Ricordo di Dario Santamaria nel trentesimo anniversario della scomparsa

Ricordo di Dario Santamaria, Maestro del diritto penale, da cui è derivato l’orientamento finalistico della Scuola napoletana. In epoca di imperante tecnicismo, egli, seguendo gli insegnamenti di Hans Welzel, oppose ad una metodologia di tipo normativistico una costruzione della dommatica fondata sulla realtà delle cose. Fondamentale è stato il contributo di Santamaria all’evoluzione dottrinale del concetto di azione, ma anche di fattispecie, con l’abbandono della tradizionale formulazione causalistica ed il riconoscimento del ruolo essenziale della volontà nella determinazione dei tipi di reato, per la costruzione di ipotesi teoriche vicine alla realtà. Il lavoro, oltre ad offrire un ricordo del Maestro sul piano personale ed accademico, descrive il contenuto e la portata delle principali opere di Dario Santamaria: Prospettive del concetto finalistico di azione (1955); Interpretazione e dommatica nella dottrina del dolo e Lineamenti di una dottrina delle esimenti (1961); La condotta punibile nell’interesse privato in atti di ufficio (1965); le voci, redatte per l’Enciclopedia del diritto, su Colpevolezza (vol. VII, 1960) ed Evento (vol. XVI, 1967).