Il degrado delle murature per effetto dell’umidità è uno dei fenomeni più frequenti nell’edilizia napoletana a causa della peculiare costituzione sia del sottosuolo sia della struttura del tufo, il materiale da costruzione più diffuso. Dotato di un elevato grado di porosità, il tufo, favorisce l’assorbimento dell’acqua da parte delle strutture murarie e, se utilizzato a faccia vista, raggiunge gradi di umidità elevatissimi incidendo negativamente sulla resistenza meccanica oltre a dare luogo a fenomeni di erosione ed a cicli di gelo e disgelo. Il testo riporta i dati procedurali ed i risultati della ricerca sperimentale condotta su muretti in tufo giallo napoletano, risanati con utilizzo di intonaci da risanamento, e si pone come approfondimento scientifico della pubblicazione “I fenomeni di umidità sulle murature in tufo giallo napoletano: la risalita capillare - gli intonaci da risanamento. Teoria – Tecnica – Sperimentazione” La sperimentazione condotta ha analizzato le caratteristiche prestazionali degli interventi sulle strutture murarie in tufo giallo napoletano affette da patologie di umidità per risalita capillare, mediante l’utilizzo di intonaci da risanamento WTA, verificando la potenzialità dell’intervento di incidere sull’assorbimento della struttura muraria (idrofobizzazione) e sulla conservazione delle superfici esterne (durabilità) La ricerca è stata condotta con il metodo del confronto mediante la costruzione di tre muretti che, trattati in maniera differente, hanno fornito una serie di dati, dal confronto dei quali si è desunto il “livello prestazionale relativo” dell’intervento di risanamento. Nel laboratorio del D.IN.E. della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II, sono stati costruiti i tre muretti di tufo giallo napoletano, inseriti in vasche di acciaio zincato, opportunamente sigillate e contenenti un quantitativo d’acqua controllato, mantenuto costante dai periodici rabbocchi effettuati. I tre muretti sono stati intonacati e si è atteso l’innesco del fenomeno di risalita capillare. Il muretto n°1 è stato intonacato su tre lati con intonaco cementizio, sul rimanente direttamente con intonaco da risanamento ed è rimasto indisturbato fino al termine della sperimentazione. Il muretto n°2 è stato intonacato con malta cementizia e sottoposto ad intervento di risanamento, allorquando la risalita ha mostrato una condizione di equilibrio. Il muretto n°3 è stato intonacato con malta cementizia e su di esso non sono stati eseguiti interventi di risanamento fino al termine della sperimentazione. Nel corso della sperimentazione è stato controllato costantemente: il valore di assorbimento delle murature, mediante la misurazione dei rabbocchi; il contenuto umido delle murature, mediante l’esecuzione di saggi e la determinazione del contenuto d’acqua con il metodo ponderale (UNI 11085). A fine sperimentazione si è proceduto alla misurazione dei volumi d’acqua assorbiti, all’analisi della diversa distribuzione ed alla valutazione dello stato di conservazione delle superfici esterne dei muretti di tufo. Dal confronto dei dati elaborati, si sono desunte le potenzialità dell’intonaco utilizzato di risanare le murature in tufo, incidendo sul fenomeno di risalita capillare e garantendo una maggiore durabilità rispetto ai tradizionali intonaci cementizi. Sulla scorta della sperimentazione condotta è quindi possibile confermare che l’applicazione dell’intonaco da risanamento ha inciso favorevolmente sui valori della risalita capillare nella muratura in tufo giallo napoletano, avendo osservato la riduzione dei volumi di acqua assorbita a valle dell’esecuzione dell’intervento di risanamento. Per quanto attiene la durabilità degli intonaci da risanamento rispetto ai tradizionali, la sperimentazione ha dato un riscontro molto positivo, atteso che le superfici su cui è stato applicato, sia nella fase iniziale sia nel corso dell’intervento di risanamento, si sono conservate esenti da qualsiasi patologia superficiale; a conferma della capacità degli intonaci da risanamento di contenere i sali all’interno del sistema di macropori, annullando gli stati di tensione interna e spostando la superficie di evaporazione verso l’interno, in modo da evitare il deposito di sali precipitati sulla superficie esterna. La pubblicazione delle procedure e dei dati raccolti nel corso della sperimentazione è funzionale all’approfondimento della ricerca, finalizzato alla determinazione di un protocollo per la verifica del livello prestazionale degli interventi mediante intonaci da risanamento con particolare attenzione alla durabilità ed alla opportunità, in zone particolarmente umide, di applicare gli intonaci da risanamento sin dalla fase costruttiva.

Interventi con intonaci da risanamento su murature in tufo giallo napoletano affette da umidità da risalita capillare. La sperimentazione di laboratorio / Castelluccio, Roberto. - (2013), pp. 1-48.

Interventi con intonaci da risanamento su murature in tufo giallo napoletano affette da umidità da risalita capillare. La sperimentazione di laboratorio

CASTELLUCCIO, ROBERTO
2013

Abstract

Il degrado delle murature per effetto dell’umidità è uno dei fenomeni più frequenti nell’edilizia napoletana a causa della peculiare costituzione sia del sottosuolo sia della struttura del tufo, il materiale da costruzione più diffuso. Dotato di un elevato grado di porosità, il tufo, favorisce l’assorbimento dell’acqua da parte delle strutture murarie e, se utilizzato a faccia vista, raggiunge gradi di umidità elevatissimi incidendo negativamente sulla resistenza meccanica oltre a dare luogo a fenomeni di erosione ed a cicli di gelo e disgelo. Il testo riporta i dati procedurali ed i risultati della ricerca sperimentale condotta su muretti in tufo giallo napoletano, risanati con utilizzo di intonaci da risanamento, e si pone come approfondimento scientifico della pubblicazione “I fenomeni di umidità sulle murature in tufo giallo napoletano: la risalita capillare - gli intonaci da risanamento. Teoria – Tecnica – Sperimentazione” La sperimentazione condotta ha analizzato le caratteristiche prestazionali degli interventi sulle strutture murarie in tufo giallo napoletano affette da patologie di umidità per risalita capillare, mediante l’utilizzo di intonaci da risanamento WTA, verificando la potenzialità dell’intervento di incidere sull’assorbimento della struttura muraria (idrofobizzazione) e sulla conservazione delle superfici esterne (durabilità) La ricerca è stata condotta con il metodo del confronto mediante la costruzione di tre muretti che, trattati in maniera differente, hanno fornito una serie di dati, dal confronto dei quali si è desunto il “livello prestazionale relativo” dell’intervento di risanamento. Nel laboratorio del D.IN.E. della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II, sono stati costruiti i tre muretti di tufo giallo napoletano, inseriti in vasche di acciaio zincato, opportunamente sigillate e contenenti un quantitativo d’acqua controllato, mantenuto costante dai periodici rabbocchi effettuati. I tre muretti sono stati intonacati e si è atteso l’innesco del fenomeno di risalita capillare. Il muretto n°1 è stato intonacato su tre lati con intonaco cementizio, sul rimanente direttamente con intonaco da risanamento ed è rimasto indisturbato fino al termine della sperimentazione. Il muretto n°2 è stato intonacato con malta cementizia e sottoposto ad intervento di risanamento, allorquando la risalita ha mostrato una condizione di equilibrio. Il muretto n°3 è stato intonacato con malta cementizia e su di esso non sono stati eseguiti interventi di risanamento fino al termine della sperimentazione. Nel corso della sperimentazione è stato controllato costantemente: il valore di assorbimento delle murature, mediante la misurazione dei rabbocchi; il contenuto umido delle murature, mediante l’esecuzione di saggi e la determinazione del contenuto d’acqua con il metodo ponderale (UNI 11085). A fine sperimentazione si è proceduto alla misurazione dei volumi d’acqua assorbiti, all’analisi della diversa distribuzione ed alla valutazione dello stato di conservazione delle superfici esterne dei muretti di tufo. Dal confronto dei dati elaborati, si sono desunte le potenzialità dell’intonaco utilizzato di risanare le murature in tufo, incidendo sul fenomeno di risalita capillare e garantendo una maggiore durabilità rispetto ai tradizionali intonaci cementizi. Sulla scorta della sperimentazione condotta è quindi possibile confermare che l’applicazione dell’intonaco da risanamento ha inciso favorevolmente sui valori della risalita capillare nella muratura in tufo giallo napoletano, avendo osservato la riduzione dei volumi di acqua assorbita a valle dell’esecuzione dell’intervento di risanamento. Per quanto attiene la durabilità degli intonaci da risanamento rispetto ai tradizionali, la sperimentazione ha dato un riscontro molto positivo, atteso che le superfici su cui è stato applicato, sia nella fase iniziale sia nel corso dell’intervento di risanamento, si sono conservate esenti da qualsiasi patologia superficiale; a conferma della capacità degli intonaci da risanamento di contenere i sali all’interno del sistema di macropori, annullando gli stati di tensione interna e spostando la superficie di evaporazione verso l’interno, in modo da evitare il deposito di sali precipitati sulla superficie esterna. La pubblicazione delle procedure e dei dati raccolti nel corso della sperimentazione è funzionale all’approfondimento della ricerca, finalizzato alla determinazione di un protocollo per la verifica del livello prestazionale degli interventi mediante intonaci da risanamento con particolare attenzione alla durabilità ed alla opportunità, in zone particolarmente umide, di applicare gli intonaci da risanamento sin dalla fase costruttiva.
2013
9788860261991
Interventi con intonaci da risanamento su murature in tufo giallo napoletano affette da umidità da risalita capillare. La sperimentazione di laboratorio / Castelluccio, Roberto. - (2013), pp. 1-48.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/575769
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