex lege e che la prima “notizia” d’una pretesa impositiva compiuta e definita sia contenuta in uno degli atti espressamente elencati all’art. 19, D.Lgs. n. 546/92. Ne consegue che anche per gli accertamenti cd. impoesattivi (ex art. 29, DL n. 70/2010 e succ. modif.), l’obbligo dell’informativa al contribuente delle somme affidate in carico all’agente per la riscossione, sebbene confinata per voluntas legis ad assolvere una funzione meramente notiziatoria del debito tributario, assume un ruolo ed una pregnanza assoluta nella sequenza dei provvedimenti che possono portare all’esecuzione forzata e dovrebbe, pertanto, rientrare tra gli atti impugnabili, ove se ne verifichino i relativi presupposti. La necessità d’una previa conoscenza della possibile lesione dei propri diritti va ricondotta anche (e, soprattutto) ai casi di fondato pericolo per la riscossione in cui “l’informativa” delle somme affidate in carico per l’esecuzione non è prevista per legge. In virtù della correlazione esistente tra il diritto del singolo di essere previamente informato d’un pregiudizio dipendente da un provvedimento in itinere ed il diritto d’azione, dovrebbe concludersi che anche l’estratto di ruolo, prima o in mancanza della notifica della cartella di pagamento, rientri tra gli atti impugnabili, ove la prima “notizia” dell’esistenza d’un debito certo e determinato e, quindi, del pregiudizio personale, concreto ed attuale, possa farsi risalire e sia coeva all’informazione evincibile dalla mera consultazione dello stesso.
2014
Riflessioni sull'obbligo generalizzato d'una decisione partecipata ai fini della legittimità della pretesa tributaria e dell'azionabilità del diritto di difesa / Coppola, Paola. - In: RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO. - ISSN 1121-4074. - 10(2014), pp. 1041-1065.
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