La presente relazione generale di apertura del Congresso IF CRASC’15, che riunisce il III Convegno di Ingegneria Forense e il VI Convegno su CRolli, Affidabilità Strutturale e Consolidamento, non vuole costituire un mero consuntivo di quanto è stato fatto (negli specifici settori) durante il periodo che ci separa dall’IF CRASC’12 di Pisa, ma mira anche a delineare i nuovi obiettivi che intendiamo perseguire attraverso le attività e le iniziative recentemente intraprese. In tale spirito, questo contributo possiede un carattere fortemente propositivo che fa leva sul grande sviluppo conseguito dall’Ingegneria Forense nel volgere di pochi anni e sulle energie attualmente impegnate. Oltre a rivolgere lo sguardo su ciò che è stato fatto e su ciò che si sta facendo, l’intento di chi scrive è quello di riguardare separatamente due aspetti che coesistono nell’Ingegneria Forense: quello scientifico e quello applicativo, che costituiscono le due facce di una stessa medaglia. Senza l’aspetto connesso alla Ricerca, l’Ingegneria Forense non potrebbe avere alcun futuro, rimanendo relegata all’attività sclerotizzata nel tempo che identifica il consulente tecnico come mero osservatore e compilatore. Di contro, una disciplina proiettata semplicemente verso un progresso qualitativo dei contenuti degenererebbe nella mancanza di ricadute pratiche e quindi nella possibilità di snaturare un’attività professionale consolidata nel tempo.
Evoluzione dell'Ingegneria Forense tra simulazione e previsione degli eventi / Augenti, Nicola. - (2015), pp. XIX-XXVII. (Intervento presentato al convegno IF CRASC '15 tenutosi a Roma nel 14-16 maggio 2015).
Evoluzione dell'Ingegneria Forense tra simulazione e previsione degli eventi
AUGENTI, NICOLA
2015
Abstract
La presente relazione generale di apertura del Congresso IF CRASC’15, che riunisce il III Convegno di Ingegneria Forense e il VI Convegno su CRolli, Affidabilità Strutturale e Consolidamento, non vuole costituire un mero consuntivo di quanto è stato fatto (negli specifici settori) durante il periodo che ci separa dall’IF CRASC’12 di Pisa, ma mira anche a delineare i nuovi obiettivi che intendiamo perseguire attraverso le attività e le iniziative recentemente intraprese. In tale spirito, questo contributo possiede un carattere fortemente propositivo che fa leva sul grande sviluppo conseguito dall’Ingegneria Forense nel volgere di pochi anni e sulle energie attualmente impegnate. Oltre a rivolgere lo sguardo su ciò che è stato fatto e su ciò che si sta facendo, l’intento di chi scrive è quello di riguardare separatamente due aspetti che coesistono nell’Ingegneria Forense: quello scientifico e quello applicativo, che costituiscono le due facce di una stessa medaglia. Senza l’aspetto connesso alla Ricerca, l’Ingegneria Forense non potrebbe avere alcun futuro, rimanendo relegata all’attività sclerotizzata nel tempo che identifica il consulente tecnico come mero osservatore e compilatore. Di contro, una disciplina proiettata semplicemente verso un progresso qualitativo dei contenuti degenererebbe nella mancanza di ricadute pratiche e quindi nella possibilità di snaturare un’attività professionale consolidata nel tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.