Lo scarso rendimento, pur rappresentando da decenni una questione di grande rilievo pratico nell’ambito delle dinamiche relative alle cause giustificative del licenziamento, appare a tutt’oggi un concetto ancora ambiguo e di contrastata ricostruzione ermeneutica. Già da tempo dottrina e giurisprudenza hanno cercato di individuare alcuni indici o “spie” dello scarso rendimento, utili ad indirizzare gli operatori del diritto verso un migliore inquadramento di questa ipotesi di licenziamento, al fine di garantire una maggiore uniformità valutativa e di giudizio e, conseguentemente, maggiore certezza del diritto. Questo dibattito interpretativo, che sembrava essere approdato ad un sostanziale riconoscimento della cd. “natura anfibia” dello scarso rendimento (che può essere ricondotto sia ad ipotesi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo sia a casi di giustificato motivo oggettivo), appare oggi nuovamente rinvigorito dall’avvento, prima della legge 92/2012, e ora del cosiddetto Jobs Act (legge 10 dicembre 2014, n. 183).
Lo scarso rendimento: una nuova frontiera del licenziamento per giustificato motivo oggettivo? / Avondola, Arianna. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 0393-2494. - 1(2015), pp. 127-156.
Lo scarso rendimento: una nuova frontiera del licenziamento per giustificato motivo oggettivo?
AVONDOLA, ARIANNA
2015
Abstract
Lo scarso rendimento, pur rappresentando da decenni una questione di grande rilievo pratico nell’ambito delle dinamiche relative alle cause giustificative del licenziamento, appare a tutt’oggi un concetto ancora ambiguo e di contrastata ricostruzione ermeneutica. Già da tempo dottrina e giurisprudenza hanno cercato di individuare alcuni indici o “spie” dello scarso rendimento, utili ad indirizzare gli operatori del diritto verso un migliore inquadramento di questa ipotesi di licenziamento, al fine di garantire una maggiore uniformità valutativa e di giudizio e, conseguentemente, maggiore certezza del diritto. Questo dibattito interpretativo, che sembrava essere approdato ad un sostanziale riconoscimento della cd. “natura anfibia” dello scarso rendimento (che può essere ricondotto sia ad ipotesi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo sia a casi di giustificato motivo oggettivo), appare oggi nuovamente rinvigorito dall’avvento, prima della legge 92/2012, e ora del cosiddetto Jobs Act (legge 10 dicembre 2014, n. 183).File | Dimensione | Formato | |
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