Considerate come sistemi socio-ecologici complessi, le città mostrano due caratteristiche fondamentali: la prima è che, al pari degli ecosistemi naturali, di cui rappresentano l’articolazione più ‘artificiale’, esse godono della resilienza, ovvero della capacità di assorbire disturbo e riorganizzarsi nel momento in cui intraprendono un cambiamento tale da mantenere ancora essenzialmente la stessa funzione, la stessa struttura e i medesimi feedback, e perciò, la stessa identità (Folke et al., 2010); la seconda è che si nutrono dei comportamenti umani beneficiando delle abilità proprie alle comunità, alle organizzazioni e alle istituzioni, e trasformando capacità adattive, memorie, emozioni e savoir faire in risorse creative. Combattere le crisi ambientali senza aspettare il manifestarsi di eventi scatenanti, ma investendo su come sviluppare anticorpi capaci di reagire ai processi di degenerazione, potrebbe rivelarsi, soprattutto per quel tipo di metabolismi urbani che vivono in una condizione di rischio permanente, un rimedio di qualche efficacia. La metafora del ciclo adattivo verrà rivisitata per smontare e interpretare un processo di rigenerazione in corso alla luce della tesi esposta.
Interpretazioni della postmetropoli napoletana in chiave di resilienza / Palestino, MARIA FEDERICA. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - n. 27, volume II:(2013), pp. 1-6.
Interpretazioni della postmetropoli napoletana in chiave di resilienza
PALESTINO, MARIA FEDERICA
2013
Abstract
Considerate come sistemi socio-ecologici complessi, le città mostrano due caratteristiche fondamentali: la prima è che, al pari degli ecosistemi naturali, di cui rappresentano l’articolazione più ‘artificiale’, esse godono della resilienza, ovvero della capacità di assorbire disturbo e riorganizzarsi nel momento in cui intraprendono un cambiamento tale da mantenere ancora essenzialmente la stessa funzione, la stessa struttura e i medesimi feedback, e perciò, la stessa identità (Folke et al., 2010); la seconda è che si nutrono dei comportamenti umani beneficiando delle abilità proprie alle comunità, alle organizzazioni e alle istituzioni, e trasformando capacità adattive, memorie, emozioni e savoir faire in risorse creative. Combattere le crisi ambientali senza aspettare il manifestarsi di eventi scatenanti, ma investendo su come sviluppare anticorpi capaci di reagire ai processi di degenerazione, potrebbe rivelarsi, soprattutto per quel tipo di metabolismi urbani che vivono in una condizione di rischio permanente, un rimedio di qualche efficacia. La metafora del ciclo adattivo verrà rivisitata per smontare e interpretare un processo di rigenerazione in corso alla luce della tesi esposta.File | Dimensione | Formato | |
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