Il comportamento sismico di edifici danneggiati può essere espresso in funzione della Capacità Residua (RECag) definita come la minore accelerazione ag di ancoraggio spettrale tale da indurre il collasso. RECag, che rappresenta la capacità sismica dell’edificio “modificata” a seguito del danno, può essere ricavata tramite Analisi di Pushover (PA). Adottando un modello a plasticità concentrata, infatti, i legami di cerniera plastica possono essere opportunamente modificati per tener conto del livello di danneggiamento raggiunto nei singoli elementi. Tuttavia, nonostante l’applicabilità delle PA sia stata dimostrata per strutture regolari e che vibrano secondo un modo principale, resta da verificare la significatività di tale tipo di analisi per strutture che abbiano subito un danno. Questo lavoro affronta tale problematica, confrontando i risultati ottenibili da analisi PA per edifici danneggiati con quelli di analisi dinamiche non lineari (NTH). Ipotizzando che per effetto di un sisma si siano raggiunti predeterminati livelli di danno Di globali, viene valutata la corrispondente RECag mediante PA. RECag viene confrontata con quella ottenibile con analisi NTH effettuate per coppie di accelerogrammi opportunamente scalati. I risultati dello studio suggeriscono che il livello di approssimazione della PA eseguita su edifici danneggiati, rispetto ad analisi NTH su sequenze sismiche, non varia rispetto all’approssimazione delle PA su edifici intatti rispetto alla analoga NTH.
Comportamento sismico di edifici danneggiati: confronto tra analisi statica e dinamica non lineare / Polese, Maria; GAETANI d'ARAGONA, Marco; Prota, Andrea; Manfredi, Gaetano. - ELETTRONICO. - (2013), pp. B12-1-B12-10. (Intervento presentato al convegno XV Convegno Nazionale ANIDIS tenutosi a Padova nel 30 giugno - 4 luglio 2013).
Comportamento sismico di edifici danneggiati: confronto tra analisi statica e dinamica non lineare
POLESE, MARIA;GAETANI d'ARAGONA, MARCO;PROTA, ANDREA;MANFREDI, GAETANO
2013
Abstract
Il comportamento sismico di edifici danneggiati può essere espresso in funzione della Capacità Residua (RECag) definita come la minore accelerazione ag di ancoraggio spettrale tale da indurre il collasso. RECag, che rappresenta la capacità sismica dell’edificio “modificata” a seguito del danno, può essere ricavata tramite Analisi di Pushover (PA). Adottando un modello a plasticità concentrata, infatti, i legami di cerniera plastica possono essere opportunamente modificati per tener conto del livello di danneggiamento raggiunto nei singoli elementi. Tuttavia, nonostante l’applicabilità delle PA sia stata dimostrata per strutture regolari e che vibrano secondo un modo principale, resta da verificare la significatività di tale tipo di analisi per strutture che abbiano subito un danno. Questo lavoro affronta tale problematica, confrontando i risultati ottenibili da analisi PA per edifici danneggiati con quelli di analisi dinamiche non lineari (NTH). Ipotizzando che per effetto di un sisma si siano raggiunti predeterminati livelli di danno Di globali, viene valutata la corrispondente RECag mediante PA. RECag viene confrontata con quella ottenibile con analisi NTH effettuate per coppie di accelerogrammi opportunamente scalati. I risultati dello studio suggeriscono che il livello di approssimazione della PA eseguita su edifici danneggiati, rispetto ad analisi NTH su sequenze sismiche, non varia rispetto all’approssimazione delle PA su edifici intatti rispetto alla analoga NTH.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.