L'azione sociale di responsabilità e la responsabilità verso i creditori

L’indagine, prendendo le mosse dalle irrisolte contrapposizioni della dottrina e della giurisprudenza in merito sia alla natura, contrattuale o extracontrattuale, della responsabilità degli amministratori verso i creditori sociali, sia alla natura, autonoma o surrogatoria, dell’azione a questi ultimi affidata, mette al centro della ricostruzione della natura dell’azione il parallelismo tra l’azione di responsabilità affidata alla collettività dei soci e quella dei creditori sociali, caratterizzate entrambe per la rilevanza che la legge riconosce ai titolari degli interessi sostanziali sui valori del patrimonio sociale lesi dalla condotta illecita degli amministratori. In questa prospettiva, nell’azione sociale di responsabilità la competenza a decidere sulla proposizione dell’azione nei confronti degli amministratori, che con la loro condotta abbiano pregiudicato i valori del patrimonio superiori ai debiti, viene rimessa esclusivamente ai soci; diversamente per il danno ai valori del patrimonio corrispondenti ai debiti viene riconosciuta la legittimazione ad agire anche ai creditori sociali. Quest’ultima azione si caratterizza, dunque, per essere un’azione autonoma, e per essere un mezzo di garanzia collettivo della garanzia patrimoniale specifico della società per azioni. Secondo l’A., infatti, i differenti tratti tipologici della s.r.l. e la soggettivizzazione dei doveri gestori degli amministratori nei confronti dei soci, titolari di interessi imprenditoriali, rende inapplicabile lo strumento di cui all’art. 2394 c.c. ai creditori di s.r.l.