L’articolo esamina le disposizioni recentemente introdotte in tema di crediti prededucibili nella disciplina fallimentare (art. 161, comma 7, l. fall.; 182-quater e 182-quinquies l. fall.), scorporate dai rispettivi involucri legislativi ed inserite, secondo una prospettiva operativa, in un’ideale sequenza temporale, a partire dalla fase precedente alla presentazione delle domande di concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione sino a quella della loro esecuzione. Ciò in rispondenza non solo ad una finalità espositiva, ma anche a quella di superare alcune criticità esegetiche, in specie per quel che concerne la corretta delimitazione dei confini di ciascuna fattispecie, consentendo al contempo di individuare un’unitaria chiave di lettura. Un’analisi specifica, è rivolta, inoltre, alla disciplina dei finanziamenti dei soci, la quale, per la peculiarità della relativa fattispecie, è esaminata al di fuori della predetta sequenza temporale. L’articolo affronta, inoltre, il rapporto tra la suddetta disciplina e quella generale della prededuzione ex art. 111 l. fall., aderendo alla soluzione interpretativa di considerare quelle esaminate ipotesi di crediti prededucibili perché così qualificate da una norma di legge (arg. ex art. 111, comma 2, l. fall.). Oltre a ciò, sono indagati una serie di risvolti processuali, in specie inerenti al trattamento dei crediti prededucibili in seno al fallimento (art. 111-bis l. fall.), in prospettiva sia de jure condito che de jure condendo, nel tentativo di superare gli ostacoli che si frappongono ad una soddisfazione celere e tempestiva degli stessi crediti.
Le fattispecie dei crediti prededucibili da finanziamento nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione dei debiti / Brizzi, Francesco. - In: IL DIRITTO FALLIMENTARE E DELLE SOCIETÀ COMMERCIALI. - ISSN 0391-5239. - 6(2013), pp. 803-866.
Le fattispecie dei crediti prededucibili da finanziamento nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione dei debiti
BRIZZI, FRANCESCO
2013
Abstract
L’articolo esamina le disposizioni recentemente introdotte in tema di crediti prededucibili nella disciplina fallimentare (art. 161, comma 7, l. fall.; 182-quater e 182-quinquies l. fall.), scorporate dai rispettivi involucri legislativi ed inserite, secondo una prospettiva operativa, in un’ideale sequenza temporale, a partire dalla fase precedente alla presentazione delle domande di concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione sino a quella della loro esecuzione. Ciò in rispondenza non solo ad una finalità espositiva, ma anche a quella di superare alcune criticità esegetiche, in specie per quel che concerne la corretta delimitazione dei confini di ciascuna fattispecie, consentendo al contempo di individuare un’unitaria chiave di lettura. Un’analisi specifica, è rivolta, inoltre, alla disciplina dei finanziamenti dei soci, la quale, per la peculiarità della relativa fattispecie, è esaminata al di fuori della predetta sequenza temporale. L’articolo affronta, inoltre, il rapporto tra la suddetta disciplina e quella generale della prededuzione ex art. 111 l. fall., aderendo alla soluzione interpretativa di considerare quelle esaminate ipotesi di crediti prededucibili perché così qualificate da una norma di legge (arg. ex art. 111, comma 2, l. fall.). Oltre a ciò, sono indagati una serie di risvolti processuali, in specie inerenti al trattamento dei crediti prededucibili in seno al fallimento (art. 111-bis l. fall.), in prospettiva sia de jure condito che de jure condendo, nel tentativo di superare gli ostacoli che si frappongono ad una soddisfazione celere e tempestiva degli stessi crediti.File | Dimensione | Formato | |
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