Il libro, di 150 pagine, è stato pubblicato dalla casa editrice Officina (Roma) nel 2012, nell’ambito della Collana “Architetture e Arti” (Direttore: Prof. Riccardo Florio; Comitato Scientifico: Angelo Ambrosi, Adriana Baculo, Jean Fracois Cabestan, Benedetto Gravagnuolo, Fulvio Irace, Franco Purini, Roberto Serino, Andrea Sciascia, Paolo Zermani). Il volume, in lingua italiana con traduzione integrale in lingua inglese, è stato pubblicato con il sostegno della Fondation Le Corbusier e raccoglie, al suo interno, la riproduzione degli acquerelli di Le Corbusier, conservati presso gli Archivi della Fondation, e di numerosi altri documenti utili alla realizzazione del lavoro. Prefazione: Prof. Giuliano Gresleri. Nato nell’ambito di un intervento tenuto in occasione delle Giornate Internazioni della XVIIe Rencontre de la Fondation Le Corbusier, il lavoro è via via cresciuto nel tempo, sulla base di un utilissimo lavoro condotto sulle fonti conservate presso gli Archivi della Fondation Le Corbusier, di viaggi condotti sui luoghi cui si fa riferimento nel libro, oltre che attraverso un serrato lavoro di confronto con studiosi da sempre impegnati nello studio della figura e delle opere di Le Corbusier. Il libro ha avuto diverse recensioni in Italia e all’estero. Dalla quarta di copertina: “Quando si parla di Le Corbusier, a quale dei molteplici Le Corbusier ci si riferisce? All’architetto, all’artista, al letterato (come egli stesso si fa registrare sulla carta di identità), al teorico della modernità (che intanto dichiara che è stato il Partenone a fare di lui un rivoluzionario), all’instancabile viaggiatore che puntualmente torna dai suoi viaggi con carnet pieni di appunti, al politico (che pretende che sia la politica ad andare da lui, e che intanto è considerato una volta fascista, una volta comunista, una volta utopista alla Fourier)? Nel libro si prova a ipotizzare un plausibile modo di orientarsi nell’accettazione della complessità programmata delle situazioni e dei loro intrecci, nello scandaglio simultaneo delle interrelazioni fra pittura e architettura e della drammatica vicenda di un personaggio, Jeanneret, che viene crescendo nel mondo dell’arte e degli uomini, per scoprire infine di essere dilacerato fra terribili contraddizioni che lo spingono a ritirarsi prima o poi dalla scena, per far spazio a un convitato di pietra, Le Corbusier, più attendibile a parte obiecti. In questo lavoro, il faro dell’attenzione è acceso sul personaggio destinato a sparire, nel suo lascito a chi lo sostituisce di problemi irrisolti, ma anche di una sensibilità vibratile e geniale e soprattutto di un’esperienza di lievitanti scambi fra arte e architettura, in un rapporto alla pari, entro un’aura di moderna sperimentalità, secondo suggerimenti che vengono dall’impressionismo, oltre che dal cubismo e altri indirizzi costituiti sulla cifra della modernità”.

Le Corbusier e i sentieri incrociati. Gli acquerelli fra arte e architettura e il Voyage d'Orient/Le Corbusier and the Crossed Paths. The Watercolors between Art and Architecture and the Voyage d'Orient / Piscopo, Carmine. - 7:(2012), pp. 1-151.

Le Corbusier e i sentieri incrociati. Gli acquerelli fra arte e architettura e il Voyage d'Orient/Le Corbusier and the Crossed Paths. The Watercolors between Art and Architecture and the Voyage d'Orient.

PISCOPO, CARMINE
2012

Abstract

Il libro, di 150 pagine, è stato pubblicato dalla casa editrice Officina (Roma) nel 2012, nell’ambito della Collana “Architetture e Arti” (Direttore: Prof. Riccardo Florio; Comitato Scientifico: Angelo Ambrosi, Adriana Baculo, Jean Fracois Cabestan, Benedetto Gravagnuolo, Fulvio Irace, Franco Purini, Roberto Serino, Andrea Sciascia, Paolo Zermani). Il volume, in lingua italiana con traduzione integrale in lingua inglese, è stato pubblicato con il sostegno della Fondation Le Corbusier e raccoglie, al suo interno, la riproduzione degli acquerelli di Le Corbusier, conservati presso gli Archivi della Fondation, e di numerosi altri documenti utili alla realizzazione del lavoro. Prefazione: Prof. Giuliano Gresleri. Nato nell’ambito di un intervento tenuto in occasione delle Giornate Internazioni della XVIIe Rencontre de la Fondation Le Corbusier, il lavoro è via via cresciuto nel tempo, sulla base di un utilissimo lavoro condotto sulle fonti conservate presso gli Archivi della Fondation Le Corbusier, di viaggi condotti sui luoghi cui si fa riferimento nel libro, oltre che attraverso un serrato lavoro di confronto con studiosi da sempre impegnati nello studio della figura e delle opere di Le Corbusier. Il libro ha avuto diverse recensioni in Italia e all’estero. Dalla quarta di copertina: “Quando si parla di Le Corbusier, a quale dei molteplici Le Corbusier ci si riferisce? All’architetto, all’artista, al letterato (come egli stesso si fa registrare sulla carta di identità), al teorico della modernità (che intanto dichiara che è stato il Partenone a fare di lui un rivoluzionario), all’instancabile viaggiatore che puntualmente torna dai suoi viaggi con carnet pieni di appunti, al politico (che pretende che sia la politica ad andare da lui, e che intanto è considerato una volta fascista, una volta comunista, una volta utopista alla Fourier)? Nel libro si prova a ipotizzare un plausibile modo di orientarsi nell’accettazione della complessità programmata delle situazioni e dei loro intrecci, nello scandaglio simultaneo delle interrelazioni fra pittura e architettura e della drammatica vicenda di un personaggio, Jeanneret, che viene crescendo nel mondo dell’arte e degli uomini, per scoprire infine di essere dilacerato fra terribili contraddizioni che lo spingono a ritirarsi prima o poi dalla scena, per far spazio a un convitato di pietra, Le Corbusier, più attendibile a parte obiecti. In questo lavoro, il faro dell’attenzione è acceso sul personaggio destinato a sparire, nel suo lascito a chi lo sostituisce di problemi irrisolti, ma anche di una sensibilità vibratile e geniale e soprattutto di un’esperienza di lievitanti scambi fra arte e architettura, in un rapporto alla pari, entro un’aura di moderna sperimentalità, secondo suggerimenti che vengono dall’impressionismo, oltre che dal cubismo e altri indirizzi costituiti sulla cifra della modernità”.
2012
9788860491091
Le Corbusier e i sentieri incrociati. Gli acquerelli fra arte e architettura e il Voyage d'Orient/Le Corbusier and the Crossed Paths. The Watercolors between Art and Architecture and the Voyage d'Orient / Piscopo, Carmine. - 7:(2012), pp. 1-151.
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