Il castello, la rocca ed il borgo fortificato sono parte integrante dell'organizzazione del territorio in epoca medievale e rappresentano un unicum con il paesaggio e con la materia di questo paesaggio. Pescolanciano, insieme ad altre strutture fortificate, doveva costituire una delle unità difensive nello scacchiere posto a controllo del territorio dai longobardi che, per garantirsi l'occupazione strategica del territorio fondarono stanziamenti militari quali le Fare ed i Peschi (Fara Sabina, Pescocostanzo, Pescasseroli). Il castello è ubicato lungo il tratturo Lucera - Castel Di Sangro che attraversa il centro abitato di Pescolanciano in direzione NW-SE. L'asse portante del sistema viario molisano costituito dai tratturi, le autostrade verdi dell'antichità, definiti anche le vie erbose o vie della lana, ha origine sannitica ed ancora oggi la trama stradale ricalca gli antichi tracciati tratturali. Il tratturo, sentiero erboso, si sviluppa sempre su un fondo naturale, originato dal paesaggio e dalla transumanza, dalle grandi migrazioni del bestiame. In Italia l'intrecciarsi di queste vie armentizie è stimato in circa 3.100 km, la misura della larghezza della sede del tracciato viario è di 111 metri corrispondenti a sessanta passi napoletani. Lungo i percorsi dei tratturi si incontravano campi coltivati, piccoli borghi dove si organizzavano le soste, dette stazioni di posta, chiese rurali, castelli e fortificazioni. Il più lungo dei tratturi italiani è il regio tratturo l'Aquila-Foggia detto anche tratturo del Re o Tratturo Magno che ha un'estensione di 244 km. L'intero sistema si originava nelle zone montane dell'Abruzzo e del Molise e si concludeva nel Tavoliere delle Puglie. Il Regio Tratturo parte dall'Aquila dal piazzale della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il tratturo Celano-Foggia arriva nell'area della Chiesa delle Croci, il tratturo Castel di Sangro-Lucera giunge nella città sede del castello federiciano, il tratturo Pescasseroli-Candela attraversa il Sannio, e già in epoca preromana era la più diretta ed agevole strada di comunicazione da sud a nord tra il Sannio meridionale (Puglia, Lucania, Campania) ed il Sannio centrale (Abruzzo e Molise). Dal 1° giugno 2006 è stata attivata la candidatura di La transumanza: i Regi Tratturi a Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Una miriade di torri e castelli corrono lungo i percorsi tratturali, auspichiamo che l'Istituto Italiano dei Castelli possa contribuire alla ricerca ed al censimento delle architetture fortificate esistenti lungo i Tratturi delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania e Puglia e diventare promotore di una proposta di candidatura di queste architetture a Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Già in epoca normanna nella Costituzione del Regno si aggiungono norme volte a disciplinare l'uso dei pascoli per regolamentare i canoni d'affitto. Il castello di Pescolanciano, lungo il tratturo Castel di Sangro-Lucera, la città pugliese sede di uno dei più importanti castello-residenza di Federico II, è testimonianza di storia del territorio.

Fortificazioni e paesaggio rurale: il tratturo ed il castello di Pescolanciano nel Molise / V., D'Alessandro; Fumo, Marina. - (2014). (Intervento presentato al convegno Fortificazioni, paesaggio e memoria tenutosi a Bologna nel 27-29/11/2014).

Fortificazioni e paesaggio rurale: il tratturo ed il castello di Pescolanciano nel Molise

FUMO, MARINA
2014

Abstract

Il castello, la rocca ed il borgo fortificato sono parte integrante dell'organizzazione del territorio in epoca medievale e rappresentano un unicum con il paesaggio e con la materia di questo paesaggio. Pescolanciano, insieme ad altre strutture fortificate, doveva costituire una delle unità difensive nello scacchiere posto a controllo del territorio dai longobardi che, per garantirsi l'occupazione strategica del territorio fondarono stanziamenti militari quali le Fare ed i Peschi (Fara Sabina, Pescocostanzo, Pescasseroli). Il castello è ubicato lungo il tratturo Lucera - Castel Di Sangro che attraversa il centro abitato di Pescolanciano in direzione NW-SE. L'asse portante del sistema viario molisano costituito dai tratturi, le autostrade verdi dell'antichità, definiti anche le vie erbose o vie della lana, ha origine sannitica ed ancora oggi la trama stradale ricalca gli antichi tracciati tratturali. Il tratturo, sentiero erboso, si sviluppa sempre su un fondo naturale, originato dal paesaggio e dalla transumanza, dalle grandi migrazioni del bestiame. In Italia l'intrecciarsi di queste vie armentizie è stimato in circa 3.100 km, la misura della larghezza della sede del tracciato viario è di 111 metri corrispondenti a sessanta passi napoletani. Lungo i percorsi dei tratturi si incontravano campi coltivati, piccoli borghi dove si organizzavano le soste, dette stazioni di posta, chiese rurali, castelli e fortificazioni. Il più lungo dei tratturi italiani è il regio tratturo l'Aquila-Foggia detto anche tratturo del Re o Tratturo Magno che ha un'estensione di 244 km. L'intero sistema si originava nelle zone montane dell'Abruzzo e del Molise e si concludeva nel Tavoliere delle Puglie. Il Regio Tratturo parte dall'Aquila dal piazzale della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il tratturo Celano-Foggia arriva nell'area della Chiesa delle Croci, il tratturo Castel di Sangro-Lucera giunge nella città sede del castello federiciano, il tratturo Pescasseroli-Candela attraversa il Sannio, e già in epoca preromana era la più diretta ed agevole strada di comunicazione da sud a nord tra il Sannio meridionale (Puglia, Lucania, Campania) ed il Sannio centrale (Abruzzo e Molise). Dal 1° giugno 2006 è stata attivata la candidatura di La transumanza: i Regi Tratturi a Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Una miriade di torri e castelli corrono lungo i percorsi tratturali, auspichiamo che l'Istituto Italiano dei Castelli possa contribuire alla ricerca ed al censimento delle architetture fortificate esistenti lungo i Tratturi delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania e Puglia e diventare promotore di una proposta di candidatura di queste architetture a Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Già in epoca normanna nella Costituzione del Regno si aggiungono norme volte a disciplinare l'uso dei pascoli per regolamentare i canoni d'affitto. Il castello di Pescolanciano, lungo il tratturo Castel di Sangro-Lucera, la città pugliese sede di uno dei più importanti castello-residenza di Federico II, è testimonianza di storia del territorio.
2014
Fortificazioni e paesaggio rurale: il tratturo ed il castello di Pescolanciano nel Molise / V., D'Alessandro; Fumo, Marina. - (2014). (Intervento presentato al convegno Fortificazioni, paesaggio e memoria tenutosi a Bologna nel 27-29/11/2014).
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