Il Tempo è il materiale concettuale principale dell’architettura. Essa non accoglie un’idea del tempo come successione lineare e cumulativa, ma, giocando con il tempo (con le procedure specifiche dell’arte) in maniera complessa e deliberata, può farsene «padrona».Tra Antico e Moderno non colgo opposizione tra codici stilistici/linguistici, ma tensione tra strati diversi e compresenti, come in un dinamismo materiale e topologico tra spazi del tempo. È la parola dei poeti, il segno più aperto al mistero del tempo, (nel primo e nel secondo Moderno) che rende più trasparente tanto il desiderio del ritorno all’Antico come arcaico/originario/essenziale (Baudelaire, Rilke, Borges come Loos, Mies, Terragni fino a Rossi) quanto la coscienza lacerante della perdita irrimediabile del significato (Gadda, Celan come Stirling). L’Antico è lo strato profondo del tempo che il Moderno vuole allontanare da sé, ma dal quale si sente irresistibilmente attratto. Non l’adesione al tempo della storia, ma la scossa istantanea ed estatica del tempo puro della durata come percezione della persistenza dello strato profondo sospende la caduta, e ogni volta riapre la possibilità del senso.

Antico moderno eterno / Mariniello, Antonio. - In: ESTETICA. STUDI E RICERCHE. - ISSN 2039-6635. - 2(2012), pp. 219-228.

Antico moderno eterno

MARINIELLO, ANTONIO
2012

Abstract

Il Tempo è il materiale concettuale principale dell’architettura. Essa non accoglie un’idea del tempo come successione lineare e cumulativa, ma, giocando con il tempo (con le procedure specifiche dell’arte) in maniera complessa e deliberata, può farsene «padrona».Tra Antico e Moderno non colgo opposizione tra codici stilistici/linguistici, ma tensione tra strati diversi e compresenti, come in un dinamismo materiale e topologico tra spazi del tempo. È la parola dei poeti, il segno più aperto al mistero del tempo, (nel primo e nel secondo Moderno) che rende più trasparente tanto il desiderio del ritorno all’Antico come arcaico/originario/essenziale (Baudelaire, Rilke, Borges come Loos, Mies, Terragni fino a Rossi) quanto la coscienza lacerante della perdita irrimediabile del significato (Gadda, Celan come Stirling). L’Antico è lo strato profondo del tempo che il Moderno vuole allontanare da sé, ma dal quale si sente irresistibilmente attratto. Non l’adesione al tempo della storia, ma la scossa istantanea ed estatica del tempo puro della durata come percezione della persistenza dello strato profondo sospende la caduta, e ogni volta riapre la possibilità del senso.
2012
Antico moderno eterno / Mariniello, Antonio. - In: ESTETICA. STUDI E RICERCHE. - ISSN 2039-6635. - 2(2012), pp. 219-228.
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