Il polisaccaride capsulare di Neisseria meningitidis è uno dei principali fattori di virulenza che permette al batterio di eludere l’immunità dell’ospite consentendogli di sopravvivere nel circolo ematico. Tuttavia, la capsula meningococcica svolge ruoli contrastanti nella patogenesi: se da un lato, le proprietà anti-fagocitiche sono essenziali per la crescita batterica nel sangue, dall’altro, l’espressione del polisaccaride capsulare inibisce la colonizzazione e l’invasione della barriera nasofaringea. La presenza della capsula dipende dall’espressione dei geni coinvolti nella biosintesi, modificazione e trasporto della capsula, che si trovano nelle regioni A, B, e C del locus cps. I polisaccaridi capsulari dei sierogruppi B, C, W-135 e Y contengono acido sialico e la regione A del locus cps presenta un set di geni conservati: siaA, siaB, e siaC, necessari per la sintesi dell’acido sialico e il gene sierogruppo-specifico siaD, codificante per l’enzima polisialil-transferasi. Per valutare il ruolo della capsula nell’istaurarsi dell’infezione meningoccica in un modello murino d’infezione abbiamo utilizzato il ceppo 93/4286 di sierogruppo C, inattivato nel locus genico siaA (93/4286ΩsiaA), mediante inserimento di una cassetta circolare recante il gene per la resistenza all’eritromicina (ermC’). Dati di sopravvivenza, parametri clinici e microbiologici hanno consentito di dimostrare che il ceppo isogenico difettivo nella componente enzimatica SiaA mostra una ridotta capacità di stabilire meningite meningococcica nell’ospite murino. Il ceppo isogenico 93/4286ΩsiaA ha mostrato una LD50 di circa 108 CFU rispetto ad una LD50 di 104 CFU per il ceppo selvatico. La meningite indotta sperimentalmente è stata costantemente associata a disseminazione dei meningococchi dal cervello al sangue ed agli organi vitali, in particolare milza e fegato: a 48h dall’infezione il ceppo 93/4286ΩsiaA subisce una completa clearance in tutti gli organi interessati. Tali dati sperimentali hanno mostrato che il ceppo isogenico difettivo nel locus genico siaA esibisce una drastica attenuazione della virulenza, confermando un ruolo cruciale della capsula nella disseminazione dei meningococci nel modello murino d’infezione.

Analisi del ruolo patogenetico del gene siaA di Neisseria meningitidis in un modello murino di meningite meningococcica / Colicchio, Roberta; Pagliuca, Chiara; G., Pastore; Cicatiello, ANNUNZIATA GAETANA; S., Ricci; P., Alifano; G., Pozzi; Salvatore, Paola. - (2013), pp. 174-174. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale Società Italiana di Microbiologia. tenutosi a Riccione).

Analisi del ruolo patogenetico del gene siaA di Neisseria meningitidis in un modello murino di meningite meningococcica.

COLICCHIO, ROBERTA;PAGLIUCA, CHIARA;CICATIELLO, ANNUNZIATA GAETANA;SALVATORE, PAOLA
2013

Abstract

Il polisaccaride capsulare di Neisseria meningitidis è uno dei principali fattori di virulenza che permette al batterio di eludere l’immunità dell’ospite consentendogli di sopravvivere nel circolo ematico. Tuttavia, la capsula meningococcica svolge ruoli contrastanti nella patogenesi: se da un lato, le proprietà anti-fagocitiche sono essenziali per la crescita batterica nel sangue, dall’altro, l’espressione del polisaccaride capsulare inibisce la colonizzazione e l’invasione della barriera nasofaringea. La presenza della capsula dipende dall’espressione dei geni coinvolti nella biosintesi, modificazione e trasporto della capsula, che si trovano nelle regioni A, B, e C del locus cps. I polisaccaridi capsulari dei sierogruppi B, C, W-135 e Y contengono acido sialico e la regione A del locus cps presenta un set di geni conservati: siaA, siaB, e siaC, necessari per la sintesi dell’acido sialico e il gene sierogruppo-specifico siaD, codificante per l’enzima polisialil-transferasi. Per valutare il ruolo della capsula nell’istaurarsi dell’infezione meningoccica in un modello murino d’infezione abbiamo utilizzato il ceppo 93/4286 di sierogruppo C, inattivato nel locus genico siaA (93/4286ΩsiaA), mediante inserimento di una cassetta circolare recante il gene per la resistenza all’eritromicina (ermC’). Dati di sopravvivenza, parametri clinici e microbiologici hanno consentito di dimostrare che il ceppo isogenico difettivo nella componente enzimatica SiaA mostra una ridotta capacità di stabilire meningite meningococcica nell’ospite murino. Il ceppo isogenico 93/4286ΩsiaA ha mostrato una LD50 di circa 108 CFU rispetto ad una LD50 di 104 CFU per il ceppo selvatico. La meningite indotta sperimentalmente è stata costantemente associata a disseminazione dei meningococchi dal cervello al sangue ed agli organi vitali, in particolare milza e fegato: a 48h dall’infezione il ceppo 93/4286ΩsiaA subisce una completa clearance in tutti gli organi interessati. Tali dati sperimentali hanno mostrato che il ceppo isogenico difettivo nel locus genico siaA esibisce una drastica attenuazione della virulenza, confermando un ruolo cruciale della capsula nella disseminazione dei meningococci nel modello murino d’infezione.
2013
Analisi del ruolo patogenetico del gene siaA di Neisseria meningitidis in un modello murino di meningite meningococcica / Colicchio, Roberta; Pagliuca, Chiara; G., Pastore; Cicatiello, ANNUNZIATA GAETANA; S., Ricci; P., Alifano; G., Pozzi; Salvatore, Paola. - (2013), pp. 174-174. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale Società Italiana di Microbiologia. tenutosi a Riccione).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/598829
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact