Perché Ercolano? Perché in soli tre chilometri di Miglio d'Oro tra il Sito Reale Borbonico della Reggia, del Parco Superiore e Inferiore, delle Reali Mortelle e della Real Fagianeria di Resina, e il Sito Reale Borbonico della Real Favorita si concentrano la città archeologica, venti Ville Vesuviane con i parchi e i giardini del Settecento, la città stratificata con le sue chiese e i suoi conventi e la costa compresa tra le due gobbe delle colate laviche del Granatello, verso Portici, e della Punta Quattro Venti, verso Torre del Greco, quasi a tracciare gli ideali confini rispettivamente a nord e a sud della città. Volgendo lo sguardo a est il paesaggio si trasforma nell'icona permanente del vulcano e delle sue rigogliose pendici di pinete e radure di ginestre; dall'altro lato, ad ovest l'orizzonte del mare è racchiuso tra la Punta della Campanella della Penisola Sorrentina fino a Capri e le isole flegree. Da sempre le escursioni sul Vesuvio fino al cratere segnavano la fine dell'inverno ed oggi divengono la meta degli studenti stranieri del master internazionale o dei corsi di architettura; quando non esisteva il Parco Nazionale del Vesuvio ma soltanto la riserva Alto Tirone e Gran Cono si immaginava un parco nazionale che lambisse il mare inglobando le grandi colate laviche del Seicento, ma l'idea di un confine di parco che scaturisse dalla struttura geomorfologica e idrogeologica del Vesuvio e del Monte Somma era troppo ambiziosa per una comunità mal guidata e incapace di sviluppare progetti e rinascite sociali ed economiche fondando lo sviluppo proprio sulla risorsa ambientale e storico-culturale. Il terremoto del 1980 aveva riacutizzato tutte le arretratezze dei territori della Campania e soprattutto di quelli vesuviani contraddistinti da questioni sociali e spinte emergenze criminali. Al rischio vulcanico e sismico permanente si consolidava, come una spina nel fianco di ogni tentativo di riscatto, la mutevolezza degli affari della camorra e dei poteri criminali, dalle sigarette di contrabbando allo spaccio della droga, al controllo della prostituzione e del racket per le estorsioni.

Pianificazione Urbanistica Comunale di Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2015), pp. 1-48.

Pianificazione Urbanistica Comunale di Ercolano

BUONDONNO, EMMA
2015

Abstract

Perché Ercolano? Perché in soli tre chilometri di Miglio d'Oro tra il Sito Reale Borbonico della Reggia, del Parco Superiore e Inferiore, delle Reali Mortelle e della Real Fagianeria di Resina, e il Sito Reale Borbonico della Real Favorita si concentrano la città archeologica, venti Ville Vesuviane con i parchi e i giardini del Settecento, la città stratificata con le sue chiese e i suoi conventi e la costa compresa tra le due gobbe delle colate laviche del Granatello, verso Portici, e della Punta Quattro Venti, verso Torre del Greco, quasi a tracciare gli ideali confini rispettivamente a nord e a sud della città. Volgendo lo sguardo a est il paesaggio si trasforma nell'icona permanente del vulcano e delle sue rigogliose pendici di pinete e radure di ginestre; dall'altro lato, ad ovest l'orizzonte del mare è racchiuso tra la Punta della Campanella della Penisola Sorrentina fino a Capri e le isole flegree. Da sempre le escursioni sul Vesuvio fino al cratere segnavano la fine dell'inverno ed oggi divengono la meta degli studenti stranieri del master internazionale o dei corsi di architettura; quando non esisteva il Parco Nazionale del Vesuvio ma soltanto la riserva Alto Tirone e Gran Cono si immaginava un parco nazionale che lambisse il mare inglobando le grandi colate laviche del Seicento, ma l'idea di un confine di parco che scaturisse dalla struttura geomorfologica e idrogeologica del Vesuvio e del Monte Somma era troppo ambiziosa per una comunità mal guidata e incapace di sviluppare progetti e rinascite sociali ed economiche fondando lo sviluppo proprio sulla risorsa ambientale e storico-culturale. Il terremoto del 1980 aveva riacutizzato tutte le arretratezze dei territori della Campania e soprattutto di quelli vesuviani contraddistinti da questioni sociali e spinte emergenze criminali. Al rischio vulcanico e sismico permanente si consolidava, come una spina nel fianco di ogni tentativo di riscatto, la mutevolezza degli affari della camorra e dei poteri criminali, dalle sigarette di contrabbando allo spaccio della droga, al controllo della prostituzione e del racket per le estorsioni.
2015
9788889972489
Pianificazione Urbanistica Comunale di Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2015), pp. 1-48.
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