Tra Cinquecento e Settecento gli abitanti di Cava de’ Tirreni (SA), i cavoti, erano presi in giro come sciocchi, ignoranti, grossolani. Essi divennero i protagonisti di un particolare genere di teatro popolareggiante, le farse cavaiole. La farsa La Recevuta dell’imperatore alla Cava, qui attribuita a Vincenzo Braca con una proposta di correzione del testo rispetto all’edizione critica, è interessante per due motivi: sul piano storico, essa rivela le origini di stereotipi sui cavesi e mostra concretamente come funzionavano le istituzioni cittadine e le relazioni tra potere centrale e città nei secoli passati. Sul piano della letteratura, essa offre spunti di riflessioni su questioni di inaspettata attualità
La Ricevuta dell’imperatore alla Cava. Farsa cavaiola / Senatore, Francesco. - STAMPA. - (2012).
La Ricevuta dell’imperatore alla Cava. Farsa cavaiola
SENATORE, FRANCESCO
2012
Abstract
Tra Cinquecento e Settecento gli abitanti di Cava de’ Tirreni (SA), i cavoti, erano presi in giro come sciocchi, ignoranti, grossolani. Essi divennero i protagonisti di un particolare genere di teatro popolareggiante, le farse cavaiole. La farsa La Recevuta dell’imperatore alla Cava, qui attribuita a Vincenzo Braca con una proposta di correzione del testo rispetto all’edizione critica, è interessante per due motivi: sul piano storico, essa rivela le origini di stereotipi sui cavesi e mostra concretamente come funzionavano le istituzioni cittadine e le relazioni tra potere centrale e città nei secoli passati. Sul piano della letteratura, essa offre spunti di riflessioni su questioni di inaspettata attualitàI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.