Ci sono nella storia del design dei rari momenti in cui si concentra una forza inventiva che condiziona e continua a permeare anche gli anni a venire. Gli oggetti e le architetture frutto di questi tempi nodali sono continuamente ripresi e rieditati, in un lavoro di scavo e di reinterpretazione che riconosce a questi riferimenti il valore di icone che sfuggono alla ciclicità del tempo e delle mode. Uno di questi momenti mitici è stato certamente quella fase storica che portò dal Modernismo, ancora ampiamente impastato di una cultura artigianale, al Movimento Moderno e ad una nuova estetica compiutamente industriale. La generazione del nuovo che si manifestò in questo periodo era fatta di una visione unitaria che coinvolgeva, assieme all’architettura, l’intero panorama degli oggetti quotidiani e, tra questi, i nuovi manufatti tecnici come gli apparecchi di illuminazione. Piantane, applique murali, lampade a sospensione o da tavolo che hanno, ancora oggi, una particolare carica evocativa che conserva tutta intera l’attualità della ricerca svolta in quegli anni. Non è quindi un caso se partendo da Francis Jourdain e Bernard-Albin Gras , per passare a Le Corbusier e Charlotte Perriand e sino a Jean Prouvè e Serge Mouille, le lampade di questi fondatori della progettazione industriale, sono oggi apprezzate e riprodotte come modello di una estetica senza scadenza, atemporale e apparentemente definitiva.

Dal Modernismo al Moderno attraverso gli apparecchi di illuminazione / From Modernism to Modern Through Lighting Apparatuses / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°128 anno XXIV 2013 maggio/giugno(2013), pp. II-VI.

Dal Modernismo al Moderno attraverso gli apparecchi di illuminazione / From Modernism to Modern Through Lighting Apparatuses

MORONE, ALFONSO
2013

Abstract

Ci sono nella storia del design dei rari momenti in cui si concentra una forza inventiva che condiziona e continua a permeare anche gli anni a venire. Gli oggetti e le architetture frutto di questi tempi nodali sono continuamente ripresi e rieditati, in un lavoro di scavo e di reinterpretazione che riconosce a questi riferimenti il valore di icone che sfuggono alla ciclicità del tempo e delle mode. Uno di questi momenti mitici è stato certamente quella fase storica che portò dal Modernismo, ancora ampiamente impastato di una cultura artigianale, al Movimento Moderno e ad una nuova estetica compiutamente industriale. La generazione del nuovo che si manifestò in questo periodo era fatta di una visione unitaria che coinvolgeva, assieme all’architettura, l’intero panorama degli oggetti quotidiani e, tra questi, i nuovi manufatti tecnici come gli apparecchi di illuminazione. Piantane, applique murali, lampade a sospensione o da tavolo che hanno, ancora oggi, una particolare carica evocativa che conserva tutta intera l’attualità della ricerca svolta in quegli anni. Non è quindi un caso se partendo da Francis Jourdain e Bernard-Albin Gras , per passare a Le Corbusier e Charlotte Perriand e sino a Jean Prouvè e Serge Mouille, le lampade di questi fondatori della progettazione industriale, sono oggi apprezzate e riprodotte come modello di una estetica senza scadenza, atemporale e apparentemente definitiva.
2013
Dal Modernismo al Moderno attraverso gli apparecchi di illuminazione / From Modernism to Modern Through Lighting Apparatuses / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°128 anno XXIV 2013 maggio/giugno(2013), pp. II-VI.
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