Un progetto redatto nell’ambito della decima edizione del LId’A_Laboratorio Internazionale di Architettura del Dottorato di ricerca “Il progetto dell’esistente e la città meridionale” della Università Mediterranea di Reggio Calabria diretto da Laura Thermes, è stato l’occasione, per i coordinatori di tre gruppi di progettazione (Renato Capozzi e Federica Visconti, Marco Mannino, Carlo Moccia), per riflettere su alcune questioni legate al rapporto tra architettura, paesaggio, morfologia urbana e identità dei luoghi. Nel contesto di Chiaromonte Gulfi in Sicilia, il progetto ha assunto come tema quello della ridefinizione della cinta muraria: le moderne ‘mura’ costruite attraverso un intervento residenziale realizzato lungo una curva di livello sul limite dell’abitato storico negli anni Settanta. Priva di qualità architettoniche, tuttavia questa cinta rafforza la forma urbis complessiva e ha, nel tempo, impedito che la città si espandesse nelle forme della dispersione insediativa. Il progetto ha lavorato per ‘punti notevoli’ in quei luoghi ancora disponibili alla trasformazione: interruzioni nella continuità del muro, che spesso corrispondono a cambi di giacitura e che hanno offerto significative occasioni per declinare, alla scala urbana, il rapporto tra l’interno – della città – e l’esterno – del paesaggio – costruendo una torre, un bastione e uno spalto.
Morfologia Urbana e Progetto Architettonico: la cinta muraria di Chiaramonte Gulfi / Urban morphology and architectural designs: the city walls of Chiaramonte Gulfi / Capozzi, Renato; M., Mannino; C., Moccia; Visconti, Federica. - In: U+D, URBANFORM AND DESIGN. - ISSN 2384-9207. - 2:(2014), pp. 40-49.
Morfologia Urbana e Progetto Architettonico: la cinta muraria di Chiaramonte Gulfi / Urban morphology and architectural designs: the city walls of Chiaramonte Gulfi
CAPOZZI, RENATO;VISCONTI, FEDERICA
2014
Abstract
Un progetto redatto nell’ambito della decima edizione del LId’A_Laboratorio Internazionale di Architettura del Dottorato di ricerca “Il progetto dell’esistente e la città meridionale” della Università Mediterranea di Reggio Calabria diretto da Laura Thermes, è stato l’occasione, per i coordinatori di tre gruppi di progettazione (Renato Capozzi e Federica Visconti, Marco Mannino, Carlo Moccia), per riflettere su alcune questioni legate al rapporto tra architettura, paesaggio, morfologia urbana e identità dei luoghi. Nel contesto di Chiaromonte Gulfi in Sicilia, il progetto ha assunto come tema quello della ridefinizione della cinta muraria: le moderne ‘mura’ costruite attraverso un intervento residenziale realizzato lungo una curva di livello sul limite dell’abitato storico negli anni Settanta. Priva di qualità architettoniche, tuttavia questa cinta rafforza la forma urbis complessiva e ha, nel tempo, impedito che la città si espandesse nelle forme della dispersione insediativa. Il progetto ha lavorato per ‘punti notevoli’ in quei luoghi ancora disponibili alla trasformazione: interruzioni nella continuità del muro, che spesso corrispondono a cambi di giacitura e che hanno offerto significative occasioni per declinare, alla scala urbana, il rapporto tra l’interno – della città – e l’esterno – del paesaggio – costruendo una torre, un bastione e uno spalto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.