L’abitare, dal piccolo villaggio all'unità urbana più complessa fino alla megalopoli, rappresenta la funzione primaria di ogni sistema insediativo. In quanto cellula elementare del tessuto insediativo, la residenza è polo di concentrazione di una molteplicità di interessi di diversa natura e consistenza, tali da implicare una varietà di approcci al tema. La principale prospettiva secondo cui il volume affronta l’insediamento residenziale, dalle tipologie storiche ai quartieri sostenibili contemporanei, è costituita dal “bisogno di protezione” che caratterizza l’istanza fondamentale di costruzione del villaggio prima e della città dopo. Dal primo recinto del villaggio neolitico, alle sofisticate mura delle città rinascimentali fino ai moderni sistemi satellitari che “spiano” il territorio, un comune bisogno di protezione ha caratterizzato la nascita e lo sviluppo della città. Sono cambiate le tecniche e anche gli equilibri mondiali di pace tra gli stati, ma le necessità di proteggere gli insediamenti umani resta pressoché la stessa. Nell’antichità bastavano spesse mura, feritoie, merli, fossati e frecce per assicurare protezione dal “nemico esterno”, oggi le nostre città sono controllate da pervasivi sistemi elettronici che infrangono la nostra privacy: telecamere, telefoni cellulari, schede elettroniche e tablet costituiscono oggi le barriere agli attacchi dei nuovi “nemici interni”. All’evoluzione dei sofisticati sistemi di difesa contemporanei non è corrisposta, tuttavia, una maggiore percezione di sicurezza degli utenti della città, che chiedono con maggiore insistenza spazi protetti. Lo spazio pubblico si sta gradualmente trasformando, accogliendo mezzi di controllo tecnologico ed innalzando barriere fisiche, e lo stesso accade per gli insediamenti residenziali sempre più fortificati. L’analisi storica mette in evidenza i rapporti tra l’architettura difensiva, i modelli insediativi residenziali ed i riflessi nell’organizzazione socio-spaziale nel tentativo di ridurre le minacce ed i pericoli nella vita urbana, utilizzando la progettazione urbanistica ed architettonica. Questo lavoro intende fornire uno strumento, soprattutto a scopo didattico, di analisi urbana a supporto della progettazione urbanistica. Così lo studio degli insediamenti residenziali resta oggi attuale, traguardato dall’ottica della “protezione”, anche se è impossibile immaginare per il futuro un'urbanistica dell'espansione, ma è proprio nell'ottica di "un'urbanistica del recupero" che la conoscenza dei modelli abitativi e dei processi aggregativi che hanno generato la morfologia della città storica e di quella moderna, in particolare degli ultimi sessant’anni, può rivelarsi un utile supporto alla progettazione urbanistica.

Abitare la città protetta. Profilo storico e disegno urbano / Acierno, Antonio. - (2012).

Abitare la città protetta. Profilo storico e disegno urbano

ACIERNO, ANTONIO
2012

Abstract

L’abitare, dal piccolo villaggio all'unità urbana più complessa fino alla megalopoli, rappresenta la funzione primaria di ogni sistema insediativo. In quanto cellula elementare del tessuto insediativo, la residenza è polo di concentrazione di una molteplicità di interessi di diversa natura e consistenza, tali da implicare una varietà di approcci al tema. La principale prospettiva secondo cui il volume affronta l’insediamento residenziale, dalle tipologie storiche ai quartieri sostenibili contemporanei, è costituita dal “bisogno di protezione” che caratterizza l’istanza fondamentale di costruzione del villaggio prima e della città dopo. Dal primo recinto del villaggio neolitico, alle sofisticate mura delle città rinascimentali fino ai moderni sistemi satellitari che “spiano” il territorio, un comune bisogno di protezione ha caratterizzato la nascita e lo sviluppo della città. Sono cambiate le tecniche e anche gli equilibri mondiali di pace tra gli stati, ma le necessità di proteggere gli insediamenti umani resta pressoché la stessa. Nell’antichità bastavano spesse mura, feritoie, merli, fossati e frecce per assicurare protezione dal “nemico esterno”, oggi le nostre città sono controllate da pervasivi sistemi elettronici che infrangono la nostra privacy: telecamere, telefoni cellulari, schede elettroniche e tablet costituiscono oggi le barriere agli attacchi dei nuovi “nemici interni”. All’evoluzione dei sofisticati sistemi di difesa contemporanei non è corrisposta, tuttavia, una maggiore percezione di sicurezza degli utenti della città, che chiedono con maggiore insistenza spazi protetti. Lo spazio pubblico si sta gradualmente trasformando, accogliendo mezzi di controllo tecnologico ed innalzando barriere fisiche, e lo stesso accade per gli insediamenti residenziali sempre più fortificati. L’analisi storica mette in evidenza i rapporti tra l’architettura difensiva, i modelli insediativi residenziali ed i riflessi nell’organizzazione socio-spaziale nel tentativo di ridurre le minacce ed i pericoli nella vita urbana, utilizzando la progettazione urbanistica ed architettonica. Questo lavoro intende fornire uno strumento, soprattutto a scopo didattico, di analisi urbana a supporto della progettazione urbanistica. Così lo studio degli insediamenti residenziali resta oggi attuale, traguardato dall’ottica della “protezione”, anche se è impossibile immaginare per il futuro un'urbanistica dell'espansione, ma è proprio nell'ottica di "un'urbanistica del recupero" che la conoscenza dei modelli abitativi e dei processi aggregativi che hanno generato la morfologia della città storica e di quella moderna, in particolare degli ultimi sessant’anni, può rivelarsi un utile supporto alla progettazione urbanistica.
2012
9788849525045
Abitare la città protetta. Profilo storico e disegno urbano / Acierno, Antonio. - (2012).
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