Per Aristotele il tempo è un aspetto della realtà naturale strettamente connesso alla realtà fisica dello Spazio e gli orologi solari, con la loro assoluta dipendenza dalla latitudine del luogo, finiscono per incarnare al meglio tale binomio. I quadranti solari altro non sono che la rappresentazione grafica sulla terra del moto apparente del Sole. Tale rappresentazione si ottiene a mezzo di rette proiettanti, ovvero i raggi luminosi che allineano l???Astro con la punta dello gnomone e con l???ombra portata lungo la superficie del quadrante. Tale immateriale contatto tra Terra e Cielo costituisce un elemento di intramontabile fascino che rende ancora oggi le meridiane, e più in generale gli orologi solari, un naturale luogo d???incontro di Arte, Filosofia, Geometria, Geografia, Fisica e Astronomia. Questi preziosi oggetti artistici, spesso realizzati in monumentali complessi architettonici, sono la memoria di un sapere antico e prezioso, di quando l???uomo regolava il proprio agire in stretta connessione con lo svolgersi dei naturali cicli diurni e annuali. La misura del tempo e l'osservazione della sua eterna ciclicità hanno condizionato per secoli le abitudini quotidiane delle comunità, ma anche i riti e le liturgie di tutte le religioni, basate sulla periodica ripetitività dei fenomeni celesti durante il corso dell???anno. I quadranti solari sono la testimonianza grafica sulla terra di complessi eventi astronomico-proiettivi, perennemente in atto sulla sfera celeste, a distanze da noi infinite, e la loro realizzazione vide frequentemente la convergenza delle più svariate dottrine, dalla matematica alla fisica, dalla cartografia alla geografia, dalla geometria all'arte, che testimoniano il fervente clima culturale creatosi in Europa tra il XV e il XIX secolo. In questo ricco scenario intellettuale, l???Italia vanta la realizzazione di numerose meridiane e orologi solari di pregevolissimo valore artistico e scientifico, non adeguatamente valorizzate per il progressivo disperdersi di questa antica cultura millenaria legata alla misura del tempo dopo l???avvento dei moderni orologi. La gnomonica, originariamente legata indissolubilmente alla geometria proiettiva che ne regolava i processi di proiezione luminosa e intersezione dell???ombra, attualmente si configura come un campo disciplinare molto specialistico, poco diffuso e di scarsa apertura verso le discipline affini nonostante l???interdisciplinareità insita nelle sue stesse tematiche; ciò ha contribuito a relegarne il sapere a una ristretta cerchia di specialisti dal quale gli architetti sono spesso assenti, a danno della conservazione e del restauro di questi preziosi manufatti legati indissolubilmente alle architetture che li ospitano. Pur essendo stati per secoli dimenticati a causa della diffusione dei moderni e più precisi orologi, in numerose città è possibile trovare pregevoli quadranti solari di recente realizzazione, come ad esempio il Jardin de la astronomia a Valencia, che propone al visitatore una vasta serie di moderni orologi solari, oggetti d???arte e di scienza, che sembrano essere portatori di un monito, quello della consapevolezza del 'tempo vero', quello relazionato al naturale movimento degli astri, nell'era moderna divenuto 'tempo legale' perché regolato e variato mediante convenzioni internazionali. La valorizzazione degli orologi solari di tutti i tempi può infatti essere l???occasione per costruire una rete di percorsi culturali altrimenti negata, alla cittadinanza e ai turisti, alla scoperta del nostro ricco patrimonio gnomonico. Questo progetto di conoscenza e valorizzazione degli orologi solari presenti in Campania prevede il rilievo diretto dei quadranti e la costruzione di un modello di rappresentazione del funzionamento gnomonico degli orologi solari che individui nuovi codici comunicativi per la fruizione, al fine di ricondurre l???esperienza diretta della mutevolezza dei fenomeni luminosi o umbratili osservati sulla terra, alla complessità dei fenomeni astronomici connessi. L'individuazione di un modello geometrico inteso come interpretazione semplificativa del più complesso sistema di leggi fisiche che descrivono i movimenti degli astri consente un approccio più immediato nei riguardi della gnomonica, garantendo la possibilità di progettare, rifunzionalizzare o interpretare orologi solari di qualsiasi tipologia attraverso una metodologia e attraversi strumenti propri degli architetti ovvero dei soggetti più direttamente coinvolti nel loro restauro. Tale approccio scientifico-divulgativo si offre come importante opportunità formativa per le scuole di ogni ordine e grado che possono trovare un'occasione unica per coniugare la conoscenza di un bene artistico all'evidenza di un esperienza scientifica.

L'infinito in poche linee: il "tempo vero" degli orologi solari nell'epoca contemporanea / Pagliano, Alessandra. - In: AGRIBUSINESS PAESAGGIO & AMBIENTE. - ISSN 2038-3371. - XV:1(2012), pp. 8-15.

L'infinito in poche linee: il "tempo vero" degli orologi solari nell'epoca contemporanea

PAGLIANO, ALESSANDRA
2012

Abstract

Per Aristotele il tempo è un aspetto della realtà naturale strettamente connesso alla realtà fisica dello Spazio e gli orologi solari, con la loro assoluta dipendenza dalla latitudine del luogo, finiscono per incarnare al meglio tale binomio. I quadranti solari altro non sono che la rappresentazione grafica sulla terra del moto apparente del Sole. Tale rappresentazione si ottiene a mezzo di rette proiettanti, ovvero i raggi luminosi che allineano l???Astro con la punta dello gnomone e con l???ombra portata lungo la superficie del quadrante. Tale immateriale contatto tra Terra e Cielo costituisce un elemento di intramontabile fascino che rende ancora oggi le meridiane, e più in generale gli orologi solari, un naturale luogo d???incontro di Arte, Filosofia, Geometria, Geografia, Fisica e Astronomia. Questi preziosi oggetti artistici, spesso realizzati in monumentali complessi architettonici, sono la memoria di un sapere antico e prezioso, di quando l???uomo regolava il proprio agire in stretta connessione con lo svolgersi dei naturali cicli diurni e annuali. La misura del tempo e l'osservazione della sua eterna ciclicità hanno condizionato per secoli le abitudini quotidiane delle comunità, ma anche i riti e le liturgie di tutte le religioni, basate sulla periodica ripetitività dei fenomeni celesti durante il corso dell???anno. I quadranti solari sono la testimonianza grafica sulla terra di complessi eventi astronomico-proiettivi, perennemente in atto sulla sfera celeste, a distanze da noi infinite, e la loro realizzazione vide frequentemente la convergenza delle più svariate dottrine, dalla matematica alla fisica, dalla cartografia alla geografia, dalla geometria all'arte, che testimoniano il fervente clima culturale creatosi in Europa tra il XV e il XIX secolo. In questo ricco scenario intellettuale, l???Italia vanta la realizzazione di numerose meridiane e orologi solari di pregevolissimo valore artistico e scientifico, non adeguatamente valorizzate per il progressivo disperdersi di questa antica cultura millenaria legata alla misura del tempo dopo l???avvento dei moderni orologi. La gnomonica, originariamente legata indissolubilmente alla geometria proiettiva che ne regolava i processi di proiezione luminosa e intersezione dell???ombra, attualmente si configura come un campo disciplinare molto specialistico, poco diffuso e di scarsa apertura verso le discipline affini nonostante l???interdisciplinareità insita nelle sue stesse tematiche; ciò ha contribuito a relegarne il sapere a una ristretta cerchia di specialisti dal quale gli architetti sono spesso assenti, a danno della conservazione e del restauro di questi preziosi manufatti legati indissolubilmente alle architetture che li ospitano. Pur essendo stati per secoli dimenticati a causa della diffusione dei moderni e più precisi orologi, in numerose città è possibile trovare pregevoli quadranti solari di recente realizzazione, come ad esempio il Jardin de la astronomia a Valencia, che propone al visitatore una vasta serie di moderni orologi solari, oggetti d???arte e di scienza, che sembrano essere portatori di un monito, quello della consapevolezza del 'tempo vero', quello relazionato al naturale movimento degli astri, nell'era moderna divenuto 'tempo legale' perché regolato e variato mediante convenzioni internazionali. La valorizzazione degli orologi solari di tutti i tempi può infatti essere l???occasione per costruire una rete di percorsi culturali altrimenti negata, alla cittadinanza e ai turisti, alla scoperta del nostro ricco patrimonio gnomonico. Questo progetto di conoscenza e valorizzazione degli orologi solari presenti in Campania prevede il rilievo diretto dei quadranti e la costruzione di un modello di rappresentazione del funzionamento gnomonico degli orologi solari che individui nuovi codici comunicativi per la fruizione, al fine di ricondurre l???esperienza diretta della mutevolezza dei fenomeni luminosi o umbratili osservati sulla terra, alla complessità dei fenomeni astronomici connessi. L'individuazione di un modello geometrico inteso come interpretazione semplificativa del più complesso sistema di leggi fisiche che descrivono i movimenti degli astri consente un approccio più immediato nei riguardi della gnomonica, garantendo la possibilità di progettare, rifunzionalizzare o interpretare orologi solari di qualsiasi tipologia attraverso una metodologia e attraversi strumenti propri degli architetti ovvero dei soggetti più direttamente coinvolti nel loro restauro. Tale approccio scientifico-divulgativo si offre come importante opportunità formativa per le scuole di ogni ordine e grado che possono trovare un'occasione unica per coniugare la conoscenza di un bene artistico all'evidenza di un esperienza scientifica.
2012
L'infinito in poche linee: il "tempo vero" degli orologi solari nell'epoca contemporanea / Pagliano, Alessandra. - In: AGRIBUSINESS PAESAGGIO & AMBIENTE. - ISSN 2038-3371. - XV:1(2012), pp. 8-15.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/597566
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