La malattia meningococcica è considerata un’emergenza sanitaria che necessita di interventi tempestivi. Le strategie del sistema sanitario pubblico per il controllo della malattia prevedono la chemioprofilassi dei contatti stretti con rifampicina. Negli ultimi decenni si è assistito ad un’elevata insorgenza e diffusione di isolati clinici di meningococco rifampicina resistenti (RifR) recanti mutazioni puntiformi nel gene rpoB, codificante la subunità beta della RNA polimerasi. Dati di letteratura indicano che tali mutazioni, sono associate a diversi fenotipi come sensibilità alla temperatura, resistenza allo stress ossidativo e sopravvivenza a carenze nutrizionali. Tali mutazioni potrebbero compromettere l'efficienza della trascrizione e quindi la fisiologia del microrganismo determinando un costo sulla fitness batterica. Per comprendere le relazioni tra l’antibiotico resistenza, fitness e virulenza meningococcica abbiamo analizzato il fenotipo di cloni RifR del ceppo 93/4286 di N. meningitidis, caratterizzati dalle mutazioni: H552Y, S548F e H552R. È stata pertanto analizzata la fitness dei ceppi RifR in diversi terreni di coltura e condizioni di crescita sia singolarmente che in competizione con il ceppo wild-type ed è stata inoltre valutata la capacità d’invasione dei cloni RifR in cellule THP-1. Saggi di sensibilità all'ossido nitrico e resistenza al perossido d’idrogeno, confermati mediante Real-time RT-PCR e Northern blot, hanno inoltre evidenziato una diversa resistenza alle condizioni di stress normalmente indotte nell’ospite umano durante il processo infettivo. Infine poichè è noto che la disponibilità dell’L-glutammato, precursore del glutathione, è funzionale nel prevenire il danno ossidativo sono stati analizzati, oltre ai geni coinvolti nella risposta allo stress ossidativo, anche geni con un ruolo chiave nel metabolismo del glutammato. I dati ottenuti suggeriscono che i mutanti RifR oltre ad essere resistenti al trattamento antibiotico esibiscono una selettiva sopravvivenza alle difese dell’ospite correlata ad una diversa attività metabolica. L’acquisizione di nutrienti chiave dall’ospite aumenta la fitness del patogeno e le sue capacità di adattamento, contribuendo così all’instaurarsi del processo infettivo.

Effetti della rifampicina-resistenza sul metabolismo e la fitness di Neisseria meningitidis / Pagliuca, Chiara; Colicchio, Roberta; G., Pastore; Cicatiello, ANNUNZIATA GAETANA; C., Pagliarulo; P., Alifano; Salvatore, Paola. - (2013), pp. 111-111. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale Società Italiana di Microbiologia tenutosi a Riccione).

Effetti della rifampicina-resistenza sul metabolismo e la fitness di Neisseria meningitidis.

PAGLIUCA, CHIARA;COLICCHIO, ROBERTA;CICATIELLO, ANNUNZIATA GAETANA;SALVATORE, PAOLA
2013

Abstract

La malattia meningococcica è considerata un’emergenza sanitaria che necessita di interventi tempestivi. Le strategie del sistema sanitario pubblico per il controllo della malattia prevedono la chemioprofilassi dei contatti stretti con rifampicina. Negli ultimi decenni si è assistito ad un’elevata insorgenza e diffusione di isolati clinici di meningococco rifampicina resistenti (RifR) recanti mutazioni puntiformi nel gene rpoB, codificante la subunità beta della RNA polimerasi. Dati di letteratura indicano che tali mutazioni, sono associate a diversi fenotipi come sensibilità alla temperatura, resistenza allo stress ossidativo e sopravvivenza a carenze nutrizionali. Tali mutazioni potrebbero compromettere l'efficienza della trascrizione e quindi la fisiologia del microrganismo determinando un costo sulla fitness batterica. Per comprendere le relazioni tra l’antibiotico resistenza, fitness e virulenza meningococcica abbiamo analizzato il fenotipo di cloni RifR del ceppo 93/4286 di N. meningitidis, caratterizzati dalle mutazioni: H552Y, S548F e H552R. È stata pertanto analizzata la fitness dei ceppi RifR in diversi terreni di coltura e condizioni di crescita sia singolarmente che in competizione con il ceppo wild-type ed è stata inoltre valutata la capacità d’invasione dei cloni RifR in cellule THP-1. Saggi di sensibilità all'ossido nitrico e resistenza al perossido d’idrogeno, confermati mediante Real-time RT-PCR e Northern blot, hanno inoltre evidenziato una diversa resistenza alle condizioni di stress normalmente indotte nell’ospite umano durante il processo infettivo. Infine poichè è noto che la disponibilità dell’L-glutammato, precursore del glutathione, è funzionale nel prevenire il danno ossidativo sono stati analizzati, oltre ai geni coinvolti nella risposta allo stress ossidativo, anche geni con un ruolo chiave nel metabolismo del glutammato. I dati ottenuti suggeriscono che i mutanti RifR oltre ad essere resistenti al trattamento antibiotico esibiscono una selettiva sopravvivenza alle difese dell’ospite correlata ad una diversa attività metabolica. L’acquisizione di nutrienti chiave dall’ospite aumenta la fitness del patogeno e le sue capacità di adattamento, contribuendo così all’instaurarsi del processo infettivo.
2013
Effetti della rifampicina-resistenza sul metabolismo e la fitness di Neisseria meningitidis / Pagliuca, Chiara; Colicchio, Roberta; G., Pastore; Cicatiello, ANNUNZIATA GAETANA; C., Pagliarulo; P., Alifano; Salvatore, Paola. - (2013), pp. 111-111. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale Società Italiana di Microbiologia tenutosi a Riccione).
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