La capacità di radicamento e di sviluppo delle organizzazioni mafiose in ambito locale, nazionale e internazionale, si basa anche sulle relazioni con professionisti, quali, ad esempio, avvocati (consulenze), commercialisti (es. riciclaggio di denaro), medici (perizie), ingegneri, geometri e architetti (appalti pubblici). I professionisti hanno in molti casi un ruolo importante nei rapporti tra organizzazioni criminali e imprese, anche in attività apparentemente legali. Come è emerso nelle pronunce giurisprudenziali, vi sono numerosi casi che dimostrano la collusione dei professionisti con le organizzazioni criminali. La questione è stata evidenziata anche dalla Commissione parlamentare antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia. L’attuale normativa non è efficiente nel prevenire e punire i professionisti collusi. Gli ordini professionali non sempre sono in grado di prevenire e sanzionare i comportamenti illegali dei professionisti. Per la prima volta il tema è approfondito analizzando contestualmente quattro principali aree di criticità: 1. il diritto penale; 2. l’ordinamento delle professioni, in particolare nella parte che riguarda il potere normativo, amministrativo e disciplinare degli ordini professionali; 3. il ruolo degli organi che controllano e che sono chiamati eventualmente a sanzionare gli ordini professionali (es. Ministero di giustizia in Italia, Commissione parlamentare antimafia tribunali); 4. la raccolta di dati e l’accesso alle banche dati dei tribunali e degli ordini professionali.
Professioni liberali e area grigia. Per un'antimafia degli ordini professionali / D'Alfonso, Stefano. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 23/2015(2015), pp. 1-50.
Professioni liberali e area grigia. Per un'antimafia degli ordini professionali.
D'ALFONSO, STEFANO
2015
Abstract
La capacità di radicamento e di sviluppo delle organizzazioni mafiose in ambito locale, nazionale e internazionale, si basa anche sulle relazioni con professionisti, quali, ad esempio, avvocati (consulenze), commercialisti (es. riciclaggio di denaro), medici (perizie), ingegneri, geometri e architetti (appalti pubblici). I professionisti hanno in molti casi un ruolo importante nei rapporti tra organizzazioni criminali e imprese, anche in attività apparentemente legali. Come è emerso nelle pronunce giurisprudenziali, vi sono numerosi casi che dimostrano la collusione dei professionisti con le organizzazioni criminali. La questione è stata evidenziata anche dalla Commissione parlamentare antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia. L’attuale normativa non è efficiente nel prevenire e punire i professionisti collusi. Gli ordini professionali non sempre sono in grado di prevenire e sanzionare i comportamenti illegali dei professionisti. Per la prima volta il tema è approfondito analizzando contestualmente quattro principali aree di criticità: 1. il diritto penale; 2. l’ordinamento delle professioni, in particolare nella parte che riguarda il potere normativo, amministrativo e disciplinare degli ordini professionali; 3. il ruolo degli organi che controllano e che sono chiamati eventualmente a sanzionare gli ordini professionali (es. Ministero di giustizia in Italia, Commissione parlamentare antimafia tribunali); 4. la raccolta di dati e l’accesso alle banche dati dei tribunali e degli ordini professionali.File | Dimensione | Formato | |
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