Il contributo affronta il tema dell'ampiezza del potere regolamentare attribuito alle regione in virtù del dibattivo sollevato dal d.d.l. costituzionale 1429. In particolare si propone di interprare l'art. 117.6 della cost.alla luce del nuovo riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni che la riforma va delineando. È di chiara evidenza, infatti, che, risultando il potereregolamentare assegnato in funzione dell’attribuzione della potestà legislativa, ad unariduzione delle materie di competenza legislativa regionale corrisponde, de plano, unasimmetrica diminuzione di potestà regolamentare regionale.E, in effetti, è indubitabile che dal d.d.l. costituzionale risultino confluire nellacompetenza esclusiva statale materie prima rientranti nella competenza (regionale)concorrente (ora espunta dal nuovo testo), così sottraendo interi settori dalla potestàregolamentare della Regione (si pensi, ad esempio, alla nuova competenza legislativaesclusiva in materia di norme generali per la tutela della salute, la sicurezza alimentaree la tutela e la sicurezza del lavoro; d’istruzione universitaria e programmazionestrategica della ricerca scientifica e tecnologica; di organi di governo, legislazioneelettorale, funzioni fondamentali e ordinamento dei comuni e delle città metropolitane,nonché di disciplina delle forme associative dei comuni). Il contributo affronta poi la problema relativa all'introduzione di una ʻclausola disupremazia in grado di minare pesantemente l’autonomia regionale.

Il potere regolamentare delle regioni nel "nuovo" regime delle competenze / Lucarelli, Alberto. - In: FORUM DI QUADERNI COSTITUZIONALI RASSEGNA. - ISSN 2281-2113. - (2015), pp. 1-5.

Il potere regolamentare delle regioni nel "nuovo" regime delle competenze

LUCARELLI, ALBERTO
2015

Abstract

Il contributo affronta il tema dell'ampiezza del potere regolamentare attribuito alle regione in virtù del dibattivo sollevato dal d.d.l. costituzionale 1429. In particolare si propone di interprare l'art. 117.6 della cost.alla luce del nuovo riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni che la riforma va delineando. È di chiara evidenza, infatti, che, risultando il potereregolamentare assegnato in funzione dell’attribuzione della potestà legislativa, ad unariduzione delle materie di competenza legislativa regionale corrisponde, de plano, unasimmetrica diminuzione di potestà regolamentare regionale.E, in effetti, è indubitabile che dal d.d.l. costituzionale risultino confluire nellacompetenza esclusiva statale materie prima rientranti nella competenza (regionale)concorrente (ora espunta dal nuovo testo), così sottraendo interi settori dalla potestàregolamentare della Regione (si pensi, ad esempio, alla nuova competenza legislativaesclusiva in materia di norme generali per la tutela della salute, la sicurezza alimentaree la tutela e la sicurezza del lavoro; d’istruzione universitaria e programmazionestrategica della ricerca scientifica e tecnologica; di organi di governo, legislazioneelettorale, funzioni fondamentali e ordinamento dei comuni e delle città metropolitane,nonché di disciplina delle forme associative dei comuni). Il contributo affronta poi la problema relativa all'introduzione di una ʻclausola disupremazia in grado di minare pesantemente l’autonomia regionale.
2015
Il potere regolamentare delle regioni nel "nuovo" regime delle competenze / Lucarelli, Alberto. - In: FORUM DI QUADERNI COSTITUZIONALI RASSEGNA. - ISSN 2281-2113. - (2015), pp. 1-5.
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