Utilizzo di indicatori semiotico-linguistici per la lettura patemica di narrazioni di malattia.

Il processo di significazione della esperienza di malattia è un processo che si organizza attraverso la mediazione di istanze soggettive, intersoggettive e culturali. Ogni malattia infatti rappresenta una rottura della propria continuità di vita, ma allo stesso tempo i significati offerti dalla medicina e dalla cultura offrono un reinserimento in processi di significazione più ampi. Diagnosi, sperimentazione, teorie e paradigmi scientifici ma anche pratiche discorsive informali sono modi attraverso cui l’esperienza di rottura e frammentazione viene ricomposta in traiettorie intersoggettive più ampie. Il processo di significazione della malattia non è un processo che si esaurisce tutto nella sfera razionale e cognitiva, ma è un processo patemico ed emotivo (Freda, 2008; Salvatore & Freda, 2011; De Luca Picione & Freda, 2012). In una prospettiva semiotica intendiamo mostrare l’individuazione e l’utilizzo di indicatori linguistici di soggettività per osservare il processo di significazione di una esperienza di malattia come una mediazione intra-soggettiva/inter-soggettiva e come modo emotivo di abitare i significati culturali. A tal proposito utilizzeremo le interviste narrative di genitori con figli affetti da disturbi di intersessualità mostrando come una diagnosi di DSD generi una rottura/discontinuità semiotica fortemente emotiva e una ricerca di significazione dell’evento al fine di ricostruire la propria esperienza nella continuità delle categorie più ampie di significazione culturale.