Familiari, medici di famiglia, parroci e amici non vedono la violenza indicibile sulle donne perpetrata tra le mura domestiche. Il pronto soccorso accoglie donne cadute per le scale, da cui il titolo del volume. I servizi territoriali non riconoscono l’asimmetria maschio femmina e la prescrittività sociale del genere che spesso domina le famiglie. La violenza domestica è pertanto invisibile fintanto che non esita in femminicidio. Che fare? Come dare voce alle donne e impedire il massacro in “nome dell’amore”? Il volume inquadra a livello storico e sociale la violenza di genere in famiglia al di là di ideologismi e semplificazioni presentando i risultati di una vasta e originale ricerca realizzata con medici, parroci e operatori dei servizi. Descrive inoltre esperienze con donne, figli – vittime della violenza cui hanno assistito – e coppie con partner prevaricatore, fornendo riflessioni e indicazioni per il trattamento e la presa in carico. Affronta la violenza del silenzio cui sono costretti in famiglia figli/e omosessuali e transgender. Il lettore e i protagonisti – vittime, perpetratori e operatori – possono trovare nel volume uno strumento per comprendere i vissuti e le rispettive difficoltà che agiscono nella violenza nonché le risorse per abbattere i muri e superare le prevaricazioni di genere.
Sono caduta per le scale.I luoghi e gli attori della violenza di genere / Arcidiacono, Caterina; DI NAPOLI, Immacolata. - STAMPA. - (2012).
Sono caduta per le scale.I luoghi e gli attori della violenza di genere.
ARCIDIACONO, CATERINA;DI NAPOLI, IMMACOLATA
2012
Abstract
Familiari, medici di famiglia, parroci e amici non vedono la violenza indicibile sulle donne perpetrata tra le mura domestiche. Il pronto soccorso accoglie donne cadute per le scale, da cui il titolo del volume. I servizi territoriali non riconoscono l’asimmetria maschio femmina e la prescrittività sociale del genere che spesso domina le famiglie. La violenza domestica è pertanto invisibile fintanto che non esita in femminicidio. Che fare? Come dare voce alle donne e impedire il massacro in “nome dell’amore”? Il volume inquadra a livello storico e sociale la violenza di genere in famiglia al di là di ideologismi e semplificazioni presentando i risultati di una vasta e originale ricerca realizzata con medici, parroci e operatori dei servizi. Descrive inoltre esperienze con donne, figli – vittime della violenza cui hanno assistito – e coppie con partner prevaricatore, fornendo riflessioni e indicazioni per il trattamento e la presa in carico. Affronta la violenza del silenzio cui sono costretti in famiglia figli/e omosessuali e transgender. Il lettore e i protagonisti – vittime, perpetratori e operatori – possono trovare nel volume uno strumento per comprendere i vissuti e le rispettive difficoltà che agiscono nella violenza nonché le risorse per abbattere i muri e superare le prevaricazioni di genere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.