L'interesse per questo concorso nasce dall'attenzione che il bando pone al tema del commiato e dalla sfida, raccolta dal progetto, di riuscire ad interpretare attraverso l'architettura questo tema, scottante quanto ineludibile. Al di là delle soluzioni strettamente quantitative, funzionali, distributive etc., il progetto si è concentrato su questa richiesta che investe il compito civile dell'architettura, la sua capacità di costruire cose umane capaci di accogliere lo sperdimento che si abbatte sulla vita quando la morte, tramite la perdita di una persona cara, ci colpisce come fatto personale. Nella tradizione occidentale non è la profonda accettazione dei cicli della natura, tipica della cultura orientale, o la sua consapevolezza profonda ad aiutarci a sopportarne le ferite: per richiamarci al nostro mestiere di uomini, ricorda Alain, occorrono cose umane, forme esatte che ci restituiscano una capacità della condizione umana di costruire cose e riti che consentono di mitigare il senso di assoluta fragilità che ci investe di fronte alla ineluttabilità della natura e della morte. Forme e manufatti di una civiltà studiata per disciplinare la disperazione.

Progetto per la nuova cittadella del commiato- Comune di Ferrara / Edoardo, Guazzoni; Pezza, Valeria; Capozzi, Renato; Balzano, Daniele; Roberto, Scognamiglio; Antonio, Moschella; Losasso, MARIO ROSARIO; Mario, Criscitiello. - (2012).

Progetto per la nuova cittadella del commiato- Comune di Ferrara

PEZZA, VALERIA;CAPOZZI, RENATO;BALZANO, DANIELE;LOSASSO, MARIO ROSARIO;
2012

Abstract

L'interesse per questo concorso nasce dall'attenzione che il bando pone al tema del commiato e dalla sfida, raccolta dal progetto, di riuscire ad interpretare attraverso l'architettura questo tema, scottante quanto ineludibile. Al di là delle soluzioni strettamente quantitative, funzionali, distributive etc., il progetto si è concentrato su questa richiesta che investe il compito civile dell'architettura, la sua capacità di costruire cose umane capaci di accogliere lo sperdimento che si abbatte sulla vita quando la morte, tramite la perdita di una persona cara, ci colpisce come fatto personale. Nella tradizione occidentale non è la profonda accettazione dei cicli della natura, tipica della cultura orientale, o la sua consapevolezza profonda ad aiutarci a sopportarne le ferite: per richiamarci al nostro mestiere di uomini, ricorda Alain, occorrono cose umane, forme esatte che ci restituiscano una capacità della condizione umana di costruire cose e riti che consentono di mitigare il senso di assoluta fragilità che ci investe di fronte alla ineluttabilità della natura e della morte. Forme e manufatti di una civiltà studiata per disciplinare la disperazione.
2012
Progetto per la nuova cittadella del commiato- Comune di Ferrara / Edoardo, Guazzoni; Pezza, Valeria; Capozzi, Renato; Balzano, Daniele; Roberto, Scognamiglio; Antonio, Moschella; Losasso, MARIO ROSARIO; Mario, Criscitiello. - (2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/575625
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