La vicenda del Razionalismo Italiano si delinea, all’interno di questo testo, attraverso riflessioni su architetti, opere, temi e questioni. Lungi dal voler assumere una connotazione storico-critica, il lavoro propone un punto di vista orientato e operativo su un periodo significativo della storia dell’architettura italiana del Novecento. “Orientato” perché una delle idee di fondo è che al Razionalismo Italiano possa guardarsi come ad un momento nel quale molti architetti ebbero l’occasione di fare Teoria innanzitutto attraverso le loro opere, e quindi “operative” perché lo sguardo è quello di chi cerca, nel pensiero e nelle opere dei Maestri del passato, i riferimenti per continuare a portare avanti una costruzione teorica e, soprattutto, una modalità di costruzione dell’architettura e della città fondata sulla Ragione. In tal senso la curatela di questo testo si colloca dopo l’edizione e la cura di altri testi che hanno indagato le medesime questioni e in particolare il libro sulla Sezione Internazionale della Triennale di Milano del 1973 curata da Aldo Rossi [R. CAPOZZI, F. VISCONTI (a cura di) (2008). Architettura Razionale 1973>2008>. NAPOLI: Clean] e quello sulla eredità dei Maestri delle Scuole italiane di Venezia, Roma e Milano [R. CAPOZZI, C. ORFEO, F. VISCONTI (a cura di) (2012). Maestri e scuole di architettura in Italia. NAPOLI: Clean]. Dopo il saggio introduttivo, il libro si articola in tre Parti: la prima dedicata alla teoria, la seconda ai temi e la terza alle opere. Gli autori ai quali sono stati chiesti contributi sono stati individuati rispetto a questa articolazione e attingendo a diverse competenze disciplinari anche perché uno dei caratteri distintivi degli architetti del ‘razionalismo italiano’ è stato proprio quello di essere ‘architetti totali’ oltre confini e recinti che l’epoca degli specialismi ha successivamente prodotto. Nella prima parte si affronta il tema generale del rapporto intercorrente tra Architettura e Ragione, in particolare anche attraverso una intervista al teorico tedesco Fritz Neumeyer (a cura di F. Visconti e R. Capozzi) che si incentra, tra le altre cose, sul ruolo egemone che l’architettura italiana ha avuto nel corso degli anni ’60 e ’70 del Novecento, fondandosi proprio sul lavoro degli architetti della generazione precedente. La seconda parte è stata costruita come una sorta di viaggio “interscalare”, dalla dimensione del progetto urbanistico sino a quella del monumento-scultura, passando il progetto urbano dei quartieri di edilizia residenziale sociale e gli edifici pubblici. La terza parte “Letture” analizza, da sguardi disciplinari diversi appartenenti agli autori – quello della storia dell’architettura, quello della tecnologia, quello della progettazione – opere paradigmatiche del Razionalismo Italiano; questa parte contiene ancora due saggi della curatrice (F. Visconti) sul Palazzo delle Poste di via Marmorata a Roma di Adalberto Libera e sul dispensario antitubercolare di Alessandria di Ignazio Gardella, corredati di ridisegni analitici dell’autrice.

Il Razionalismo Italiano. Storia, città, ragione / Visconti, Federica. - 21:(2013), pp. 1-184.

Il Razionalismo Italiano. Storia, città, ragione

VISCONTI, FEDERICA
2013

Abstract

La vicenda del Razionalismo Italiano si delinea, all’interno di questo testo, attraverso riflessioni su architetti, opere, temi e questioni. Lungi dal voler assumere una connotazione storico-critica, il lavoro propone un punto di vista orientato e operativo su un periodo significativo della storia dell’architettura italiana del Novecento. “Orientato” perché una delle idee di fondo è che al Razionalismo Italiano possa guardarsi come ad un momento nel quale molti architetti ebbero l’occasione di fare Teoria innanzitutto attraverso le loro opere, e quindi “operative” perché lo sguardo è quello di chi cerca, nel pensiero e nelle opere dei Maestri del passato, i riferimenti per continuare a portare avanti una costruzione teorica e, soprattutto, una modalità di costruzione dell’architettura e della città fondata sulla Ragione. In tal senso la curatela di questo testo si colloca dopo l’edizione e la cura di altri testi che hanno indagato le medesime questioni e in particolare il libro sulla Sezione Internazionale della Triennale di Milano del 1973 curata da Aldo Rossi [R. CAPOZZI, F. VISCONTI (a cura di) (2008). Architettura Razionale 1973>2008>. NAPOLI: Clean] e quello sulla eredità dei Maestri delle Scuole italiane di Venezia, Roma e Milano [R. CAPOZZI, C. ORFEO, F. VISCONTI (a cura di) (2012). Maestri e scuole di architettura in Italia. NAPOLI: Clean]. Dopo il saggio introduttivo, il libro si articola in tre Parti: la prima dedicata alla teoria, la seconda ai temi e la terza alle opere. Gli autori ai quali sono stati chiesti contributi sono stati individuati rispetto a questa articolazione e attingendo a diverse competenze disciplinari anche perché uno dei caratteri distintivi degli architetti del ‘razionalismo italiano’ è stato proprio quello di essere ‘architetti totali’ oltre confini e recinti che l’epoca degli specialismi ha successivamente prodotto. Nella prima parte si affronta il tema generale del rapporto intercorrente tra Architettura e Ragione, in particolare anche attraverso una intervista al teorico tedesco Fritz Neumeyer (a cura di F. Visconti e R. Capozzi) che si incentra, tra le altre cose, sul ruolo egemone che l’architettura italiana ha avuto nel corso degli anni ’60 e ’70 del Novecento, fondandosi proprio sul lavoro degli architetti della generazione precedente. La seconda parte è stata costruita come una sorta di viaggio “interscalare”, dalla dimensione del progetto urbanistico sino a quella del monumento-scultura, passando il progetto urbano dei quartieri di edilizia residenziale sociale e gli edifici pubblici. La terza parte “Letture” analizza, da sguardi disciplinari diversi appartenenti agli autori – quello della storia dell’architettura, quello della tecnologia, quello della progettazione – opere paradigmatiche del Razionalismo Italiano; questa parte contiene ancora due saggi della curatrice (F. Visconti) sul Palazzo delle Poste di via Marmorata a Roma di Adalberto Libera e sul dispensario antitubercolare di Alessandria di Ignazio Gardella, corredati di ridisegni analitici dell’autrice.
2013
9788854865242
Il Razionalismo Italiano. Storia, città, ragione / Visconti, Federica. - 21:(2013), pp. 1-184.
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