L'articolo analizza le conseguenze della sentenza della Corte costituzionale n. 223/13, che ha dichiarato la (parziale) illegittimità costituzionale dell'art. 819-bis c.p.c., riconoscendo l'ammissibilità della translatio iudicii nei rapporti tra giudice togato ed arbitri. In particolare, si sostiene la tesi secondo cui alla declinatoria di competenza emessa da o in favore degli arbitri deve far seguito una vera e propria riassunzione della causa, sul modello dell'art. 50 c.p.c. Sempre alla stregua di quanto previsto da quest'ultima disposizione, deve ritenersi che l'indicazione di competenza contenuta nella pronuncia declinatoria sia vincolante per il giudice o l'arbitro dinanzi al quale la causa sia stata riassunta.
Translatio iudicii tra giudice e arbitri: la decisione della Corte costituzionale / Boccagna, Salvatore. - In: RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE. - ISSN 0035-6182. - 2014:(2014), pp. 374-383.
Translatio iudicii tra giudice e arbitri: la decisione della Corte costituzionale
BOCCAGNA, SALVATORE
2014
Abstract
L'articolo analizza le conseguenze della sentenza della Corte costituzionale n. 223/13, che ha dichiarato la (parziale) illegittimità costituzionale dell'art. 819-bis c.p.c., riconoscendo l'ammissibilità della translatio iudicii nei rapporti tra giudice togato ed arbitri. In particolare, si sostiene la tesi secondo cui alla declinatoria di competenza emessa da o in favore degli arbitri deve far seguito una vera e propria riassunzione della causa, sul modello dell'art. 50 c.p.c. Sempre alla stregua di quanto previsto da quest'ultima disposizione, deve ritenersi che l'indicazione di competenza contenuta nella pronuncia declinatoria sia vincolante per il giudice o l'arbitro dinanzi al quale la causa sia stata riassunta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.