Questo volume è il resoconto dell'esperienza didattica nel Laboratorio di Composizione Architettonica del 2° anno nel Corso di Laura Magistrale 5UE della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II” dell'anno accademico 2011-2012, che si è rivelata un'esperienza straordinaria. La classe era formata da ragazzi attenti, svegli e pieni di voglia di imparare, di fare, di dimostrare le proprie capacità, le proprie passioni e attitudini e, davvero, nessuno escluso. L'invito ricevuto a partecipare ad un Concorso Internazionale di Architettura ha dato a tutti una grande carica ed un reale entusiasmo. Sembra come se a volte ci siano degli “incastri perfetti”, di date, di possibilità, di organizzazione, e questa sensazione ci ha istillato sin dall'inizio una sorta di euforia, che ci ha poi accompagnato per tutto il semestre. Tutti sono stati seguiti con la stessa cura e attenzione, così - tranne un gruppo – tutti hanno consegnato in tempo il progetto e partecipato alla competizione. Il principale obiettivo era portare i ragazzi ad elaborare un progetto che si presentava complesso, nei tempi prestabiliti dal Concorso, con i vincoli dati e non discutibili, né aggirabili, e così è andata, e questo è un altro dei motivi per cui vogliamo condividere questa esperienza. Gli studenti hanno costruito un grande modello di studio comune, del pezzo di città in cui insiste la piazza e l'edificio oggetto del lavoro, che è poi servito a tutti durante le varie fasi per verificare ipotesi e soluzioni diverse, poi hanno imparato ad usare il plastico come strumento di elaborazione e non come semplice metodo di rappresentazione finale dell'esercizio. Un ciclo di incontri con docenti, architetti e un matematico ha scandito i mesi di corso; sono intervenuti Aldo Aymonino, Nicola Flora, Paolo Giardiello, Andrea Jandoli, Giuseppe Lignano, Lorenzo Patrone e Viviana Saitto. Il viaggio a Barcellona con la visita agli studi di Ricardo Flores ed Eva Prats, Octavio Mestre e Francesco Soppelsa, è stato fondamentale, quaranta studenti napoletani sono entrati negli studi, a loro hanno raccontato del lavoro, dei progetti in corso, mostrando plastici e libri, descrivendo il loro mondo, l'idea di architettura e il metodo di lavoro; ed anche questa è stata una tappa importante perchè i ragazzi abbiano sempre chiara la meta del loro cammino, diventare architetti operanti. La didattica è un aspetto centrale della ricerca in architettura, il contatto con i ragazzi, la necessità di fornire loro strumenti e riferimenti, costringe i docenti ad un continuo approfondimento, ma anche ad una ininterrotta messa in discussione del proprio metodo e delle proprie idee, è un momento fondante della formazione, che forse proprio grazie all'insegnamento si è “costretti” a non interrompere mai.
Il progetto come conoscenza Leggere, disegnare, viaggiare / Santangelo, MARIA ROSARIA. - (2012).
Il progetto come conoscenza Leggere, disegnare, viaggiare
SANTANGELO, MARIA ROSARIA
2012
Abstract
Questo volume è il resoconto dell'esperienza didattica nel Laboratorio di Composizione Architettonica del 2° anno nel Corso di Laura Magistrale 5UE della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II” dell'anno accademico 2011-2012, che si è rivelata un'esperienza straordinaria. La classe era formata da ragazzi attenti, svegli e pieni di voglia di imparare, di fare, di dimostrare le proprie capacità, le proprie passioni e attitudini e, davvero, nessuno escluso. L'invito ricevuto a partecipare ad un Concorso Internazionale di Architettura ha dato a tutti una grande carica ed un reale entusiasmo. Sembra come se a volte ci siano degli “incastri perfetti”, di date, di possibilità, di organizzazione, e questa sensazione ci ha istillato sin dall'inizio una sorta di euforia, che ci ha poi accompagnato per tutto il semestre. Tutti sono stati seguiti con la stessa cura e attenzione, così - tranne un gruppo – tutti hanno consegnato in tempo il progetto e partecipato alla competizione. Il principale obiettivo era portare i ragazzi ad elaborare un progetto che si presentava complesso, nei tempi prestabiliti dal Concorso, con i vincoli dati e non discutibili, né aggirabili, e così è andata, e questo è un altro dei motivi per cui vogliamo condividere questa esperienza. Gli studenti hanno costruito un grande modello di studio comune, del pezzo di città in cui insiste la piazza e l'edificio oggetto del lavoro, che è poi servito a tutti durante le varie fasi per verificare ipotesi e soluzioni diverse, poi hanno imparato ad usare il plastico come strumento di elaborazione e non come semplice metodo di rappresentazione finale dell'esercizio. Un ciclo di incontri con docenti, architetti e un matematico ha scandito i mesi di corso; sono intervenuti Aldo Aymonino, Nicola Flora, Paolo Giardiello, Andrea Jandoli, Giuseppe Lignano, Lorenzo Patrone e Viviana Saitto. Il viaggio a Barcellona con la visita agli studi di Ricardo Flores ed Eva Prats, Octavio Mestre e Francesco Soppelsa, è stato fondamentale, quaranta studenti napoletani sono entrati negli studi, a loro hanno raccontato del lavoro, dei progetti in corso, mostrando plastici e libri, descrivendo il loro mondo, l'idea di architettura e il metodo di lavoro; ed anche questa è stata una tappa importante perchè i ragazzi abbiano sempre chiara la meta del loro cammino, diventare architetti operanti. La didattica è un aspetto centrale della ricerca in architettura, il contatto con i ragazzi, la necessità di fornire loro strumenti e riferimenti, costringe i docenti ad un continuo approfondimento, ma anche ad una ininterrotta messa in discussione del proprio metodo e delle proprie idee, è un momento fondante della formazione, che forse proprio grazie all'insegnamento si è “costretti” a non interrompere mai.File | Dimensione | Formato | |
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