L’autore esamina i caratteri del giudizio di miglioria richiamato dall’art. 186-bis l.fall. ed i suoi effetti sull’attestazione richiesta in caso di concordato con continuità. Dopo avere evidenziato la sostanziale indeterminatezza del precetto normativo, perviene ad interessanti conclusioni interpretative motivate sulla base del principio statunitense del best interest for creditors, cui esso probabilmente è ispirato.
L’indeterminatezza del giudizio di miglioria e la terza attestazione ex art. 186 bis, comma 2, lett. b), l.fall / Tizzano, Roberto. - In: IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI. - ISSN 0394-2740. - XXXIV:2(2014), pp. 137-147.
L’indeterminatezza del giudizio di miglioria e la terza attestazione ex art. 186 bis, comma 2, lett. b), l.fall.
TIZZANO, ROBERTO
2014
Abstract
L’autore esamina i caratteri del giudizio di miglioria richiamato dall’art. 186-bis l.fall. ed i suoi effetti sull’attestazione richiesta in caso di concordato con continuità. Dopo avere evidenziato la sostanziale indeterminatezza del precetto normativo, perviene ad interessanti conclusioni interpretative motivate sulla base del principio statunitense del best interest for creditors, cui esso probabilmente è ispirato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.