La presente indagine è finalizzata alla messa a punto di metodi di valutazione del rapporto uomo – animale da utilizzare per il monitoraggio del benessere delle capre in lattazione. Pertanto, sono state valutate le relazioni esistenti fra il comportamento degli operatori nel corso della mungitura e le reazioni degli animali all’uomo. La prova ha riguardato 14 aziende caprine, ubicate nella provincia di Potenza. In ogni azienda è stato condotto un test di approccio, che ha permesso di valutare il numero di animali che si lasciano toccare in un periodo di 2 minuti (Touch2min) camminando lentamente (circa 1 m/sec), e due test di avvicinamento (distanza di fuga alla mangiatoia e nel box di allevamento). Questi ultimi consistono nell’avvicinarsi lentamente (circa 1 m/sec) a un animale (rispettivamente alla mangiatoia o nel box di allevamento) con il braccio leggermente sporgente in avanti, fino a quando il soggetto si ritrae. Nel corso di questi test sono state rilevate le seguenti variabili: distanza di fuga alla mangiatoia (ADM), distanza di fuga nel box (ADP), numero di soggetti che si lasciano toccare alla mangiatoia (DF0M) e numero di soggetti che si lasciano toccare nel box (DF0P). In sala di mungitura sono stati valutati il comportamento del mungitore, in termini di interazioni positive (POS INT), neutre (NEUT INT) e negative (NEG INT), e quello degli animali durante la mungitura come numero di scalci (Kicks). Sono state considerate come interazioni positive il parlare a bassa voce, l’accarezzare e il toccare gentilmente l’animale; sono state classificate come interazioni neutre fischiare, battere le mani, colpire le partizioni con bastoni o oggetti simili, parlare in modo determinato e deciso, spingere con la mano e toccare con bastoni o oggetti simili; mentre sono state considerate negative le seguenti interazioni: gridare, parlare manifestando impazienza, le spinte e i colpi con le mani o con i bastoni. Sono state evidenziate delle correlazioni positive fra le interazioni neutre, che in ogni caso non comprendono atteggiamenti favorevoli nei confronti degli animali, e il numero di scalci durante la mungitura (rs=0,477, P>0,05) e fra le interazioni negative e la distanza di fuga nel box (rs=0,537, P<0,05). Le interazioni neutre, inoltre, risultano correlate negativamente con la DF0P (rs=-0,613, P<0,05), con la DF0M (rs=-0,697, P<0,05) e con la variabile Touch2min (rs=-0,669, P<0,001).Le correlazioni esistenti tra comportamento del mungitore, reazioni degli animali in sala di mungitura e reazioni degli animali in allevamento (nel box o alla mangiatoia) indicherebbero la validità di queste ultime variabili per la valutazione della qualità del rapporto uomo – animale negli allevamenti caprini. Tale correlazione, infatti, confermerebbe che comportamenti negativi dell’uomo si traducono in un aumento del grado di timore da parte degli animali, con inevitabili ricadute negative sul benessere animale e sulla produttività

Studio delle relazioni uomo-animale nella specie caprina / Bragaglio, A.; Serrapica, M.; Napolitano, F.; Girolami, A.; Pacelli, C.; DE ROSA, Giuseppe; Braghieri, A.. - Supplemento 1:4(2014), pp. 117-117. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli ovini e dei caprini (S.I.P.A.O.C.) tenutosi a Foggia nel 9-12 settembre 2014).

Studio delle relazioni uomo-animale nella specie caprina.

DE ROSA, GIUSEPPE;
2014

Abstract

La presente indagine è finalizzata alla messa a punto di metodi di valutazione del rapporto uomo – animale da utilizzare per il monitoraggio del benessere delle capre in lattazione. Pertanto, sono state valutate le relazioni esistenti fra il comportamento degli operatori nel corso della mungitura e le reazioni degli animali all’uomo. La prova ha riguardato 14 aziende caprine, ubicate nella provincia di Potenza. In ogni azienda è stato condotto un test di approccio, che ha permesso di valutare il numero di animali che si lasciano toccare in un periodo di 2 minuti (Touch2min) camminando lentamente (circa 1 m/sec), e due test di avvicinamento (distanza di fuga alla mangiatoia e nel box di allevamento). Questi ultimi consistono nell’avvicinarsi lentamente (circa 1 m/sec) a un animale (rispettivamente alla mangiatoia o nel box di allevamento) con il braccio leggermente sporgente in avanti, fino a quando il soggetto si ritrae. Nel corso di questi test sono state rilevate le seguenti variabili: distanza di fuga alla mangiatoia (ADM), distanza di fuga nel box (ADP), numero di soggetti che si lasciano toccare alla mangiatoia (DF0M) e numero di soggetti che si lasciano toccare nel box (DF0P). In sala di mungitura sono stati valutati il comportamento del mungitore, in termini di interazioni positive (POS INT), neutre (NEUT INT) e negative (NEG INT), e quello degli animali durante la mungitura come numero di scalci (Kicks). Sono state considerate come interazioni positive il parlare a bassa voce, l’accarezzare e il toccare gentilmente l’animale; sono state classificate come interazioni neutre fischiare, battere le mani, colpire le partizioni con bastoni o oggetti simili, parlare in modo determinato e deciso, spingere con la mano e toccare con bastoni o oggetti simili; mentre sono state considerate negative le seguenti interazioni: gridare, parlare manifestando impazienza, le spinte e i colpi con le mani o con i bastoni. Sono state evidenziate delle correlazioni positive fra le interazioni neutre, che in ogni caso non comprendono atteggiamenti favorevoli nei confronti degli animali, e il numero di scalci durante la mungitura (rs=0,477, P>0,05) e fra le interazioni negative e la distanza di fuga nel box (rs=0,537, P<0,05). Le interazioni neutre, inoltre, risultano correlate negativamente con la DF0P (rs=-0,613, P<0,05), con la DF0M (rs=-0,697, P<0,05) e con la variabile Touch2min (rs=-0,669, P<0,001).Le correlazioni esistenti tra comportamento del mungitore, reazioni degli animali in sala di mungitura e reazioni degli animali in allevamento (nel box o alla mangiatoia) indicherebbero la validità di queste ultime variabili per la valutazione della qualità del rapporto uomo – animale negli allevamenti caprini. Tale correlazione, infatti, confermerebbe che comportamenti negativi dell’uomo si traducono in un aumento del grado di timore da parte degli animali, con inevitabili ricadute negative sul benessere animale e sulla produttività
2014
Studio delle relazioni uomo-animale nella specie caprina / Bragaglio, A.; Serrapica, M.; Napolitano, F.; Girolami, A.; Pacelli, C.; DE ROSA, Giuseppe; Braghieri, A.. - Supplemento 1:4(2014), pp. 117-117. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli ovini e dei caprini (S.I.P.A.O.C.) tenutosi a Foggia nel 9-12 settembre 2014).
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