Linee programmatiche per il miglioramento paesaggistico del Parco protetto della Mostra d'Oltremare attraverso interventi progettuali richiesti durante la gestione e la manutenzione integrata delle aree verdi e dei giardini in continuità con le architetture dei padiglioni. Al fine di garantire una progettualità unitaria volta alla valorizzazione di un parco d’interesse storico-artistico come quello della Mostra d’Oltremare, anche se gli interventi possono riguardare settori specifici per manifestazioni ed eventi particolari, è opportuno mettere in evidenza le straordinarie peculiarità del sito e della sua storia. Interventi per lotti funzionali programmati devono tuttavia rientrare in una strategia unitaria di sviluppo delle diverse componenti del parco e dell’insieme dei padiglioni e delle architetture ed interagire con la complessità generale del sito storico e delle esigenze economiche e produttive attuali e future della Mostra. Le linee programmatiche di un progetto unitario di valorizzazione e conservazione possono essere articolate nei seguenti aspetti e criticità determinati dalla complessità del sito e delle sue destinazioni sempre più flessibili e al passo con i mutamenti delle opportunità economiche e dello sviluppo nel senso più ampio: 1. migliorare e rendere più frequenti gli interventi di pulizia delle aree del parco da quelle più frequentate a quelle meno fruite con la previsione programmatica dell’estensione progressiva della godibilità di giardini e spazi sempre più ampi e ben curati. Per l’innovazione e le migliorie proposte si intende, dal punto di vista paesaggistico, che il settore sud del parco che accoglie attività strettamente connesse alle esposizioni ed eventi fieristici, deve rapidamente assumere, attraverso gli “arredi” botanici, una spinta flessibilità e mutevolezza nel tempo e nell’alternanza delle stagioni affinché i fruitori nelle diverse occasioni fieristiche e di eventi possano essere sempre immersi in scenari di architetture del verde in continua evoluzione. La scelta della “contaminazione” botanica deve orientarsi verso specie ad accrescimento veloce, con cromature stagionali molto differenziate sia per le fioriture che per il fogliame; sempre nel rispetto dell’innovazione e della nuova interpretazione delle ragioni compositive del Parco della Mostra. 2. procedere mediante piani selettivi alla sostituzione delle essenze arbustive ed arboree danneggiate e non più recuperabili nello spirito della conservazione integrata della “materia vivente” delle parti a verde del parco protetto. Il primo principio più conservativo e di ripristino per “sostituire dov’era e com’era”, ad esempio nei filari, nei boschetti e nelle radure dall’omogeneità botanica, come, sempre per esempio, “in una foresta millenaria composta da tutte piante giovani”. Il secondo principio più di restauro dell’idea originaria dei progettisti del parco alla nascita della Mostra espositiva e quindi reintroducendo essenze esotiche e di riferimento degli habitat dei paesi a cui si riferiscono i rispettivi padiglioni. Ad esempio per il Padiglione dell’America Latina alle “lame verdi” dei prati suggeriti dagli architetti razionalisti degli anni ’60 e ’70 si possono reintrodurre, applicando il principio della ricerca scientifica del restauro dei parchi e dei giardini d’interesse storico, alberature fiorite ed arbusti di quel continente ormai ampiamente acclimatate nelle nostre regioni. I piani selettivi di sostituzione delle essenze arbustive ed arboree danneggiate e non più recuperabili devono essere programmati per lo smaltimento dei residui vegetali all’interno del parco stesso in un ciclo ecologico di contenimento del trasporto a rifiuto verso l’esterno.

Progetto di riqualificazione del Parco della Mostra D'Oltremare a Napoli / Buondonno, Emma. - (2014).

Progetto di riqualificazione del Parco della Mostra D'Oltremare a Napoli.

BUONDONNO, EMMA
2014

Abstract

Linee programmatiche per il miglioramento paesaggistico del Parco protetto della Mostra d'Oltremare attraverso interventi progettuali richiesti durante la gestione e la manutenzione integrata delle aree verdi e dei giardini in continuità con le architetture dei padiglioni. Al fine di garantire una progettualità unitaria volta alla valorizzazione di un parco d’interesse storico-artistico come quello della Mostra d’Oltremare, anche se gli interventi possono riguardare settori specifici per manifestazioni ed eventi particolari, è opportuno mettere in evidenza le straordinarie peculiarità del sito e della sua storia. Interventi per lotti funzionali programmati devono tuttavia rientrare in una strategia unitaria di sviluppo delle diverse componenti del parco e dell’insieme dei padiglioni e delle architetture ed interagire con la complessità generale del sito storico e delle esigenze economiche e produttive attuali e future della Mostra. Le linee programmatiche di un progetto unitario di valorizzazione e conservazione possono essere articolate nei seguenti aspetti e criticità determinati dalla complessità del sito e delle sue destinazioni sempre più flessibili e al passo con i mutamenti delle opportunità economiche e dello sviluppo nel senso più ampio: 1. migliorare e rendere più frequenti gli interventi di pulizia delle aree del parco da quelle più frequentate a quelle meno fruite con la previsione programmatica dell’estensione progressiva della godibilità di giardini e spazi sempre più ampi e ben curati. Per l’innovazione e le migliorie proposte si intende, dal punto di vista paesaggistico, che il settore sud del parco che accoglie attività strettamente connesse alle esposizioni ed eventi fieristici, deve rapidamente assumere, attraverso gli “arredi” botanici, una spinta flessibilità e mutevolezza nel tempo e nell’alternanza delle stagioni affinché i fruitori nelle diverse occasioni fieristiche e di eventi possano essere sempre immersi in scenari di architetture del verde in continua evoluzione. La scelta della “contaminazione” botanica deve orientarsi verso specie ad accrescimento veloce, con cromature stagionali molto differenziate sia per le fioriture che per il fogliame; sempre nel rispetto dell’innovazione e della nuova interpretazione delle ragioni compositive del Parco della Mostra. 2. procedere mediante piani selettivi alla sostituzione delle essenze arbustive ed arboree danneggiate e non più recuperabili nello spirito della conservazione integrata della “materia vivente” delle parti a verde del parco protetto. Il primo principio più conservativo e di ripristino per “sostituire dov’era e com’era”, ad esempio nei filari, nei boschetti e nelle radure dall’omogeneità botanica, come, sempre per esempio, “in una foresta millenaria composta da tutte piante giovani”. Il secondo principio più di restauro dell’idea originaria dei progettisti del parco alla nascita della Mostra espositiva e quindi reintroducendo essenze esotiche e di riferimento degli habitat dei paesi a cui si riferiscono i rispettivi padiglioni. Ad esempio per il Padiglione dell’America Latina alle “lame verdi” dei prati suggeriti dagli architetti razionalisti degli anni ’60 e ’70 si possono reintrodurre, applicando il principio della ricerca scientifica del restauro dei parchi e dei giardini d’interesse storico, alberature fiorite ed arbusti di quel continente ormai ampiamente acclimatate nelle nostre regioni. I piani selettivi di sostituzione delle essenze arbustive ed arboree danneggiate e non più recuperabili devono essere programmati per lo smaltimento dei residui vegetali all’interno del parco stesso in un ciclo ecologico di contenimento del trasporto a rifiuto verso l’esterno.
2014
Progetto di riqualificazione del Parco della Mostra D'Oltremare a Napoli / Buondonno, Emma. - (2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/605616
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