La piana dell’antica “Campania Felix”, compresa tra il Massico, la <penisola Sorrentina e i Monti Tifatini, ha una popolazione di oltre 4 milioni di abitanti , cioè quanto la Norvegia o la Finlandia ma concentrata su una superficie di 90 volte più piccola: senza un’armatura industriale adeguata, senza una metropolitana regionale, con una conurbazione costiera includente due aree vulcaniche ad alto rischio permanente. Il riequilibrio di tale territorio impone prioritariamente la realizzazione di due parchi naturali nell’area flegrea e vesuviana. Il paesaggio flegreo si configurò circa 32.000 anni fa in seguito ad un’eccezionale eruzione e allo sprofondamento a caldera del vulcano Archiflegreo. Dopo circa 20 millenni, un altro evento vulcanico aprì il ciclo eruttivo terminato nel 1538. Due fenomeni singolari, il bradisisma e quello antropico, rendono quest’area unica al mondo. La rinascita di questo straordinario ambiente naturale e storico è affidata oggi a tre iniziative: la realizzazione del parco naturale ed archeologico dei Campi Flegrei; la realizzazione del grande parco verde occidentale di Napoli con la delocalizzazione delle industrie inquinanti dalla piana di Bagnoli; il restauro urbanistico dell’acropoli e del centro storico di Pozzuoli.
Econeapolis: rischio vulcanico e parchi naturali. Gli obiettivi generali / Buondonno, Emma; A. L., Rossi. - STAMPA. - (1994), pp. 100-101. (Intervento presentato al convegno La salvaguardia dell’ambiente II - mostra di pannalli, filmati e conferenze tenutosi a Facoltà di Lettere e Filosofia. via pOrta di Massa, Napoli nel 20-21 aprile 1994).
Econeapolis: rischio vulcanico e parchi naturali. Gli obiettivi generali
BUONDONNO, EMMA;
1994
Abstract
La piana dell’antica “Campania Felix”, compresa tra il Massico, laI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.