L’indagine ha esaminato -oltre a vari aspetti della qualità della vita -l’esperienza del perdonare e quella di essere perdonati. Gli anziani come hanno vissuto i torti subiti o commessi? Il gruppo considerato, composto da 90 anziani ospiti di due RSA, è suddiviso per sesso (65 F., 15 M.) ed equamente per età < o > di 85 anni. La distribuzione disomogenea dei sessi riflette quella dei ricoverati: oltre l’80% sono donne. Strumenti: 1) Mini-Mental State Examination (MMSE); 2) Questionario applicato mediante intervista semistrutturata; 3) Geriatric Depression Scale (GDS); 4) Zung Self-Rating Anxiety Scale (SAS). Sono state escluse dall’indagine le persone con un MMSE ≤ 24. Il gruppo esaminato riferisce di essere soddisfatto del sonno, della salute e dell’autonomia, della relazione coniugale (soprattutto gli over85), un po’ meno del contesto abi tativo e della propria vita; auspica un trapasso sereno (soprattutto fra gli over85), una vita in buona salute (specie gli under85 anni) e di mantenersi lucido; si dichiara (soprattutto gli under85) infastidito dall’ipocrisia altrui; teme di non essere compreso (specie gli under85), di perdere la propria lucidità. Riguardo al perdono, pressoché riferito all’ambito familiare, il gruppo sostiene che è utile perdonare ed essere perdonati; dichiara (30%) di aver perdonato, in prevalenza gli over85, di essere stato perdonato (20%), di essersi pentito dei propri errori (25%); non riesce a dimenticare un torto ricevuto (40%), e ritiene (specialmente gli under85) che qualcuno è arrabbiato nei suoi confronti. GDS e SAS hanno rilevato livelli moderati di depressione e ansia. La capacità di perdonare ha consentito di revisionare la vita passata e quella attuale. Anche ricevere un perdono ha offerto aperture relazionali. Sono soprattutto gli over85 ad esprimere meno atteggiamenti rivendicativi, modalità comunicative più mediate e complementari, a conferma che invecchiando si può sempre continuare ad elaborare ciò che si è vissuto e pensato.

Perdonare ed essere perdonati: risultati di un’indagine su un gruppo di anziani / Cristini, L.; Cesa Bianchi, G.; Cristini, C.; SOLIMENO CIPRIANO, Angela; Albanese, O.. - (2014), pp. 100-100. (Intervento presentato al convegno VII Convegno Nazionale di Psicologia dell’invecchiamento tenutosi a Campus Luigi Einaudi L ungo Dora Siena, 100 A Torino nel 23-24 Maggio 2014).

Perdonare ed essere perdonati: risultati di un’indagine su un gruppo di anziani

SOLIMENO CIPRIANO, ANGELA;
2014

Abstract

L’indagine ha esaminato -oltre a vari aspetti della qualità della vita -l’esperienza del perdonare e quella di essere perdonati. Gli anziani come hanno vissuto i torti subiti o commessi? Il gruppo considerato, composto da 90 anziani ospiti di due RSA, è suddiviso per sesso (65 F., 15 M.) ed equamente per età < o > di 85 anni. La distribuzione disomogenea dei sessi riflette quella dei ricoverati: oltre l’80% sono donne. Strumenti: 1) Mini-Mental State Examination (MMSE); 2) Questionario applicato mediante intervista semistrutturata; 3) Geriatric Depression Scale (GDS); 4) Zung Self-Rating Anxiety Scale (SAS). Sono state escluse dall’indagine le persone con un MMSE ≤ 24. Il gruppo esaminato riferisce di essere soddisfatto del sonno, della salute e dell’autonomia, della relazione coniugale (soprattutto gli over85), un po’ meno del contesto abi tativo e della propria vita; auspica un trapasso sereno (soprattutto fra gli over85), una vita in buona salute (specie gli under85 anni) e di mantenersi lucido; si dichiara (soprattutto gli under85) infastidito dall’ipocrisia altrui; teme di non essere compreso (specie gli under85), di perdere la propria lucidità. Riguardo al perdono, pressoché riferito all’ambito familiare, il gruppo sostiene che è utile perdonare ed essere perdonati; dichiara (30%) di aver perdonato, in prevalenza gli over85, di essere stato perdonato (20%), di essersi pentito dei propri errori (25%); non riesce a dimenticare un torto ricevuto (40%), e ritiene (specialmente gli under85) che qualcuno è arrabbiato nei suoi confronti. GDS e SAS hanno rilevato livelli moderati di depressione e ansia. La capacità di perdonare ha consentito di revisionare la vita passata e quella attuale. Anche ricevere un perdono ha offerto aperture relazionali. Sono soprattutto gli over85 ad esprimere meno atteggiamenti rivendicativi, modalità comunicative più mediate e complementari, a conferma che invecchiando si può sempre continuare ad elaborare ciò che si è vissuto e pensato.
2014
Perdonare ed essere perdonati: risultati di un’indagine su un gruppo di anziani / Cristini, L.; Cesa Bianchi, G.; Cristini, C.; SOLIMENO CIPRIANO, Angela; Albanese, O.. - (2014), pp. 100-100. (Intervento presentato al convegno VII Convegno Nazionale di Psicologia dell’invecchiamento tenutosi a Campus Luigi Einaudi L ungo Dora Siena, 100 A Torino nel 23-24 Maggio 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/592368
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